Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima su PC One Step From Eden, un gioco nato dalla volontà di un singolo sviluppatore, Thomas Moon Kang, e pubblicato da Humble Bundle, lo stesso editore di Temtem. Il progetto prende forma da una raccolta fondi di Kickstarter a cui hanno aderito più di 2300 persone raccogliendo oltre 70 mila dollari. Questo ha permesso al suo ideatore di ampliare e portare il gioco anche su Nintendo Switch. Questo misto tra deck-building con elementi roguelike e un combattimento in real time, ci permetterà di raggiungere la salvezza data dall’Eden da soli o in modalità cooperativa. Sarà disponibile sull’ibrida Nintendo e su PC Windows, Mac e Linux tramite la piattaforma Steam dal 26 marzo 2020.
Un’apocalittica guerra alla salvezza
Il contesto in cui affronteremo le sfide all’interno della griglia di gioco, ci porterà in un mondo appena uscito da una tremenda guerra mondiale, in cui l’unico faro di speranza è dato dall’Eden. Raggiungerlo però, non sarà un’impresa semplice. Ci troveremo ad affrontare temibili avversari e boss, che sfrutteranno ogni mezzo a loro disposizione al fine di sconfiggerci. In nostra difesa avremo oltre 250 carte incantesimo e più di 150 carte strategia con cui comporre il nostro deck.
Riusciremo a raggiungere l’Eden e salvarci da un’imminente catastrofe che rischia di annientarci tutti? Dovremo provare e riprovare, perché la via sarà angusta e piena di pericoli.
Poco tempo per pensare, devi agire
Non avendo una vera e propria trama, tutto gira intorno a un’esperienza di gioco caotica e incredibilmente veloce. Fin dai primissimi livelli ci ritroveremo a scegliere carte, costruire strategie e sconfiggere imprevedibili avversari senza aver minimamente preso confidenza con le meccaniche di gioco. Saremo costretti molte volte, sopratutto inizialmente, a muoverci e a lanciare tutti gli incantesimi a caso pur di sopravvivere e infliggere danni agli avversari.
Una volta che si iniziano a riconoscere le varie tipologie di nemici, le carte incantesimo e come alcuni boss utilizzano le proprie mosse, sviluppare una strategia risulterà più semplice. Non sempre sarà necessario attaccare a ripetizione i nemici, ma in alcune circostanze attendere, spostarsi ed evitare insidiosi attacchi sarà di vitale importanza. Avere troppe carte nel mazzo, inoltre, potrebbe essere controproducente, poiché l’invocazione degli incantesimi consuma del mana, disponibile in quantità molto limitate.
Le meccaniche di gioco sono semplici. Ci sono 8 livelli da superare per raggiungere l’Eden. Inizialmente si potrà scegliere uno dei 9 personaggi giocabili, che avranno un’abilità speciale e un set iniziale di carte. Saremo noi a decidere che strada intraprendere per arrivare a sconfiggere il boss finale. Ogni percorso prevederà delle insidie o dei punti di interesse, che ci porteranno in sfide contro nemici, mini boss, aree di ristoro come campeggi e negozi, tesori e altri ancora.
Tutta l’azione è racchiusa in un campo di gioco composto da 32 blocchi, in cui dovremo muoverci e lanciare incantesimi tramite le carte disponibili nel mazzo. Gli attacchi che infliggeremo potranno colpire un blocco singolo, tutti i blocchi, essere un danno ad area o in linea retta. Tutto ci permetterà di adeguare le nostre carte allo stile di combattimento che preferiamo. Sono proprio le animazioni e il poco spazio di movimento a rendere il gameplay estremamente frenetico e difficile da seguire.
Superare uno step del percorso, ci darà la possibilità di scegliere il successivo e riceve come ricompensa una carta da scegliere tra le tre disponibili. Le carte premio possono essere sia incantesimi che carte strategiche. Queste ultime ci forniranno dei potenziamenti come barre in più di mana, rigenerazione dei punti vita o aumenti di statistiche di attacco o difesa.
La casualità con cui compariranno i nemici e i boss, rendono questo fattore strategico di scelta delle carte meno incidente sulla riuscita della missione. Spesso in questa tipologia di giochi, sapendo che tipo di nemici andremo ad affrontare, siamo in grado di costruire una tattica con le carte che il destino ci fornirà. In questo caso tutto ciò viene meno, non sapendo chi incontreremo proseguendo. Certamente ogni livello avrà il suo set di avversari che potremo incontrare, ma non sappiamo con quali tra questi ci imbatteremo. Fondamentalmente la tecnica di gioco avrà leggermente più rilevanza rispetto alla strategia.
One Step From Eden, fornirà anche una divertente modalità di gioco multiplayer in locale, sia in modalità cooperativa che in modalità sfida. Questa tipologia di gioco, su PC, è risultata scomoda da tastiera se non si dispone di due controller. Il resto dei comandi da PC sono comodi e più congeniali al tipo di gameplay, mentre su Nintendo Switch è più complicato muoversi velocemente nei blocchi di gioco tramite l’analogico. La console però, garantisce sicuramente un multiplayer più divertente e semplice da condividere grazie ai Joy-Con.
Fusione tra design moderno e retrogame
One Step From Eden è un tuffo indietro nel passato a una grafica retrò fatta di pixel e sagome seghettate. Il tutto è condito da una grande dose di colori ed effetti di combattimento molto dettagliati per questo stile di videogiochi. Un audio costante e ritmato scandirà il tempo, suddividendo la fase di ricompensa e costruzione del mazzo, da quello di battaglia utilizzando musiche completamente opposte. Se siete amanti dello stile retrogame allora rimarrete piacevolmente colpiti dalla resa che Thomas Moon Kang è riuscito a dare in questo titolo. In un gioco di tale frenesia confondere gli elementi durante le lotte sarà sempre un rischio, e questo stile, unito alla limitata libertà di movimento, non aiuta in certi momenti.
Il genere pixellato si amalgama bene a menù di gioco moderni e artwork dei personaggi davvero belli. Una fusione tra passato e presente, che ci ricorda che One Step From Eden non è un videogioco anni ’90, ma è moderno e complesso, creando una separazione netta tra quella che è la fase di battaglia e strategia, dal resto degli elementi.
Dedizione ed esercizio, non sarà un gioco semplice
One Step From Eden è un titolo interessante, realizzato bene e con dell’ottimo potenziale. Pretende di essere tante cose: un deck-builder, un roguelike e un gioco di azione. Implementa bene la prima e l’ultima, lasciando meno spazio alla seconda, dato che di esplorazione non c’è molto se non la semplice decisione di che via prendere per arrivare al boss.
Dal genere roguelike eredita la ripetitività che in questo contesto è estremizzata dal ricominciare di nuovo dal principio dopo ogni sconfitta: un ripetersi di eventi mai uguale nelle meccaniche, ma simile nella forma, che unito alla dinamicità di un gameplay confusionario, porta il giocatore a stancarsi non per noia, bensì per frustrazione.
Forse il vero difetto di One Step From Eden è l’estrema difficoltà dei livelli iniziali che scoraggiano il videogiocatore nel proseguire la sua avventura. Un approccio più lento, avrebbe permesso una migliore comprensione delle meccaniche e di come alcuni incantesimi funzionino. Ci ritroveremo lanciati, invece, in un rettangolo di gioco molto limitato, con tantissimi fattori da tenere in considerazione per sopravvivere: i nostri attacchi, quelli dell’avversario, le trappole sui blocchi di gioco e la gestione delle risorse.
La moltitudine di incantesimi rendono il gioco divertente da scoprire e imparare a maneggiare. L’impegno nel comprendere come sfruttare i mezzi a disposizione viene appagato con le vittorie e il proseguimento per i vari livelli. Un titolo impegnativo, che richiede dedizione e tempo per essere affrontato e superato. Insomma, non è proprio il classico videogioco per rilassarsi.
Un gioco di semplice comprensione, anche in assenza della lingua italiana, che nel complesso risulta godibile. Alla sua complessità tecnica aggiunge una dose di fortuna e riflessi che saranno quasi più importanti del fattore tattico. Come già detto in precedenza, costruire una strategia per sconfiggere un nemico non sarà semplice, dato che sia i nemici che i boss potrebbero essere differenti ogni volta.
Sull’ibrida Nintendo il vero punto focale sarà il multiplayer. Se riusciranno a sfruttare al massimo l’estrema flessibilità di condivisione di Nintendo Switch, porteranno questa modalità di gioco di per se già divertente, a un livello successivo.
Voto: 7
Multigiocatore in locale
Grafica ottima
Costruzione di un mazzo sempre diverso
Caotico durante le battaglie
Difficile prendere confidenza con le carte
Nemici sempre diversi
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