Luca Fassoni
La Casa di Kyoto, con la presentazione di Nintendo Switch avvenuta attraverso un trailer diffuso su YouTube in contemporanea mondiale, ha scatenato moltissimi dubbi e curiosità sulla natura ibrida della console.
Nintendo Switch, infatti, si è mostrata al mondo come una via di mezzo perfettamente bilanciata tra una console fissa ed una portatile!Alcuni analisti hanno aspramente criticato Nintendo per non aver rilasciato una console fissa vera e propria, anche se sarebbe stato estremamente rischioso pensare di poter competere ad armi pari con l’hardware delle ammiraglie di Sony e Microsoft, a parità di contenuti offerti.
Per provare a ripetere il successo clamoroso di Wii, infatti, la Grande N ha dovuto ancora una volta spingere agli estremi le proprie capacità d’innovazione, creando una console capace di puntare tutto su un’esperienza di gioco nuova e rivoluzionaria per far presa sui giocatori!
Per molti aspetti, Nintendo Switch è la naturale conclusione del processo d’innovazione delle varie console della Casa di Kyoto nel corso degli ultimi 40 anni: la prima console in assoluto della Grande N è stata la storica Color TV Game, uscita nel lontanissimo 1977 e composta unicamente da un controller e da un lettore di giochi, e per funzionare doveva essere collegata ad una televisione.
Andando avanti nel tempo, Nintendo ha sempre cercato di creare un collegamento tra le console fisse e le console portatili: il Super Game Boy ne è l’esempio più lampante: rilasciato nel 1994, permetteva di riprodurre i giochi del Game Boy e del Game Boy Color sulla televisione, collegando le rispettivi console portatili al Super Game Boy, che a sua volta era collegato alla TV.
Lo stesso SNES, oltre alle cartucce normali, era in grado di leggere le cartucce dei giochi delle console portatili della Grande N. Il Transfer Pak per Nintendo 64, in seguito, ha proseguito questo collegamento, garantendo la possibilità di trasferire i dati di Pokémon Rosso e Blu dal Game Boy al N64, e i dati di Pokémon Stadium dal N64 al Game Boy.
Infine c’è stato anche il Wide-Boy 64, un accessorio rarissimo e non ufficiale sviluppato da Intelligent Systems, che era in grado di collegare il Game Boy Advance alla televisione, esattamente come faceva il Super Game Boy con il Game Boy normale e con il Game Boy Color.
La vera svolta arrivò con il GameCube, dotato già in origine di un cavo link in grado di collegare il dispositivo ad una console portatile, rivoluzionando così il sistema di gioco del multiplayer locale.
Il Game Boy Player, un accessorio ufficiale del GameCube, funzionava in maniera simile all’attuale PlayStation TV, dato che permetteva di giocare i giochi del Game Boy Advance direttamente alla televisione, semplicemente posizionando il GBA sull’accessorio.Dai tempi del GameCube, purtroppo, Nintendo sembrava aver definitivamente rinunciato al grande collegamento tra le console fisse e i dispositivi portatili, con Wii prima e Wii U dopo che avevano concentrato i loro sforzi sui rivoluzionari sistemi di controllo e sui sensori di movimento, mentre sul versante dei dispositivi mobili Nintendo DS aveva puntato tutto sullo schermo touch, e Nintendo 3DS sull’effetto 3D.
Negli ultimi tempi, però, le cose sono iniziate a cambiare: Nintendo 3DS ha ricevuto l’ultima versione di Super Smash Bros. ed è in grado di funzionare come controller per lo stesso gioco su Wii U.
Wii U stessa, comunque, funziona quasi come una console ibrida grazie all’innovativo GamePad, anche se purtroppo il flop sul mercato ne ha limitato moltissimo le potenzialità.Con Nintendo Switch, infine, finalmente la Grande N sembra essere riuscita a fondere perfettamente l’esperienza di una console fissa e di una console portatile in un unico dispositivo, con la speranza di riuscire a riconquistare la vetta del mercato videoludico.
La nuova console della Casa di Kyoto, infatti, sembra un azzardo solamente in apparenza, perchè in realtà rappresenta la realizzazione del sogno di una console perfettamente ibrida, frutto di oltre 40 anni di ricerca e di sviluppo da parte di Nintendo. E voi, cosa ne pensate di queste considerazioni sull’evoluzione delle varie console di Nintendo, e sulla grande connessione sempre presente tra i dispositivi fissi e mobili della Casa di Kyoto?
Secondo voi, soprattutto, Nintendo Switch riuscirà a far tesoro dell’enorme esperienza accumulata da Nintendo in questo ambito, in modo da riuscire ad amalgamare perfettamente l’esperienza di gioco di due console, una fissa e una portatile?
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