Luca Fassoni
Gli amiibo di Nintendo, fin dalla loro comparsa sul mercato nel novembre 2014 in concomitanza con l’uscita di Super Smash Bros. per Nintendo 3DS e Wii U, hanno sempre riscontrato un ottimo successo di critica e di vendite.
Negli ultimi tempi, però, questo nuovissimo settore di mercato sembra essere arrivato alla sua saturazione con l’arrivo sugli scaffali delle statuette interattive di Skylanders, Disney Infinity e per ultimi in ordine di tempo anche dei Lego Dimensions.
Nel periodo delle vacanze di Natale 2015, il momento migliore per il mercato videoludico in generale, si è assistito infatti ad un brusco calo delle vendite soprattutto delle statuette di Skylanders e Disney Infinity.
Chris Esaki, il Capo del Reparto Creativo di Jumo, ha attribuito i motivi di questo calo repentino alle aziende, colpevoli a suo dire della mancanza di innovazione e incapaci di adattarsi ad un pubblico sempre più adulto e meno incline a comprare gadget.
Esaki, che ha lavorato anche alla Microsoft per Gears of War, ha detto: “Il problema delle statuette interattive è che non si innovano. Come giocatore, alla lunga ci si stanca di una cosa che non cambia mai. Non credo ci sia una reale saturazione del mercato, forse (le statuette interattive) hanno semplicemente stufato.”
Al momento, comunque, gli amiibo sembrano immuni a questa crisi del settore, risultando ancora di gran lunga le statuette interattive più vendute e coinvolgendo in grandi quantità sia i fan di vecchia data sia quelli più giovani. Se Nintendo non dovesse rinnovarsi, nel giro di un anno o due si rischia di incappare nello stesso crollo di vendite che ha subito la concorrenza.
E voi, cosa ne pensate delle considerazioni di Esaki, e soprattutto, temete che gli amiibo possano fare la fine di Skylanders e Disney Infinity?
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