Se la ricerca della pietra filosofale fosse descritta in maniera ironica e satirica, quella sarebbe “Edgar – Bokbok in Boulzac“, gioco d’avventura sviluppato dalla casa videoludica francese La Poule Noire. Grazie al publisher Future Friends Games che ha portato il gioco sulla console ibrida abbiamo avuto la possibilità di analizzare questo titolo nella sua versione per Nintendo Switch.
Zucche, che passione!
Edgar è il protagonista di questa storia, un boscaiolo barbuto sulla quarantina con una passione sfrenata per le zucche, una rarità che solo lui ormai coltiva nella periferia del piccolo villaggio di Boulzac. Bokbok è invece l’onomatopea del verso della sua fidata amica gallina nera, Precious, che lo accompagnerà per tutta l’avventura.
Quando un giorno il marchingegno insetticida, fondamentale per la produzione delle sue amate zucche, smette di funzionare, Edgar si trova costretto a partire alla ricerca del Razidium, un metallo quasi sconosciuto dall’incredibile proprietà repellente. Proprio dal villaggio di Boulzac e dalla sua antica storia, partirà la sua spedizione: tra strane cospirazioni, attività sospette, guerre del vino e soggetti strampalati, riuscirà il nostro eroicomico protagonista a salvare il suo villaggio e soprattutto le sue zucche?
Gameplay: punta, clicca, leggi
Il nostro ruolo in “Edgar: Bokbok in Boulzac” si limita a interagire con tutti gli oggetti e personaggi, correndo avanti e indietro per il villaggio, per far proseguire la storia. Non vi sono aspetti di gameplay rilevanti, al massimo un minigioco basato su “Un, due, tre, Stella!” e una breve fuga.
Il gioco si concentra fortemente sul testo e sull’ironia dalla quale questo è pervaso: purtroppo, è interamente in inglese e non si tratta di un inglese semplice, ma di giochi di parole e idiomi che possono essere di difficile comprensione se non si ha un’adeguata conoscenza della lingua. Fortemente sconsigliato perciò se la lingua anglosassone non fa per voi. Inoltre, i dialoghi non possono essere riletti in alcun modo e può capitare di saltarli senza volerlo.
Un villaggio da cartolina
Lo stile grafico ricorda un libro pop-up o un collage di figure dai colori brillanti e ben definiti. La colonna sonora accompagna adeguatamente le vicende, ma non risulta memorabile… tranne che nei titoli di coda (non vogliamo rovinarvi la sorpresa, ma se proverete questo titolo capirete).
In modalità portatile i personaggi si perdono un po’ in questi scenari molto vasti, soprattutto la piccola Precious, ma il gioco è fluido e privo di bug, per quella che è stata la nostra esperienza. Potete interrompere la partita in qualunque momento dato che il gioco salva automaticamente.
Un’esperienza di circa 4 ore che strappa qualche sorriso grazie all’ironia pungente di Edgar e alle bizzarre vicende che sfiorano il nonsense, intrecciandosi però al contempo con la satira sociale.
Edgar – Bokbok in Boulzac: una storia curata che approfondisce il carattere di ogni personaggio, ricca di riferimenti alla realtà e cammei, con un segreto post-game davvero sfizioso. Disponibile su eShop al prezzo di 15,99€, probabilmente un po’ alto per un gioco leggero e breve come questo.
Voto: 7
La vostra compagna d’avventure è una gallina
Avventura testuale solo in inglese, talvolta arcaico
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!