L’hackeraggio di informazioni sensibili è purtroppo un avvenimento comune nel mondo informatico di oggi, specialmente per quanto riguarda le aziende videoludiche. Questa volta, la vittima del danno è Bandai Namco, che ha recentemente confermato di aver subito un attacco hacker.
La notizia è giunta prima per mano degli stessi criminali, un gruppo di hacker chiamato ALPHV, che ha sostenuto di aver compiuto un attacco alla nota casa di produzione e averne estorto dati confidenziali. A questa affermazione ha poi seguito, nella giornata di ieri 13 luglio, la conferma ufficiale di Bandai Namco.
Ancora non è chiara la quantità ed entità dei dati rubati, ma si potrebbe trattare anche di informazioni sui consumatori del territorio asiatico. Sconosciuta è anche la cifra che ALPHV avrebbe chiesto all’azienda per riavere indietro il bottino. Per impedire che il danno si diffondesse, Bandai Namco ha chiuso l’accesso ai server e sta ora investigando su quali contenuti siano stati presi dagli hacker.
Non è la prima volta in questi anni che un’azienda subisce danni a causa di un attacco hacker: anche l’anno scorso, nel 2021, Electronic Arts è stata vittima del furto di 780 GB di dati. Più recentemente, Nintendo stessa ha ringraziato le forze dell’ordine americane per aver arrestato Gary Bowser, il famoso hacker che vendeva console modificate. Speriamo che Bandai Namco riesca a risalire all’entità del danno e a tutelare eventuali persone a cui sono stati sottratti i dati.
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