di
Luca Fassoni
Pocket Card Jockey è il nuovo gioco strategico di Game Freak, la società nota in tutto il mondo per aver creato e sviluppato i Pokémon per oltre 20 anni. Oltre al nome poco originale, il quale ricalca molto da vicino il nome iniziale dei Pokémon (Pocket Monsters), nel nuovo gioco della software house giapponese ci sono forti collegamenti al mondo Nintendo, alla cultura pop e al mondo dei videogiochi in generale. Il gioco, uscito il 5 maggio 2016 su Nintendo eShop al costo di 6,99€ unisce le corse dei cavalli al solitario in un connubio davvero unico nel suo genere.
Il tratto in comune con i Pokémon più clamoroso, però, si trova nella schermata del gioco che appare in seguito alla vittoria di un trofeo, la quale recita un “Gotta Get ’em All“, incredibilmente simile (per non dire uguale) al celeberrimo “Gotta Catch ’em All” che ha contraddistinto la serie Pokémon fin dai suoi albori.
In aggiunta a questo, molti nomi dei cavalli fanno riferimento a serie videoludiche di grande successo. Ad esempio Pikapika Mouse (che rappresenta la mascotte dei Pokémon), One-up Mash (in riferimento a Mario), No We Can’t (buffa parodia del messaggio elettorale di Obama), Mochi Mouse (storpiatura di Mickey Mouse) e altri nomi come Red Nose (riferimento a Rudolf, la renna di Babbo Natale), Moon Walk (in onore di Michael Jackson), Insert Coin (in onore dei primissimi videogiochi delle macchinette a gettoni), Nuclear (in riferimento al grande dibattito giapponese sulle centrali), Crazy for Money (presa in giro dei valori contemporanei), True Story (parodia dei film che si dicono tratti da storie vere) e tanti altri, quasi tutti ispirati dalla cultura videoludica e pop contemporanea.
E voi cosa ne pensate, Game Freak riuscirà con Pocket Card Jockey a creare un nuovo videogioco di enorme successo oppure il loro intento, visti anche i riferimenti impegnativi, si rivelerà un buco nell’acqua?
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