Void Bastards arriva finalmente su Nintendo Switch dopo l’esordio su Xbox One e PC di un anno fa. Si tratta di un FPS tattico ambientato nello spazio e realizzato dall’azienda indie Blue Manchu, gestita da Jonathan Chey co-fondatore di Irrational Games e produttore di Bioshock.
Prigionieri spaziali
In Void Bastards impersoneremo un prigioniero proveniente da una nave spaziale adibita a colonia penale chiamata The Void Ark. Al suo interno sono rinchiusi un milione di detenuti, o almeno ciò che rimane di essi in quanto sono tutti ridotti in polvere, nel vero senso della parola. I prigionieri vengono riportati in vita grazie al processo di “re-idratazione”.
Il nostro obiettivo sarà quello di portare la nave al di fuori della Nebulosa Sargasso e per questo motivo dovremo recuperare diversi oggetti presenti all’interno delle varie navi che incontreremo nel nostro viaggio. Durante questa odissea dovremo affrontare una miriade di nemici tra cui alieni, robot e pirati che tenteranno ogni volta di fermarci.
Rispetto al gameplay che è il punto focale di Void Bastards, la campagna non è stata così tanto curata. Tuttavia il gioco risulterà comunque divertente e interessante, nonostante la ripetitività.
Risparmia risorse o morirai
Come già detto prima, Il gameplay è il vero fulcro di Void Bastards: fin dall’inizio risulterà molto adrenalinico ma allo stesso tempo sarà difficile da padroneggiare, almeno nelle prime ore di gioco. Tra le varie meccaniche presenti, quelle che il giocatore dovrà imparare fin da subito sono quelle gestionali, indispensabili per poter finire il gioco. Difatti, per poter sopravvivere nei meandri oscuri dello spazio dovremo gestire il cibo e il carburante: l’uno ci permetterà di recuperare vita, mentre l’altro permetterà alla nostra navicella di spostarsi nello spazio.
Un altro elemento molto importante da gestire sono i meriti, una valuta che troveremo durante il nostro viaggio con la quale sarà possibile aprire armadietti speciali, violare torrette e accedere a diversi bonus. Per poter affrontare i nemici che incontreremo dovremo tenere sotto controllo anche le munizioni, le quali potranno essere trovate nel mondo di gioco o durante i viaggi ma non potranno essere costruite.
Per realizzare e potenziare armi, oggetti ed equipaggiamenti vari si dovranno trovare gli schemi delle componenti, che si potranno ottenere solamente all’interno delle navi. In seguito per poterli costruire dovremo usare i materiali da costruzione, i quali si troveranno man mano nelle varie navi e, anche in questo caso, durante gli spostamenti con la navicella.
Queste tipologie di oggetti si potranno costruire tramite un banco di lavoro. Se per la costruzione di un’arma o di un’equipaggiamento mancasse un componente, basterà usare la “Locate mode”, una modalità grazie alla quale nella mappa spaziale ci verrà indicato dove trovarlo.
Durante il nostro viaggio incontreremo una moltitudine di navi differenti, e all’interno di esse si potranno trovare oggetti, materiali e stanze diverse. Difatti, in alcuni tipi di navi si troveranno principalmente materiali da costruzione, in altre cibo o carburante e così via. Inoltre i vari livelli delle navi vengono generati proceduralmente.
Appunto per questo sarà di fondamentale importanza pianificare il nostro viaggio per ottenere più risorse possibili e per non avere problemi. Inoltre, bisognerà prestare attenzione ai pirati che tenteranno di abbordarci e alle balene spaziali, le quali ci porteranno a morte certa nel caso in cui le incontrassimo. Per evitare che pirati e balene spaziali ci mettano i bastoni tra le ruote, basterà trovare dei missili torpedo con i quali potremo distruggere queste minacce.
I combattimenti all’interno delle navi potranno essere affrontati con due approcci differenti: nel primo caso potremo gettarci nella mischia e uccidere tutti i nemici presenti, tenendo conto che non verranno del tutto eliminati visto che continueranno a comparire dai portali presenti nelle varie stanze; oppure potremo evitare i combattimenti e completare tutte le aree con un approccio stealth visto che non vi è l’obbligo di uccidere tutti i nemici a bordo. Sarà anche possibile chiudere i nemici all’interno delle stanze visto che le porte nel momento in cui vengono bloccate da noi, non potranno essere aperte dai nemici.
Proprio per questo sarà il giocatore stesso che dovrà decidere come affrontare i nemici, controllando le munizioni, le stanze e la propria vita considerando che nel caso in cui il nostro personaggio venga ucciso lo perderemo per sempre assieme a materiali e armi, eccezion fatta per il carburante e il cibo; il nostro trapassato personaggio verrà sostituito da un altro con caratteristiche completamente differenti e saremo costretti a ripartire in un punto specifico della galassia in base ai progressi raggiunti.
In poche parole, non vi è un vero e proprio game over, anche perché la Nebulosa Sargasso è divisa in cinque livelli e man mano che realizzeremo i vari oggetti si genereranno dei checkpoint da cui ripartire con il nostro nuovo personaggio.
Ogni volta che otterremo un nuovo prigioniero, esso avrà delle caratteristiche diverse: alcune ci conferiranno dei vantaggi, altre invece degli svantaggi. Queste caratteristiche potranno essere cambiate o rimosse tramite dei terminali che si potranno trovare in maniera casuale nelle navi. Una volta finita la campagna, la cui durata si aggira tra le 15 ore, sbloccheremo delle sfide che renderanno più avvincenti le diverse run in Void Bastards. In totale le sfide sono undici e per poterle sbloccare dovremo ottenere dei punti denominati “Brownie points”.
Tuttavia per quanto il gameplay sia ben curato presenta un difetto riguardante la meccanica stealth. Essa poteva essere curata meglio con l’aggiunta di indicatori per la visuale dei nemici oppure di uno che ci facesse capire quanto si è visibili nelle varie aree. Inoltre sarebbe stato molto utile sporgersi dalle pareti per poter vedere il numero di nemici presenti nella stanza.
Un fumetto che prende vita
Il comparto grafico è un altro punto di forza di Void Bastards: le visuals ispirate a quelle dei fumetti risultano estremamente curata. Nelle stanze balzano subito all’occhio i dettagli presenti come sporcizia, crepe, oggetti e poster pubblicitari. La stessa cosa vale anche per le armi, le quali risultano molto dettagliate dal punto di vista delle decalcomanie, colori e luci. Anche le stesse cutscene sono strutturate come se fossero una tavola all’interno di un fumetto cartaceo.
Inoltre nel gioco sono presenti anche le onomatopee, tipiche dei fumetti, che vanno a riprodurre gli spari, le esplosioni, i passi e anche le morti dei nemici, visto che la stragrande maggioranza di essi esplodono in mille pezzi dopo essere stati uccisi.
Gli stessi nemici sembrano provenire da un fumetto visto che rispetto a noi e all’ambiente circostante non sono rappresentati in tre dimensioni, bensì in due. Non a caso, molti di essi risultano essere estremamente bizzarri. Per fare un esempio, si troveranno dei veri e propri turisti alieni con un cappello da uomo d’affari che si faranno saltare in aria una volta che ci saremo avvicinati troppo.
L’unica carenza riguarda il comparto audio, specialmente quello delle colonne sonore. Infatti, per quanto le musiche ricalchino l’ambientazione spaziale molte di esse vengono riciclate nelle navi, e per questo nelle fasi più avanzate dovremo ascoltare sempre le solite canzoni.
Su Nintendo Switch si poteva fare meglio
Tra le modalità con cui si può giocare su Nintendo Switch quelle migliori sono fissa e tabletop, specialmente se userete il Pro Controller. Quella portatile purtroppo risulta essere molto fastidiosa, in particolare nelle sezioni in cui è richiesta una certa velocità nel cambio delle armi, in quanto molte volte capiterà di sbagliare comandi.
I giroscopi e il touch-screen non vengono utilizzati, un vero peccato visto che potevano essere molto utili in alcune dinamiche, per esempio l’ultima funzione avrebbe reso molto più veloce il passaggio nelle varie schermate e l’apertura della mappe delle navi.
Conclusioni
In Void Bastards si notano diverse influenze dei grandi sparatutto del passato, in particolare Bioshock. Proprio come nel capolavoro di Irrational Games anche qui ritroviamo diverse meccaniche come quella dei potenziamenti per il personaggio, la possibilità di combattere i nemici con approcci diversi e la creazione in maniera autonoma dell’equipaggiamento e delle armi.
L’ambientazione invece ricalca per certi versi quella di Prey, in questo caso però non ci ritroviamo catapultati in una stazione spaziale bensì in diverse navi da perlustrare insite di percoli rappresentati da alieni, torrette e robot.
Void Bastards prende tutto ciò che c’è di buono in questi due titoli e lo fa proprio in una maniera originale, tentando comunque di differenziarsi da essi presentando con successo ai giocatori un gameplay dinamico, divertente, una grafica molto piacevole e bella da vedere e delle ambientazioni originali con dei nemici singolari e bizzarri.
Ringraziamo tutti i ragazzi di Blue Manchu per l’esperienza di gioco divertentissima e per averci fatto rivivere, in un certo senso, le sensazioni che abbiamo provato diversi anni fa quando giocammo per la prima volta Bioshock. Void Bastards è disponibile per Nintendo Switch dal 7 maggio ed è acquistabile dal Nintendo eShop per 29,99€.
Voto: 8
Grafica ben curata e originale
Possibilità per il giocatore di adottare diverse strategie per avanzare nel gioco
Musiche alle volte ripetitive
Campagna ripetititva
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