La scorsa settimana Nintendo ha infiammato l’attesa per la sua nuova console, Nintendo Switch 2, con una serie di livestream che hanno mostrato il dispositivo in azione insieme ad alcuni giochi molto attesi come Mario Kart World e Donkey Kong Bananza.
Ma durante gli eventi, l’entusiasmo dei fan è stato offuscato da una valanga di commenti sul prezzo. Nella chat live su YouTube, gli utenti hanno ripetutamente scritto “ABBASSATE IL PREZZO” per ore, esprimendo il malcontento per il costo del nuovo dispositivo.
In Italia Switch 2 a partire da 469,99 €
Nintendo ha annunciato che in Italia la Switch 2 sarà disponibile a 469,99 €, mentre il bundle con Mario Kart World costerà 509,99 €. Un aumento significativo rispetto alla Switch originale, lanciata nel 2017 a circa 329 €.
Anche i giochi subiranno un ritocco verso l’alto:
- La versione fisica di Mario Kart World costerà 89,99 €
- La versione digitale sarà disponibile a 79,99 €
Preordini sospesi in USA e Canada
A due giorni dalla presentazione, Nintendo ha annunciato la sospensione dei preordini negli Stati Uniti, citando “l’impatto potenziale dei dazi doganali e delle condizioni di mercato in evoluzione”. Il lancio globale rimane comunque confermato per il 5 giugno 2025.
Poco dopo, anche Nintendo of Canada ha bloccato i preordini per allinearsi al mercato americano.
Nintendo risponde alle critiche sul prezzo
Durante una tavola rotonda con la stampa, il presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, ha difeso la scelta del prezzo:
“Crediamo che il prezzo sia appropriato rispetto alle funzionalità della console e all’esperienza di gioco complessiva.”
Ha anche confermato che la linea originale di Nintendo Switch continuerà ad essere supportata, offrendo un’alternativa più accessibile per chi non può permettersi la nuova generazione.
Dazi e tensioni internazionali dietro i rincari
Secondo gli analisti, l’aumento dei prezzi potrebbe essere una mossa preventiva contro i nuovi dazi doganali annunciati negli Stati Uniti, che colpiscono le importazioni da paesi come il Vietnam e il Giappone. Nintendo aveva già spostato parte della produzione della Switch 2 in Vietnam per evitare i dazi cinesi, ma le nuove tariffe (arrivate fino al 46%) potrebbero aver reso inutile questo spostamento.
Secondo l’Entertainment Software Association of Canada, le nuove politiche commerciali avranno impatti concreti:
“Questi dazi avranno un impatto reale e negativo sull’industria videoludica e sui milioni di giocatori, anche in Canada e probabilmente anche in Europa.”
Console e componenti attraversano spesso più frontiere durante la produzione, e ogni passaggio doganale può contribuire all’aumento dei prezzi.
Vale davvero il prezzo?
Nonostante le polemiche, molti fan restano entusiasti delle nuove funzionalità della Switch 2: schermo migliorato, chat interattiva, condivisione schermo, e una sempre più ampia libreria giochi.
Nintendo si trova in una situazione delicata, stretta tra il mercato globale e le aspettative dei fan. Resta da vedere se riuscirà a replicare il successo della Switch originale, che ha venduto oltre 150 milioni di unità nel mondo.
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