Durante il Q&A tenutosi in occasione del briefing con gli investitori, Shigeru Miyamoto, Shinya Takahashi e Genyo Takeda hanno parlato delle tecnologie adottate per sviluppare software e del supporto che le aziende esterne alla grande N forniranno a Nintendo Switch.
Alla domanda su come Nintendo sia riuscita a coinvolgere altre software house nel creare contenuti per la sua nuova console, Takahashi ha confermato che lo sviluppo di una nuova piattaforma di sviluppo creata ad-hoc, compatibile con i più famosi Unity e Unreal, ha permesso a diverse aziende di poter realizzare con relativa facilità nuovi titoli nonostante disponessero di pochi sviluppatori in organico.
In merito all’ambiente di sviluppo software, Miyamoto ha reso noto che per Switch sono stati unificati i team di sviluppo per piattaforme casalinghe e portatili, in modo tale da disporre di un maggior numero di sviluppatori al lavoro su un unico progetto.
La facilità nello sviluppare nuovi software e nel convertire i giochi creati per PC su Switch inoltre permetterà, secondo i piani dell’azienda, di offrire un ampio parco software ai giocatori.
Sebbene non abbia rilasciato informazioni dettagliate sugli aspetti tecnici, Takeda ha concluso l’intervento affermando che la scelta di adottare un processore realizzato da Nvidia sia stato dettato dal voler offrire prestazioni elevate a fronte di bassi consumi energetici.
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