L’obiettivo dei giochi Nintendo su smartphone è riportare i giocatori sulle console!

Dopo la recente intervista rilasciata per il TIME, torniamo a parlare nuovamente di Reggie Fils-Aime, Presidente di Nintendo of America, e di alcune sue delucidazioni riguardo la scelta della compagnia di lanciarsi nel mercato videoludico mobile.

Riassumendo molto brevemente il vero nocciolo dell’intervista, possiamo individuare facilmente 5 punti fondamentali:

• Nintendo on smartphones isn’t easy money. A discapito di quel che si possa pensare, per Nintendo tuffarsi nel mondo degli smartphone, e dei dispositivi mobili in generale, non vuol dire fare soldi facili;
• And the new mobile experiences “may feel different”. Proprio per questo motivo, le app per gli smartphone sono diverse dalle versioni per console, e devono di conseguenza essere “sentite”, percepite e realizzate diversamente;
• And that, is why Nintendo’s first smartphone app, Miitomo, “makes so much sense”.  Miitomo è la prima mobile app di Nintendo, ed è un chiaro esempio di quanto sia importante questo concetto di ritrasformazione, che “deve avere un senso”;
• Club Nintendo had to bow out early, because My Nintendo is a total rethink. Il Club Nintendo è uscito perciò definitivamente di scena; una scelta che si è resa necessaria, perchè con My Nintendo si vuole raggiungere qualcosa di totalmente nuovo, diverso;
• Amiibo is a glimpse of Nintendo’s future. Gli amiibo sono lo sguardo che Nintendo getta al futuro.

Ma approfondendo l’argomento “easy money“, diventa importante citare le parole pronunciate dal Presidente e tenere ben in mente la questione  Super Mario e la compatibilità tra titoli per console e titoli per smartphone. Secondo quanto spiega Reggie Fils-Aime, infatti, la strategia di Nintendo “non è quella di convertire i giochi sviluppati sulle console per i dispositivi mobile. Si devono sviluppare delle nuove esperienze che diano alla gente la possibilità di interagire con le IP Nintendo e che siano adatte allo stile di gioco e ai controlli degli smartphone.” 

E appunto, prendendo l’esempio di Super Mario, “la sua abilità di correre, saltare, di trasformarsi, è comunque ottimizzata per un controller che non può essere usato per gli smartphone.  Per questo la questione non si basa semplicemente sull’adattamento di giochi esistenti per i dispositivi mobili; la risposta sta nel creare nuove esperienze di gioco che possano adattarsi perfettamente ai dispositivi mobili”. Perciò appare chiaramente evidente come sia “un ragionamento alquanto riduttivo, quello di pensare di poter creare un Super Mario per smartphone con l’idea di fare soldi assicurati. Non è così che funziona, affatto. Il ragionamento che sta dietro e che muove la casa di Kyoto è invece quello di continuare a fare ciò che sta già facendo, e che qualsiasi cosa abbia in mente di fare debba essere rivolto nella realizzazione di una bellissima esperienza videoludica per ogni utente”.

Perciò, se inizialmente l’annuncio di Miitomo come primo titolo mobile firmato Nintendo poteva farci dubitare o lasciarci piuttosto perplessi, attraverso le parole di Reggie siamo in grado di comprendere come attualmente la strategia della compagnia sia più sensata e mirata di quanto non possa sembrare. L’obiettivo è infatti è ben al di là di riproporre personaggi come Mario per i dispositivi mobili, poichè non è questo, in realtà, il segreto del successo: l’obiettivo è quello di adattare, di ritrasformare le esperienze, le alte prestazioni e la fortissima personalità delle IP Nintendo su quei dispositivi che non siano console, proprio per cercare di attirare sempre più giocatori verso quest’ultime, fisse o portatili che siano. Se tutto ciò avrà successo o meno, però, potremo scoprirlo solo più avanti.