Redazione
The Strong Museum, un museo sito a New York interamente dedicato al mondo del gioco, ha indetto una mostra per celebrare i 30 anni dall’arrivo del Nintendo Entertainment System in America.
L’esposizione ha voluto rievocare titoli di spicco come Donkey Kong, Super Mario e The Legend of Zelda.
Don James, l’attuale vicepresidente esecutivo delle operazioni per Nintendo of America, presente alla mostra, ha raccontato di aver fondato, quando la Grande N era appena arrivata negli States, un team di ragazzi il cui compito era quello di distribuire i prodotti Nintendo nella Costa Orientale degli Stati Uniti. A tale scopo la merce, che arrivava direttamente dal Giappone, andava averla stoccata in un magazzino in New Jersey. All’arrivo di tale furono necessarie parecchie ore di lavoro al giorno, per la durata di tre mesi, per sistemare il tutto con l’aiuto di tre furgoni. “Era un lavoro che mi piaceva, ma fu una delle cose più difficili che feci” ha detto James. “Ero abbastanza più giovane, perciò non avevo bisogno di dormire tanto ed avevo più adrenalina.”
Il vicepresidente ha inoltre affermato che tra tutti i giochi venduti, Super Mario World per il Nintendo 64 fu quello più rivoluzionario. Per la prima volta i giocatori potevano muoversi in ogni direzione e potevano determinare l’andamento del gioco.
Shane Rhinewald, il portavoce del museo, spiega che uno dei motivi principali della mostra è quello di permettere ai visitatori di giocare con tutte le console Nintendo delle varie generazioni. Nel museo sono state infatti installate riproduzioni in scala aumentata delle console nipponiche che offrono la possibilità di giocare i vari titoli.
Mentre Don James testava una delle console si è lasciato andare ad una frase: “Ricordo che uno dei miei colleghi disse: “Se tutto questo viene venduto, immagina cosa succederà alla società (si riferisce alla Nintendo)””.
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