È da ormai 4 mesi che Nintendo ha sospeso le vendite sia fisiche che digitali in Russia, impedendo l’acquisto in rubli sul Nintendo eShop. Il presidente dell’azienda Shuntaro Furakawa ha preso parola in merito, dichiarando come questa interruzione di vendite non abbia avuto un impatto significativo sulle entrate di Nintendo.
Nonostante inizialmente si fosse giustificata l’interruzione delle importazioni nel paese con un problema logistico, l’aggiunta dello stop anche per gli acquisti online ha reso chiaro la presa di posizione della grande N. Il presidente Furakawa non sembra essere preoccupato per questa scelta, in quanto la Russia rappresenterebbe solamente una minima parte delle vendite europee.
“Non parleremo dell’importo specifico, ma questa situazione ha un effetto trascurabile sui nostri risultati finanziari complessivi, visto che le vendite in Russia sono solo una piccola parte delle vendite totali di Nintendo”
Shuntaro Furakawa
Nintendo Switch continua a vendere in modo stabile e continuo nelle altre parti d’Europa, nonostante la console abbia ormai quasi 6 anni. Per quanto l’attuale guerra in Ucraina e l’inflazione globale abbiano mutato l’atmosfera mondiale, pare che questi fattori non abbiano influito molto sulle vendite di Nintendo Switch, grazie anche all’elevata domanda dei consumatori.
Nintendo non è l’unica azienda videoludica ad aver sospeso le vendite in Russia come risposta alla guerra: anche Niantic si è schierata impedendo agli utenti russi e bielorussi di giocare a Pokémon GO. Pare quindi che al momento l’azienda non abbia intenzione di riaprire il dialogo con la nazione in guerra e, anche se la situazione mondiale è in costante cambiamento, pare che la decisione non verrà ritirata a breve.
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