Il colosso dell’industria videoludica Microsoft ha vinto la propria battaglia legale contro la FTC americana (la Federal Trade Commission, la Commissione Federale sul Commercio) e si prepara all’acquisizione di Activision Blizzard. La giudice Jaqueline Scott Corley ha respinto la richiesta di un’ingiunzione preliminare che avrebbe bloccato il processo. Grazie a questa notizia, è molto probabile che il colosso di Redmond proceda con l’operazione investendo ben 69 miliardi di dollari.
Il giudice federale degli Stati Uniti, Jacqueline Scott Corley, ha dato ragione a Microsoft nella causa Activision Blizzard, affermando che l‘intenzione della casa videoludica è quella di assicurare i giochi della casa di Santa Monica su un maggior numero di console e servizi streaming. In questo modo, la concorrenza ne trarrà vantaggio, così come anche i consumatori. Lo stesso Phil Spencer, amministratore delegato della parte relativa ai videogiochi di Microsoft, si dichiara soddisfatto della sentenza.
Questo è sicuramente un primo passo importante verso l’acquisizione, da parte di Microsoft, di Activision Blizzard, ma non è ancora quello decisivo, perché manca ancora un tassello. Il blocco è rappresentato infatti dall’Autorità della Concorrenza e i Mercati inglese (Competition and Markets Authority, abbreviata in CMA), che è intervenuta all’inizio di quest’anno bloccando tempestivamente l’accordo tra le parti. Microsoft ha presentato l’intenzione di appellarsi al verdetto il 28 luglio 2023, ovviamente con l’idea di ribaltare quanto il CMA ha sentenziato.
Se Microsoft dovesse acquisire Activision Blizzard si assicurerebbe titoli di altissimo valore: ricordiamo infatti che giochi come Call of Duty, World of Warcraft, Overwatch e anche il più recente Diablo sono opere di questa casa videoludica. Tuttavia, nonostante quanto affermato dal giudice federale, non è stato dichiarato se i giochi futuri saranno esclusive delle piattaforme della casa di Redmond o saranno aperte anche a Sony e alle altre aziende.
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