Un vero fan dei videogiochi in certi casi può farsi prendere troppo la mano quando ha a che fare con un gioco che ama. E questo è quello che è successo ad un giocatore giapponese, che ha lasciato il suo Super Famicom (SNES) acceso per ben 20 anni per mantenere il salvataggio del gioco Umihara Kawase.
Chi non è pratico dei videogiochi di ruolo degli anni ’80 e ’90 non sa che le vecchie cartucce utilizzavano delle batterie interne per alimentare il microchip della memoria dei salvataggi. In passato, infatti, i chip di memoria non riuscivano a mantenere i dati se non era presente una fonte di alimentazione. Un esempio sono i giochi Pokémon per Game Boy e Game Boy Color.
Per rendere nuovamente funzionante il salvataggio nei vecchi giochi è necessario cambiare la batteria tampone. Tuttavia nell’operazione il salvataggio andrà perso.
E secondo voi il folle fan giapponese di Umihara Kawase poteva permettere ciò? Ovviamente no. Tramite il suo account Twitter, ha fatto sapere che il suo Super Famicom è stato acceso per più di 20 anni (oltre 180 mila ore) per mantenere la memoria della sua partita integra.
Fareste anche voi una follia del genere per un videogioco?
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