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[RECENSIONE] MouseCraft: il puzzle game che non ti aspetti

Grazie a Crunching Koalas, abbiamo avuto l’opportunità di recensire MouseCraft, simpatico puzzle game in uscita il 27 febbraio su Nintendo Switch.

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   · 4 min lettura Recensioni
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In un mercato videoludico che si divide perfettamente tra titoli tripla A longevi, spesso destinati a console o PC dall’alto potenziale hardware, e giochi un po’ più brevi mirati per il mercato mobile, MouseCraft si pone letteralmente nel mezzo.

Il gioco, sviluppato dallo studio indipendente polacco Crunching Koalas, è stato pubblicato per la prima volta nel 2014 per la piattaforma Steam, riscuotendo anche un discreto successo su Metacritic. È sostanzialmente un puzzle game, con elementi che ricordano, anche a detta degli stessi sviluppatori, sia Lemmings che Tetris, due pietre miliari del mondo dei videogiochi.

A caccia di formaggio!

Alla prima apertura del gioco facciamo la conoscenza di Schrödinger, un gatto scienziato il cui nome è tutto un programma. I suoi esperimenti prevedono l’utilizzo di topi e di una ingente quantità di formaggio. Ci troveremo davanti ben 80 livelli, che hanno come obiettivo far raggiungere a tre topi l’agognato formaggio. I livelli bidimensionali metteranno sempre più alla prova le capacità di pensiero logico e di risoluzione dei puzzle.

Schrödinger, scienziato di MouseCraft

Tetris e Lemmings: un mix impensabile, ma ben riuscito

Gli elementi principali sono i tetramini, i famosi blocchi di Tetris, e le bombe che in questi livelli permetteranno ai nostri topini di raggiungere la meta. Con il passare dei livelli saranno disponibili mattoncini in differenti versioni, come quelli gelatinosi, sgretolati e non solo. Ogni tipo seguirà delle regole fisiche diverse che dovremo tenere a mente. Dovremo quindi combinare gli elementi per arrivare al traguardo con i tre topi sani e salvi.

Mattoncino Esplosivo di MouseCraft

Ma questa non sarà l’unica difficoltà! I livelli sono suddivisi in 4 sezioni. Per accedere alle sezioni successive dovremmo aver raccolto un certo numero di Frammenti d’anima (da uno a tre per livello). Questo sarà l’unico modo per raggiungere il punteggio perfetto.

Nonostante la difficoltà sia piuttosto alta, non è mai frustrante e permette al giocatore varie possibilità di soluzione. I Frammenti d’anima, come detto, sono necessari per avanzare alle sezioni successive, ma non è obbligatorio collezionarli tutti, permettendo a chi non è un perfezionista di completare i livelli in poco meno di un’ora. La raccolta di tutti i Frammenti, inoltre, aumenta il fattore rigiocabilità del titolo.

Frammenti d'anima di MouseCraft

MouseCraft presenta anche un gradito sistema di Obiettivi, i quali saranno sbloccabili nel corso dell’avventura. Alcuni obiettivi verranno completati con il solo procedere dei livelli di gioco, altri invece richiederanno abilità particolari da parte del giocatore.

Un gioco pensato per la portabilità

MouseCraft sembra essere stato pensato per la portabilità di Nintendo Switch. È il classico titolo da giocare in treno, al parco oppure a letto prima di dormire. Stona un po’ la mancanza di controlli touch che obbligano l’utilizzo dei pulsanti o del Pro Controller, non sempre precisi data la moltitudine di elementi presenti selezionabili, soprattutto nei livelli avanzati del gioco. (Ad esempio il tasto X servirà sia per selezionare le bombe, che i Mattoncini Mobili).

Arte e musica d’autore

I puzzle game di solito non puntano troppo sul comparto grafico, soprattutto quelli indipendenti, che cercano di concentrare le proprie forze sul gameplay. MouseCraft, invece, riesce a fare le due cose in maniera ottimale con livelli curati nel dettaglio e nulla è lasciato al caso, come lo scenario che cambia ogniqualvolta che si passa alla sezione successiva oppure l’espressione preoccupata dei Roboratti quando si lanciano nel vuoto.

I Roboratti di MouseCraft

Le uniche pecche le troviamo durante le cutscene, soprattutto in quella finale, in cui le animazioni non sono proprio impeccabili con qualche calo di frame rate. Gli ultimi livelli, inoltre, presentano alcune imperfezioni come compenetrazioni di mattoncini e problemi con la saturazione del colore. Degno di nota, soprattutto per i giocatori non inglesi, il fatto che la lingua sia da impostare manualmente su italiano e una volta chiuso e riaperto il gioco sia necessario tornare nelle opzioni per reimpostarla. Tutto sommato il gioco non presenta bug gravi che ne inficiano la godibilità.

La colonna sonora realizzata da Mikolai Stroinski, compositore di tanti titoli tripla A tra i quali The Witcher 3 e Dark Souls 2, presenta dei toni perfettamente adattati alle varie sezioni del gioco: all’interno dei menù e della selezione dei livelli è incalzante e cupa, quasi ad accompagnare la minaccia che incombe con gli esperimenti di Schrödinger, mentre durante le fasi di gameplay è molto più rilassante per permettere ai giocatori di concentrarsi nel trovare la soluzione migliore e completare il livello.

Un atipico puzzle game

MouseCraft è un perfetto mix tra due realtà videoludiche: è un titolo longevo, vario e curato nei dettagli, ma allo stesso tempo è immediato e di facile fruizione. Un gioco perfetto per chi ama i puzzle game, ma allo stesso tempo non vuole scendere a compromessi con il comparto grafico e la cura dei livelli, ottenendo un risultato semplice, ma mai banale.

Il titolo è in uscita su Nintendo Switch il 27 febbraio. Scaricabile dal Nintendo eShop al prezzo di 9,99€.

Recensione scritta in collaborazione con Francesco Giallatini.

Voto: 7.5

Pro
Difficoltà equilibrata
Longevità
Fattore rigiocabilità alto
Comparto grafico e musicale ottimo
Gameplay variegato…
Contro
… ma a tratti confusionario
Animazioni non impeccabili nelle cutscene
Mancanza di controlli touch e non tanto precisi
Bug e glitch negli ultimi livelli del gioco

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