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Cooking Simulator, Recensione: pentole e bicchieri sono lì da ieri

Per la gioia di aspiranti cuochi e chef, è arrivato Cooking Simulator su Nintendo Switch. Occhio però, non tutto scorre liscio come l’olio.

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Cuochi amatoriali e chef stellati, è arrivato per voi Cooking Simulator anche su Nintendo Switch! Il celebre simulatore di Big Cheese Studio, già uscito su Steam l’anno scorso, è stato pubblicato sulla console ibrida di Nintendo grazie a Forever Entertainment.

Dal 14 maggio è possibile entrare nella nostra cucina digitale e seguire una vasta gamma di ricette da presentare ai clienti del nostro ristorante, sempre che riusciamo a tenere tutti gli ingredienti sul piatto e non facciamo andare a fuoco qualcosa! Il titolo non si lascia prendere sul serio, e lo si evince fin da subito dalla grafica del logo dove a un coltello e un peperone verde è accompagnato un liquido rosso che, personalmente, mi ha fatto domandare più volte se si trattasse di una salsa o di sangue.

Tra fisica ballerina e adattamento su una nuova console, Cooking Simulator ce l’avrà fatta ad arrivare integro su Nintendo Switch? Purtroppo, sebbene le premesse sembrino divertenti come nella sua versione per PC, il titolo presenta pesanti difetti che ne compromettono la giocabilità, e per questo il voto della recensione è sospeso finché non ci saranno necessari aggiornamenti correttivi. Per capire i pro e i contro di Cooking Simulator, andiamo a esplorare con attenzione ogni suo aspetto.

Esco a far la spesa e poi ti aiuto volentieri

Tutto il gioco è ambientato unicamente nella nostra cucina. Senza alcun motivo specifico siamo l’unica persona addetta a tutti i compiti del ristorante, esclusa la sala: scelta del menù, rifornimento degli utensili, compera e lavorazione degli ingredienti, preparazione delle ricette e perfino la pulizia.

L’intero divertimento della modalità storia di Cooking Simulator è posto nella creazione dei piatti e nella mansione dei vari compiti attraverso i comandi macchinosi del gioco, con l’aggiunta della pressione della sfida data dall’affrontare ogni nuovo giorno all’interno della nostra cucina come unico dipendente. La giornata, infatti, è divisa sostanzialmente in tre parti: preparazione, servizio e pulizia.

Preparazione e pulizia hanno la durata di una manciata di minuti, e sebbene possano sembrare due momenti diversi, in realtà ci ritroveremo spesso a svolgere entrambi i compiti principali in ambedue le fasi della giornata, a seconda di quale sarà il piatto del giorno, di quali possano essere le preparazioni più lunghe che vorremmo evitare di svolgere nel servizio, e di quanto sporca è la cucina dall’ultima volta che ci siamo messi ai fornelli. Inutile dire che preparazione e pulizia non dureranno mai abbastanza, e ci ritroveremo molto spesso a correre da una parte all’altra della cucina proprio durante il servizio.

Il servizio, infatti, è la vera fase cruciale della giornata di lavoro: arrivano gli ordini e dovremo eseguirli entro un tempo limite che può variare a seconda del cliente o a seconda della ricetta. Se siamo fortunati, avremo con noi già pronte alcune preparazioni e quindi ci destreggeremo tra dispensa, tagliere e fornelli con molta rapidità, in modo da far guadagnare al nostro piatto 5 stelle di valutazione. Se siamo ancora più fortunati, riceveremo solo un ordine alla volta. Se siamo anche intelligenti, cercheremo di portare avanti nuove preparazioni durante i tempi morti della cottura.

L’intera esperienza di gioco della modalità storia è arricchita da un sistema di progressione ben studiato, che ci consentirà di sbloccare nuove ricette o di migliorarle, e di acquistare nuove abilità e nuove “perk utilissime. Il gioco ci accompagnerà man mano in tutti i momenti della nostra crescita come cuochi, attraverso la presenza in alto di due personaggi in vignetta che ci daranno consigli preziosi o ci avviseranno delle varie incombenze, come la presenza di un nuovo ingrediente da acquistare nella dispensa o l’arrivo di un critico gastronomico esigente all’interno del ristorante.

Questa successione progressiva di nuove abilità e nuove ricette si interseca alla perfezione con la nostra abilità di memorizzazione dei vari metodi di preparazione e cottura dei diversi ordini. Così, mentre saremo alle prese con una nuova ricetta per un tranquillo cliente potremo portarci avanti nella preparazione dei vari composti necessari a fare la zuppa del giorno che conosciamo già a menadito. Ma ecco che, quando meno ce l’aspettiamo, arriva il temuto critico culinario, e saremo costretti a rivedere in corsa tutti i nostri piani rischiando di bruciare qualcosa o di sbagliare le dosi.

Pizza e mortadella, la strada è sempre quella

Vorremmo continuare a parlare d’altro di interessante, come la modalità Sandbox che ci consentirà di imparare in santa pace tutte le ricette con tutti gli strumenti a disposizione, o dei vari DLC già presenti su Steam e che ci aspetteremmo di vedere un giorno anche su Nintendo Switch. Purtroppo, c’è da fare i conti con l’elefante nella stanza, anzi, nella cucina.

Le continue montagne russe fatte di momenti tranquilli in cui siamo padroni della situazione, e di momenti critici in cui sentiremo tutta la pressione possibile esercitata dagli ordini in contemporanea e dai continui imprevisti della fisica, farebbero di questo gioco un titolo divertente su Nintendo Switch… farebbero, appunto, perché l’intera esperienza di gioco è inficiata in maniera molto negativa da prestazioni deludenti; prestazioni che fanno passare in secondo piano anche errori “minori” come una localizzazione di dubbia qualità, un paio di bug fastidiosi, la scomodità di alcuni comandi e i già accennati difetti della fisica.

cooking simulator

La giocabilità di Cooking Simulator su Nintendo Switch si presenta gravemente compromessa, e necessita al più presto di aggiornamenti correttivi che consentano ai giocatori di poter portare a termine i più banali compiti senza incorrere in lag eccessivo, frustrazione o persino ragequit. Potete vedere, per esempio, dal video in basso, cosa significa avere il gioco che non riesce a processare due modelli 3D fatti a pezzettini, rallentando i frame per secondo, in unione con le gravi carenze della fisica di gioco che colpiscono soprattutto i modelli spezzettati e i liquidi.

Se avete Cooking Simulator nella vostra libreria, vi sconsigliamo di sbloccare ricette che prevedano lo smembramento degli ingredienti in più di 4 fette. Evitate, per esempio, le patatine fritte, altra incommensurabile fonte di problemi dovuti alla fisica: il cestello della friggitrice ne farà cadere continuamente, e preparare un piatto che preveda questo ingrediente sarà un’esperienza impossibile. A tutto questo, ovviamente, aggiungeteci un framerate basso perché due patate da 150g sono state fatte a pezzettini da 15g circa ciascuno.

cooking simulator
Et voilà, un altro ragequit è servito

Dopo aver intuito che il problema principale del lag eccessivo era probabilmente dovuto agli ingredienti fatti a pezzi, ho ricominciato una nuova partita con l’intento di non sbloccare mai ricette che ne prevedessero. Finalmente il gioco mi è apparso per quello che dovrebbe essere, ossia l’esatta descrizione che è stata fatta nel primo capitolo della recensione… finché non mi sono trovato davanti a uno strano bug: non ho idea per quale motivo, ma a un certo punto non mi è stato più possibile acquistare ingredienti dalla dispensa o dal frigorifero. Ho provato a bypassare il problema acquistando dal “negozio” (uno scatolone su uno scaffale), col solo risultato di spendere soldi a vuoto perché qualsiasi ingrediente selezionassi non mi compariva mai in mano. Una terza partita, mi spiace, ma non ho avuto il coraggio di ricominciarla. La mia copia di Cooking Simulator aspetterà una patch prima di essere rispolverata.

Guardo tramontare il Sole sulla Garbatella

Al comparto tecnico deficitario si unisce anche la scomodità dei comandi. Per la natura di un titolo del genere, che in un certo senso prende in giro i simulatori, è normale che ci siano dei gesti e delle dinamiche molto macchinose da eseguire. Quello che invece non è normale, è la scomodità di alcuni di questi. Ad esempio, è concettualmente e fisicamente impossibile correre tenendo premuta la levetta destra del Joy-Con, necessaria ad orientare la vista. Per non parlare proprio della carente sensibilità ai movimenti di suddetta levetta: da un lato non consente spostamenti minuziosi, utili per esempio a raccogliere ingredienti piccoli, dall’altro lato invece la camera non ha una velocità sufficiente quando essa è interamente piegata.

cooking simulator

Incomprensibile come non abbiano pensato all’integrazione del touch screen della Nintendo Switch, o al motion control. Ma vedendo i risultati, forse è meglio che per ora si concentrino a risolvere i gravi problemi del gioco.

Come se non bastasse, anche il comparto grafico ha subito un downgrade rispetto alla versione originaria per PC. Da un lato comprendiamo la necessità di non appesantire un gioco che già dà parecchi problemi a livello tecnico, ma dall’altro Cooking Simulator, in modalità fissa, sembra un gioco di 10 anni fa. Per questo motivo vi consigliamo di preferire la modalità portatile, sebbene consumi molto velocemente la batteria della vostra console.

Il sonoro si presenta in maniera ottima per quanto riguarda la riproduzione dei suoni ambientali sia interni che esterni alla nostra cucina. Le scelte musicali invece sono monotone e poco coinvolgenti, ma per un titolo del genere non è una cosa indispensabile dato che vorreste essere più concentrati sul vostro lavoro che nell’ascoltare musica. In fondo, i rumori bianchi, quali per esempio lo sfrigolio dei grassi della carne sulla piastra a induzione, o il traffico cittadino in movimento fuori dalla finestra, sono esattamente ciò che ci vuole per mantenere la concentrazione in cucina.

Recensione bruciata

Se qualche difetto era già presente nella sua versione per PC, l’adattamento su Nintendo Switch ha dato il colpo di grazia a Cooking Simulator, trasformandolo da gioco simpatico e divertente a un incubo a cui porre rimedio. Sarebbe stato interessante avere un’alternativa seriosa a Cooking Mama sulla nostra console ibrida preferita, ma il lavoro per integrarla al meglio su questa piattaforma, purtroppo, sembra ancora incompleto.

È un vero peccato che un gioco del genere non riesca a dare le giuste performance che ci si aspetterebbe. Attenderemo con ansia nuovi aggiornamenti che diano giustizia a Cooking Simulator e a Nintendo Switch. Nel frattempo, potete trovare il titolo in sconto sul Nintendo eShop.

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