Il 7 marzo 2017, una nuova era del gaming iniziò, con l’arrivo sul mercato della prima console ibrida al mondo, Nintendo Switch. Da allora la console della Grande N non ha mai smesso di far parlare di sé e di rompere record dopo record.
È stata la console più venduta al mondo per diversi anni consecutivi e il tutto è semplicemente coronato dal terzo posto nella classifica di console più vendute al mondo, preceduta solo dal suo parente Nintendo DS e dalla regina delle console, la PlayStation 2.
Complice non solo la sua comodità d’uso, ma anche la grande quantità di titoli che negli anni si sono aggiunti alla sua offerta videoludica. Impossibile non citare per esempio il GOTY 2017 “The Legend Of Zelda Breath of the Wild“, titolo di lancio della console, il cui successo sembra non tramontare mai, soprattutto dopo l’uscita del suo seguito, “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Altri titoli tuttavia hanno segnato indelebilmente questa generazione di console Nintendo, tra cui un altro capolavoro videoludico, questa volta appartenente all’idraulico italiano, “Super Mario Odissey“, l’ultima iterazione di uno dei picchiaduro più amati del mondo, “Super Smash Bros. Ultimate” e un altro gioco da record, “Mario Kart 8: Deluxe“.
Quest’ultimo titolo, ereditato da Wii U, è a oggi il gioco più venduto su Nintendo Switch con più di 60 milioni di copie vendute, dato che, a fronte di un totale di circa 137 milioni di console vendute dal 2017 a oggi, indica che circa il 43% dei possessori di Nintendo Switch ha nella sua collezione il gioco di kart della mascotte Nintendo.
Una storia non perfetta quella di Nintendo Switch, che ha ricevuto non poche critiche fin dagli inizi della sua storia, a causa di una scarsa meticolosità nella progettazione del suo hardware, che oltre a sminuire di fronte a PlayStation 4 e Xbox One, ha sempre avuto piccoli problemi. In particolare, si parla di malfunzionamenti relativi alle periferiche di gioco con i quali essa è venduta, i Joy Con, affetti da problemi di disconnessioni e “drifting“. Nonostante ciò, quella che poteva sembrare un’ “underdog“, si è dimostrata essere un pilastro solido, grazie anche a un supporto da parte dei giochi di terze parti di cui il suo predecessore, la Wii U, non aveva goduto.
Numerose aziende hanno provato a seguire il successo di Nintendo Switch, provando a imitare il concetto di console Ibrida, non riuscendo però a raggiungere un calibro mondiale. Citiamo per esempio Valve con il suo Steam Deck e ASUS con il ROG Ally.
Nonostante le riproposizioni della console in modelli come la più piccola Nintendo Switch Lite e Nintendo Switch OLED, la console ibrida si trova ora nel suo ciclo di vita conclusivo. Già da mesi girano le voci dell’arrivo di una nuova console nel 2025 e i fan della grande N non vedono l’ora di vivere nuove esperienze indimenticabili su un hardware inedito. La speranza è che quella che ora chiamiamo con il nome in codice di “Nintendo Switch 2“, possa regalarci tante gioie quante ce ne ha regalate il suo predecessore e che riesca a spendere bene un’eredità dal valore inestimabile.
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