Nonostante le numerose cause vinte da Nintendo, la società di Kyoto si è ritrovata nuovamente alle prese con un nuovo caso da risolvere in tribunale, caso che, fortunatamente, si è concluso di nuovo con la vittoria della compagnia!
Una delle flashcard più utilizzate su Nintendo DS
Questa volta l’azione legale si è combattuta contro gli importatori di flashcard, delle cartucce che contengono una discreta quantità di giochi piratati, a causa di cui gli sviluppatori finiscono per non ricevere tutto il denaro dovuto per i titoli rilasciati. In origine il caso era già stato in parte affrontato nel 2009, anno della deposizione dello stesso in Giappone, ma più volte era stato presentato ricorso.
La lunga battaglia contro gli importatori di flashcard ha avuto conclusione solamente qualche giorno fa, precisamente il 12 gennaio, quando la Corte Suprema ha negato ulteriori ricorsi. Nintendo non è stata l’unica società coinvolta nella vicenda, gli sviluppatori coinvolti, infatti, erano circa cinquanta. Per quanto riguarda gli imputati, in Giappone la vendita delle flashcard rimarrà illegale, ragion per cui essi saranno costretti a pagare 9 milioni e mezzo di yen (circa 740.000 euro) di danni.
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