Dopo aver vinto diverse cause, recentemente Nintendo si è ritrovata di nuovo alle prese con problemi legati ai brevetti, in particolare a quelli sui Mii.
Questa volta l’avversaria giuridica della compagnia di Kyoto è stata la società registratrice di brevetti RecogniCorp LLC. Secondo tale società, Nintendo, con i Mii ed i sistemi legati ad essi, avrebbe infranto un brevetto relativo alla memorizzazione dei dati provenienti dagli schizzi dei criminali realizzati dalla polizia.
Il giudice, Richard A. Jones, ha ritenuto invalido il brevetto per cui la RecogniCop ha intrapreso l’azione legale, dando quindi ragione a Nintendo, che a seguito del verdetto ha rilasciato una breve dichiarazione:
Il giudice Jones ha sentenziato che il brevetto è stato un tentativo improprio di monopolizzare delle operazioni matematiche, che non possono essere brevettate. Il giudice non ha quindi avuto bisogno di pronunciarsi direttamente sulle argomentazioni portate da Nintendo.
Ajay Singh, il direttore di Nintendo of America addetto alla sezione riguardante le cause, ha inoltre annunciato che la società si è detta molto soddisfatta della sentenza ed ha dichiarato che in futuro Nintendo continuerà senz’altro a difendere le proprie idee:
Siamo molto soddisfatti della decisione del giudice Jones. La decisione finalmente ha messo fine al tentativo della RecogniCorp di occultare invenzioni su cui non ha alcun diritto. Nintendo continuerà a proteggere i propri prodotti e le proprie innovazioni contro le accuse di violazione di brevetti.
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