Uno dei titoli Nintendo più attesi di questo 2020, Animal Crossing: New Horizons: l’abbiamo provato per voi.
Dove andiamo noi non servono strade
Quando si pensa a un viaggio su un’isola lontana, alcuni immagineranno un resort ai tropici dove rilassarsi, altri un’avventura a contatto con la natura e la fauna del luogo. Animal Crossing: New Horizons unisce le due esperienze catapultando il giocatore in una vita parallela da scoprire giorno dopo giorno.
Con il Pacchetto Isola deserta della Nook Inc. relax e divertimento sono assicurati, nonostante il quadrato di terra sul quale atterreremo sia all’inizio incolto, selvaggio e ricco di pericoli: tra tarantole e vespe che non renderanno affatto semplice il nostro arrivo sull’isola, New Horizons rivelerà nei primi giorni le sue sfaccettature survival e gestionali.
Alla simulazione di vita, scandita dal tempo che scorre nel gioco come nella vita reale, si uniscono infatti alcuni aspetti di altri generi più dinamici, senza però costringere il giocatore a seguire rigorosamente gli schemi previsti; dopo il tutorial iniziale, Nook ci darà alcune indicazioni che saremo liberi di seguire quando vorremo. Ovviamente, prima o poi, per far progredire nello sviluppo dell’isola sarà necessario seguire queste missioni principali che sbloccheranno nuove funzioni utili a esplorare e personalizzare il nostro paradiso non troppo deserto.
Tu credi nei viaggi nel tempo?
Non abbiamo provato a velocizzare la nostra esperienza con questo trucchetto (e per questo la recensione si è fatta attendere tanto), ma riteniamo che il fattore tempo meriti un paragrafo per sé: il gioco si adatta al giocatore lasciandogli la possibilità di modulare l’orologio della console così da forzare l’arrivo di un nuovo giorno.
Una condizione che, da una parte snatura il senso del gioco (la cui peculiarità è proprio quella di imitare il trascorrere dei giorni reali), ma dall’altra risponde a una necessità dell’individuo impossibilitato ad accedere al gioco in determinate occasioni – chi ha giocato ai capitoli precedenti avrà recuperato almeno una volta il countdown di Capodanno portando indietro l’orologio perché a mezzanotte si trovava impegnato con familiari o amici.
L’attesa può essere un incentivo a non abbandonare il gioco o, al contrario, esasperare chi non trova la pazienza tra le sue virtù. Anche in questo caso, l’esperienza è personalizzabile ed è, a nostro parere, un punto a vantaggio di questo titolo.
I Nuovi Orizzonti della serie
La crasi perfetta tra i precedenti titoli: abbiamo potuto vedere un’evoluzione costante della serie che vede ora il suo massimo splendore in Animal Crossing: New Horizons. I vari spin-off, da Happy Home Designer al successo mobile Pocket Camp, hanno introdotto negli anni quelle migliorie che adesso ritroviamo su Nintendo Switch, mentre New Leaf continuava a tenere impegnati i fan più affezionati.
Il gioco lascia ampi spazi di libertà: in particolare, la possibilità di modificare la struttura dell’isola creando fiumi, cascate e colline permette di personalizzare la propria terra in nuovi modi; inoltre, poter decorare interamente gli esterni rappresenta uno stacco importante dal precedente titolo della serie principale, Animal Crossing: New Leaf, che si limitava a fornire alcune opere pubbliche, difficilmente ottenibili e identiche per tutti i giocatori.
Tra i miglioramenti da evidenziare, sicuramente il nuovo sistema di disposizione degli arredi nelle stanze, semplificato e intuitivo, permette di selezionare più oggetti e spostarli avendo una visuale a 360° della camera, similarmente a come funzionava in Happy Home Designer.
Dal punto di vista del gameplay, le Miglia di Nook + si rivelano una novità alla quale non potremmo più rinunciare: queste semplici missioni che si alternano a rotazione all’infinito incollano il giocatore allo schermo, anche per ore intere. Le Miglia serviranno poi a comprare oggetti esclusivi e sbloccare nuove modalità di personalizzazione per il nostro abitante o per l’app Modifica Isola.
I dettagli contano
Il Museo è sublime, non ci sono altre parole per descriverlo: un vero gioiello del mondo videoludico di Nintendo che conterrà, una volta completo, 80 pesci e 80 insetti oltre che gli stupendi fossili a dimensione reale. I modelli 3d sono realizzati con estrema cura, si muovono nel loro ambiente naturale che si arricchisce sempre più man mano che nuovi esemplari vengono aggiunti al museo – l’app Foto sembra fatta apposta per immortalare questi magnifici scenari.
Ogni modello, dal frutto al soprammobile, è minuziosamente realizzato a opera d’arte in tutti i suoi dettagli – e ricordiamo le goccioline di pioggia che cadono sul fiume e le impronte colorate degli abitanti… minuzie che danno però il giusto senso di realismo che permette al giocatore di immergersi a pieno nel mondo colorato di Animal Crossing: New Horizons.
Liberi, ma non troppo
Gli strumenti si rompono, spesso. Ciò vuol dire che, volendo tagliare la legna da tutti gli alberi dell’isola ad esempio, sarete costretti a portare con voi il banchetto fai-da-te per ricostruire l’ascia ogni volta che serve. Seppure a volte sia irritante, anche ciò contribuisce a dare una spinta al titolo che non si rivela solo un’avventura rilassante, ma ci propone anche delle sfide.
Il crafting, già ben apprezzato in Pocket Camp, ci permette di interagire di più con il gioco e aumenta il senso di coinvolgimento, distaccandosi finalmente dalla semplice compravendita di pesci e altri beni. Le ricette fai-da-te poi sono sempre una piacevole scoperta e possono essere scambiate con gli amici che ancora non le posseggono: gli oggetti craftabili sono quasi tutti personalizzabili (sempre tramite un banco da lavoro) dopo qualche giorno di gioco.
Permane però un lieve rimpianto riguardo alla personalizzazione degli altri arredi: molti degli elementi di gioco sono disponibili in più colorazioni, ma non personalizzabili, dunque, sarà necessario interagire con altri giocatori per ottenere la variante desiderata o attendere che la colorazione giusta venga messa in vendita o ci piova (letteralmente) dal cielo in un pacchetto regalo. Questa meccanica incentiva la cooperazione tra più giocatori, ma può rivelarsi una limitazione per chi non ha accesso a Nintendo Switch Online.
Un altro aspetto controverso è il trasferimento degli edifici che si rivela persino più caro, in termini sia di Stelline sia di tempo, quanto più lieve è lo spostamento: è possibile trasferire un edificio solo in una zona completamente priva di costruzioni, dimenticatevi perciò di muovere il museo di un solo quadrato per meglio allinearlo alle altre strutture senza fare due lunghi traslochi. Una scelta non ottimale soprattutto perché gli edifici principali vengono piazzati nei primi giorni di gioco, molto prima di sbloccare l’app Modifica Isola e avere accesso a tutte le zone della mappa.
Tutto è modificabile, ma ha un prezzo, perciò pensate bene ad ogni vostra azione. Riteniamo però che alcune limitazioni giovino alla creazione dell’idea di “seconda vita”, come la presenza di abitanti casuali in più di un’occasione che saranno però sostituibili con altri a noi più graditi tramite le carte Amiibo e reclutando nuovi abitanti dal campeggio o dalle isole limitrofe.
C’è sempre qualcosa da fare
Ogni giornata può essere diversa se consideriamo i viaggi a sorpresa per i quali potremo partire ogni volta che vogliamo con i coupon Miglia di Nook. Su queste piccole isole potremo raccogliere più materiali, fare amicizia con nuovi personaggi e far rivivere il brivido della scoperta che molto più in là nel gioco potrebbe venire a mancare.
Saranno anche delle incredibili risorse per gli eventi stagionali – in questo momento è in corso la Caccia alle Uova di Ovidio: con un meccanismo che riscuote già grande successo su Animal Crossing: Pocket Camp, Nintendo ha deciso di inserire in New Horizons gli eventi stagionali tramite aggiornamenti gratuiti, in questo modo non saranno accessibili in anteprima ai viaggiatori nel tempo!
In questo momento è in corso la Caccia alle Uova di Ovidio, l’evento pasquale che ci accompagnerà fino al 12 aprile: uova disseminate ovunque potranno essere raccolte per craftare arredi e completi esclusivi (ma ne risente la comparsa di pesci, ora in gran parte sostituiti da Uova Acquatiche). Già annunciato un secondo evento previsto per aprile, possiamo aspettarci davvero tante aggiunte successive che ci accompagneranno durante tutto il 2020 e forse persino oltre, garantendo estrema longevità al titolo.
Multiplayer e prestazioni su Nintendo Switch
Il gioco gira a 30 fps senza alcun problema di calo delle prestazioni o lag, il che è fondamentale per un’esperienza che vuole essere rilassante per il giocatore. Sono stati trovati dei glitch nelle prime settimane, ma Nintendo si è premurata di risolverli al più presto rilasciando ulteriori aggiornamenti di bug fix – e non parliamo dei coleotteri stavolta.
Il multiplayer online richiede il servizio a pagamento Nintendo Switch Online, ma con una community che in sempre più pagine e gruppi si scambia codici, modelli personalizzati, frutta e arredi questa funzione (anche se non necessaria) si rivela divertente e utile. Soprattutto in questi difficili giorni di distanziamento sociale, è gradevole incontrarsi virtualmente con i propri amici: purtroppo, non sono previsti minigiochi come quelli dell’isola di Tortimer in New Leaf, ma ciò non impedisce di inventarsi giochi e attività originali da fare con i propri ospiti.
Difficile invece condividere la console con più persone su diversi account: al secondo giocatore sono imposte troppe limitazioni. Va bene condividere un’unica isola, ma almeno che si lasci a entrambi gli utenti la possibilità di modificarla in egual misura: il secondo giocatore purtroppo non potrà commissionare rampe, ponti o traslochi al procione Tom Nook né partecipare alle missioni principali, ma dovrà attendere che sia il primo giocatore a progredire nella storia.
Il bello della routine
Il timore di chi è ancora indeciso sull’acquisto di Animal Crossing: New Horizons è principalmente legato alla sua “ripetitività“: ci vuole un poco per costruirsi una routine di gioco, come quando si cerca di far nascere una qualunque nuova abitudine. L’ideale sarebbe ritagliarsi una mezz’ora di tempo al giorno per salutare il vicinato, fare acquisti e raccogliere materiali, ma soprattutto per scoprire cosa c’è di nuovo in città! Questo titolo, più dei precedenti, sembra garantire la presenza di almeno un avvenimento importante al giorno (e talvolta anche più di uno).
Non aspettatevi azione e fughe avvincenti – il massimo che troverete saranno quegli insetti malevoli già citati -, invece, lasciatevi emozionare dai tramonti sul mare, dalle notti stellate e dalla generosità degli altri abitanti che vi sapranno ricompensare della vostra gentilezza con regali e medicine quando ne avrete più bisogno. Lasciatevi trasportare dal suono delle onde e dal canto dei grilli, prendendovi un momento per apprezzare la quiete e l’armonia del vostro piccolo paradiso, unico e incontaminato.
Voto: 9
Personalizzazione della struttura dell’isola
Aspetto collezionistico
Incentivi alla collaborazione tra i giocatori
Limiti di personalizzazione degli arredi (valicabile con gli scambi)
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