Luca Fassoni
In Save Koch sei chiamato a interpretare il super ricercato Jeffrey Koch, boss della mafia locale nella città di New Kandinski, una metropoli popolata da bizzarri animali antropomorfi e costellata da altissimi grattacieli. All’improvviso, un Mastermind ha deciso di prendere il tuo posto, piazzando una Talpa insospettabile all’interno della tua squadra. È tempo di agire, ma devi farlo in modo intelligente. Altrimenti, sarà la tua fine.
Questa è la breve ma intrigante introduzione di Save Koch, l’innovativa visual novel realizzata dalla software house indipendente Wooden Monkeys, prodotta da OverGamez e ora disponibile su Nintendo Switch. In questo titolo siamo chiamati a interpretare Jeffrey Koch, il mammasantissima della malavita locale che un tempo dominava incontrastato la città. Ora che i tempi sono cambiati, però, Mr. Koch è caduto in disgrazia e ha i giorni contati. Per salvargli la vita, i collaboratori più stretti lo hanno prelevato dalla sua abitazione nel cuore della notte, trasferendolo al sicuro in un ufficio blindato segreto. Abbiamo sei giorni a disposizione per provare a cambiare un destino che sembra già scritto.
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Il nostro mondo
Davanti ai nostri occhi ci sono una pistola automatica, un orologio digitale, due foto della famiglia, un tablet, un pupazzetto antistress, un telefono, un bicchiere di vetro, una bottiglia di liquore, una poltrona, un display interattivo e, sullo sfondo, un acquario a tutta parete popolato da due strani pesci meccanici che, all’occorrenza, viene coperto dalle immagini del telegiornale locale. E basta.
Questo è tutto quello che vedrete in Save Koch dal momento che, per tutelare la vostra incolumità, sarete confinati notte e giorno in questa camera blindata e non avrete la possibilità di uscire. Da qui, dotati unicamente del telefono e del tablet per comunicare con il mondo esterno e senza avere mai l’opportunità di incontrare anima viva, dovrete orchestrare varie missioni e tessere i fili di questo intricato rompicapo per riuscire a uscirne vivi. Il pregio di questo gioco, che può rivelarsi anche il suo limite, è l’elevato livello di difficoltà: sopravvivere sarà una vera impresa.
Un brusco inizio
Curiosamente, il protagonista di questa visual novel è nientemeno che un maiale – Orwell docet – e, inoltre, saremo costretti a operare in una città che praticamente non abbiamo mai visto e che non vedremo mai, se non sulla cartina e nei rari ma graficamente appaganti intermezzi narrativi. Grazie al tablet a nostra disposizione, infatti, potremo mandare i nostri fedeli collaboratori a svolgere diverse missioni in giro per la città, a colpire i nostri rivali (o presunti tali) e a difendere i nostri interessi.
Almeno agli inizi, la parte più complicata di Save Koch è capire come funziona il gioco: dopo la rapida introduzione ci troviamo catapultati nel nostro ufficio, dal quale non usciremo più, e saremo costretti a muoverci per tentativi. Dopo un impatto abbastanza spiazzante, nel quale sarà necessario prendere dimestichezza con i vari personaggi e con le meccaniche di gioco, ci tufferemo a capofitto nella nostra missione, ovvero quella di portare a casa la pelle.
Le missioni
La giornata incomincia alle nove di mattina e si conclude alle nove di sera: in questo intervallo di tempo riceveremo numerose chiamate da parecchie persone diverse e, inoltre, potremo contattare a nostra volta i personaggi che desideriamo sentire. Il telefono è lo strumento più prezioso che abbiamo e usarlo bene farà la differenza tra la vita e la morte. L’altro elemento essenziale per la nostra sopravvivenza è il tablet, che ci permette di inviare i nostri alleati più stretti in giro per la città e di monitorare i loro progressi.
Purtroppo, una delle pecche più grandi di questa visual novel è proprio lo svolgimento delle missioni, il cui esito, fin troppo spesso, sembra non avere la benché minima influenza sul proseguimento della storia. Ogni volta che una di queste spedizioni giunge al termine noi riceviamo un avviso e possiamo controllarne l’effettiva riuscita, ma raramente questo influenza il corso della giornata.
Il tempo passa… lentamente
Oltre al telefono e al tablet, nella nostra camera blindata inviolabile è presente anche un pratico display interattivo che, proprio come la lavagna di un detective, ci permette di tenere traccia dei nostri collaboratori, degli affiliati e di tutte le persone che orbitano attorno al nostro mondo. Inoltre, il display è utilissimo perché ci permette di segnare i principali indiziati per i ruoli di Talpa e di Mente (Mastermind) dell’intera operazione, in modo da avere sempre sotto controllo la situazione. O almeno, questo è quello che si spera.
Lo scorrere del tempo, poi, rappresenta un fattore cruciale per la natura stessa del gioco. Dal momento che abbiamo appena sei giorni per provare a salvarci, o anche meno se compiamo scelte errate, ogni secondo è importante e tutte le decisioni vanno prese con la massima consapevolezza e con un’acuta lungimiranza. A volte però, nonostante la posta in gioco sia altissima, ci troviamo semplicemente a fissare l’orologio digitale che scandisce il passare dei minuti, nell’attesa di ricevere una telefonata importante o aspettando la conclusione di una missione.
Pur partendo da una premessa estremamente avvincente, le poche possibilità che abbiamo di interagire con il mondo esterno rallentano il ritmo del gioco, in alcuni casi in maniera esasperante, togliendo il pathos proprio in alcuni momenti che sarebbero invece determinanti. Nelle fasi più concitate, invece, Save Koch riesce a trasmettere una sensazione di urgenza estremamente coinvolgente e ci immerge completamente nel mondo a tinte scure di New Kandinski.
New Kandinski: una metropoli affascinante che resterà sconosciuta
L’ambientazione del titolo, che in maniera eufemistica possiamo definire minimal, riesce pienamente nel suo intento, ovvero in quello di farci sentire braccati e intrappolati nella nostra camera blindata senza alcuna possibilità di uscita. Il mondo che conosciamo è limitato alle quattro mura del nostro ufficio e le uniche immagini che riceviamo dall’esterno, eccezion fatta per alcuni curati segmenti grafici, provengono dal telegiornale locale, che mostra gli avvenimenti più importanti della città riferiti alla nostra situazione.
Paradossalmente questo conferisce un’aura magnetica e misteriosa attorno all’intera metropoli perché, tolta la breve introduzione, non abbiamo modo di esplorarla e di scoprire i suoi segreti, se non sulla cartina del tablet. New Kandiski sembra uno strano incrocio tra San Andreas e Zootropolis e, almeno in un’occasione, sarebbe stato bello avventurarsi al suo interno.
Considerazioni finali
Save Koch è disponibile al download per Nintendo Switch a partire dal 6 marzo 2020. Il prezzo è di 19,99€, non eccessivo ma nemmeno così a buon mercato rispetto a titoli simili. Il gioco è disponibile in lingua inglese, nella quale presenta anche un ottimo comparto audio, e in russo, la nazionalità della software house. Sicuramente il ritmo lento e la ripetitività di alcune scene potrebbero spaventare alcuni giocatori ma, se siete appassionati di rompicapo difficili da risolvere, dell’ambientazione noir e dello stile roguelike, questo gioco fa al caso vostro.
Voto: 6.5
Ambientazione noir estremamente immersiva
Grafica in stile fumetto curata e appagante
Troppe missioni non hanno una reale influenza sulla trama
Ritmo un po’ troppo lento e ripetitivo
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