Fin dal 2019, Nintendo si è trovata al centro di una controversia riguardante un difetto apparso nei suoi controller Joy-Con, denominato in seguito “drift“, che ha portato a una serie di class-action contro la casa giapponese. Il difetto consiste in una lettura errata della posizione della levetta analogica che rileva un input di movimento anche quando la levetta è perfettamente immobile in posizione centrale. Questo rende molto difficile avere il controllo del proprio personaggio in gran parte dei giochi, rendendo l’esperienza videoludica frustante e andando a minare la qualità della stessa. L’origine del drift non è ancora stata individuata con certezza anche se molti utenti, cercando soluzioni al problema, hanno ipotizzato che il difetto derivi dall’usura eccessiva di alcune componenti a stretto contatto che vanno a generare un forte attrito e lasciano detriti nell’apparato, rendendo difficile la lettura della posizione corretta.
Il grave difetto del drift ha portato molti clienti a cercare una rivalsa economica e questo malcontento si è trasformato in una serie di class-action legali che accusavano Nintendo di commerciare un prodotto di bassa qualità. La prima di queste class-action, partita dallo studio legale americano Chimicles Schartz Kriner A & Donaldson-Smith, ha portato il colosso giapponese a rendere gratuita la riparazione dei Joy-Con affetti da drift anche dopo il periodo di garanzia, in un tentativo di calmare le acque. Questo però non è bastato a far passare la problematica in secondo piano e negli ultimi anni il difetto del drift, diventato ben noto, è stato rilevato da migliaia di utenti e le class-action contro Nintendo sono aumentate esponenzialmente.
Sebbene la problematica sia grave, Nintendo rimane legalmente inattaccabile. Come per molte altre compagnie, il contratto di licenza d’uso (EULA in inglese) protegge la Casa di Kyoto da azioni legali dirette da parte degli acquirenti e richiede alle parti coinvolte di avviare un arbitrato legale in caso ci sia una disputa. L’accusa ha cercato di aggirare questo ostacolo sostenendo che i bambini (gran parte dell’utenza di Nintendo Switch) non possono firmare legalmente contratti ma questo tentativo è stato subito sventato in quanto in termini legali i proprietari della console sono i genitori o gli acquirenti diretti. Sebbene abbia vinto questo scontro legale, l’immagine della Nintendo è stata gravemente danneggiata dal problema del drift e il presidente della compagnia Shuntaro Furukawa ha chiesto pubblicamente scusa agli utenti della console che hanno riscontrato questo problema.
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💬 Ultimi commenti su questa notizia
evilespeon
Grazieeeee tantissimooooo
Si speriamo bene almeno per quello
Sabry
Ok, mando mp più tardi
Speravo che almeno i joycon nuovi non avessero problemi...potrebbero almeno fare quello
evilespeon
pure io con la vecchia switch dovetti comprare joy con di marca diversa o non potevo giocare sigh concordo con te
Interessa anche a me non si sa mai,se mi passi i dati mi dai un favore
AngeloConan
Non hanno né calato il prezzo della console per sopperire un eventuale controller di casa altrui ne si riesce a far pagare una penale. Malissimo…
Sabry
Ho comprato un controller pro wireless di una marca che non ricirdo ma ho speso meno di 30 euro e va come un gioiellino
Se ti interessa ti passo i dati
L articolo alla fine non mi è sembrato chiarissimo...alla fine la riparazione gratuita dei joycon è rimasta o meno?
Nelle competizioni ufficiali non si possono usare controller wireless un peccato però proprio per il problema del drift rimane solo il poter usare controller a caso ma è comunque una spesa in più
DarthMizu
Male molto male, avrebbero dovuto pagare perché è un problema gravissimo che si vende dei prodotti che si rompono dopo così poco tempo, io ho dovuto comprarmi dei joycon diversi di altra marca, perché altrimenti potevo anche dire addio al gioco su switch portatile