Maria Enrica
Mentre il lancio di Bayonetta 3 è ormai imminente, ad attirare l’attenzione è ancora il caso legato all’ex doppiatrice della protagonista. Il perno delle discussioni sull’ultima iterazione della serie si è infatti spostato verso la controversia nata da Hellena Taylor e dal suo invito a boicottare il gioco.
La professionista ha spiegato che, per tornare a interpretare la Strega di Umbra, le erano stati offerti 4.000 dollari, un compenso a suo dire inadeguato e irrispettoso. Attraverso una nuova serie di cinguettii pubblicati nelle scorse ore da quest’ultima, la cifra è arrivata invece a 15.000 dollari. Taylor ha infatti scritto su Twitter:
Ho già spiegato che la prima offerta era troppo bassa. Si trattava di 10.000 dollari in totale. Ma parliamo di un franchise da 450 milioni di dollari, senza contare il merchandise. Quindi scrissi in giapponese a Hideki Kamiya, chiedendo un compenso adeguato. Credevo che in qualità di creativo, mi avrebbe capita. Mi rispose dicendomi quanto tenesse in considerazione il mio lavoro e quanto i fan desiderassero vedermi tornare a interpretare Bayonetta. A quel punto mi furono offerti altri 5.000 dollari. A quel punto ho rifiutato di doppiare il gioco.
Nel proseguire, la doppiatrice contesta ogni altra ricostruzione degli eventi, escludendo che vi siano state “negoziazioni estese” e negando categoricamente di aver ricevuto offerte pari a 250.000 dollari. “Ho semplicemente chiesto un compenso adeguato, in linea con il valore aggiunto che porto nel gioco”. Hellena Taylor conclude rivelando di aver ricevuto un compenso pari a 3.000 sterline ai tempi del primo Bayonetta , e una cifra di poco superiore per Bayonetta 2.
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