L’Arabia Saudita ha ridotto la sua partecipazione in Nintendo

In una notizia pubblicata su CNBC è stato confermato che l’Arabia Saudita ha ridotto la sua partecipazione azionaria in Nintendo. Questa notizia ha smentito le recenti voci che erano iniziate a circolare dopo un’intervista su Kyodo News al reale dell’Arabia Saudita Faisal bin Bandar bin Sultan Al-Saud, in cui si vociferava di un possibile aumento delle quote di investimento dell’Arabia Saudita per quanto riguarda Nintendo. Nelle ultime ore la notizia di una maggiore quota azionaria dell’Arabia Saudita è stata smentita: il Fondo di Investimento Pubblico dello stato arabo non solo non ha aumentato il proprio investimento in Nintendo, ma ha anche ridotto la sua quota partecipativa.

Nel 2022 il Fondo di Investimento Pubblico dell’Arabia Saudita deteneva circa il 5% delle quote di Nintendo, fino ad arrivare recentemente all’8,5% delle quote della azienda Nipponica. Questa percentuale, come abbiamo detto in premessa, è stata ridotta ed è scesa negli ultimi giorni al 7,54%. Nonostante questa improvvisa riduzione delle quote azionarie, l’Arabia Saudita rimane uno dei maggiori investitori esterni di Nintendo.

Le dichiarazioni di Faisal bin Bandar bin Sultan Al-Saud a Kyodo News sono state probabilmente interpretate in maniera sbagliata, dal momento che il vice presidente di Savvy Games Group non intendeva dichiarare un maggiore interesse specifico nei confronti di Nintendo, ma voleva sottolineare la possibilità di maggiori investimenti nell’industria videoludica in generale. Oltre a Nintendo, infatti, il Fondo di Investimento Pubblico dell’Arabia Saudita ha investito negli anni anche in altre società del settore dei videogiochi, come Nexon e Capcom, di cui detiene rispettivamente l’8,99% e il 6,60% delle quote azionarie.

La scelta dell’Arabia Saudita di investire maggiormente nell’industria videoludica si deve probabilmente al tentativo di individuare nuovi settori commerciali da cui trarre profitto, al fine di poter diversificare la propria economia e di ridurre la propria dipendenza dalle esportazioni di petrolio. Per adesso, tuttavia, gli obiettivi dell’Arabia Saudita non sembrano riguardare direttamente Nintendo, nel futuro si vedrà.