Cubicity, Recensione: un puzzle game al cubo

Sviluppato da Pirate Parrot e pubblicato da OverGamez, Cubicity si presenta come un puzzle game diverso dal solito, capace di infondere al giocatore un senso di tranquillità e spensieratezza.

Questo titolo è stato rilasciato inizialmente nel 2019 su PC e smartphone, mentre il 25 luglio 2020 Cubicity approda anche su Nintendo Switch al prezzo di 5,99€, facendo entrare il giocatore in un mondo dove animali, cose e persone sono tutti a cubetti.

In Cubicity il vero protagonista è il giocatore che deve concentrarsi per allineare e collocare nel posto corretto i personaggi presenti in ciascun livello.
A complicare il tutto è l’impossibilità di far fermare la piccola creatura selezionata a proprio piacimento, in quanto solo gli ostacoli come muri, staccionate e vari oggetti presenti nello scenario sono in grado di bloccarla.
Considerando l’obiettivo del gioco, tocca al giocatore decidere l’ordine e la direzione in cui muovere ciascun animale, in modo da utilizzare il minor numero di mosse possibili e ottenere il miglior risultato.

Concentrazione e strategia…

Una delle componenti migliori di Cubicity è il sistema di difficoltà, che aumenta gradualmente livello dopo livello, così da rendere il gioco accessibile a tutte le fasce d’età.

La difficoltà dei puzzle cresce assieme alle abilità del giocatore, infatti fin da subito si nota la differenza tra i primi puzzle molto intuitivi e gli altri che richiedono più concentrazione e l’utilizzo di alcuni strumenti.
Questa crescita è lenta e graduale, in modo da permettere al giocatore di apprendere appieno il meccanismo di risoluzione, anche grazie alle spiegazioni introduttive in un inglese molto semplice e comprensibile.

Alla fine di ciascun livello si ottiene una valutazione che va da 1 a 3 stelle.
Questa valutazione è il risultato del numero di mosse rimanenti, infatti è proprio l’obiettivo del gioco quello di riuscire a collocare i personaggi utilizzando il minor numero di mosse possibili.

È proprio da questo elemento che si delineano i due modi per affrontare i puzzle: da un lato il giocatore può scegliere di non raggiungere per forza le 3 stelle azzurre e quindi accontentarsi del punteggio ottenuto, dall’altro la voglia di completare tutti i livelli al meglio rende l’esperienza di gioco più fruibile, in quanto a lungo andare i puzzle non sono più così immediati e potrebbe capitare di doverli rigiocare.

Infine l’ultima caratteristica presente all’interno del gioco, come per ogni puzzle game che si rispetti, è la presenza di strumenti che servono al giocatore per completare alcuni livelli che risultano più complicati. Inoltre, se usati non comportano l’utilizzo di mosse.

Il gioco non contiene acquisti interni, questo vuol dire che il numero di strumenti utilizzabili durante la partita si ricarica automaticamente all’inizio di ogni livello.

Sono i dettagli a far la differenza

A seconda del proprio punto di vista, il fatto che Cubicity non abbia una trama può rivelarsi da un lato una mancanza, dall’altro permette al gioco di avere una giocabilità più longeva, alimentata dall’aggiunta di nuovi livelli e senza la preoccupazione di seguire una linea narrativa.

Rispecchiando il classico stile dei puzzle game per smartphone, il gioco è diviso in mondi, dei quali attualmente ne è presente solo 1 composto da 95 livelli.
Fortunatamente alla fine del primo mondo è già presente un’anteprima di quello che sarà il secondo scenario di gioco accompagnato dal messaggio dello sviluppatore che annuncia l’arrivo di nuovi livelli.
Tutto questo va decisamente a favore della longevità di questo titolo.

All’interno del gioco sono presenti una grande varietà di personaggi tra animali e persone sbloccabili procedendo con i livelli.
Tutti questi personaggi si possono ottenere in due modi: completando alcune richieste presenti, oppure acquistandoli con le monete di gioco guadagnate a ogni livello.

Le note positive riguardo alle monete di gioco sono molte.
La più importante è che i costi per sbloccare i personaggi sono davvero molto bassi, perciò è davvero molto raro che ci si ritrovi senza monete
A comprovare ciò, come è stato già riportato, non essendoci la possibilità di acquisti in-game, il gioco è strutturato in modo tale da non fare avere la necessita di spendere soldi per acquistare monete.

Al confine tra un puzzle game e un cartone animato

Pur essendo un gioco di base strutturato per smartphone, Cubicity regge molto bene la portabilità su Nintendo Switch.

Il gioco non offre l’utilizzo della modalità touch, ma tutto viene controllato principalmente dagli analogici e dai 4 pulsanti sulla destra.
La mappa è visibile a scorrimento verticale e all’interno di ciascun livello e possibile selezionare ogni personaggio per farlo muovere e utilizzare gli strumenti a disposizione, il tutto avviene in maniera molto fluida e piacevole.

Per quanto riguarda il comparto grafico, Cubicity presenta delle immagini molto limpide e colori brillanti, con personaggi e paesaggi abbastanza dettagliati nonostante le loro dimensioni e forma, ma riuscendo a mantenere la semplicità tipica di questo puzzle game.

Ciascun livello è ambientato in uno scenario le cui dimensioni variano a seconda della difficoltà e una caratteristica particolare è l’alternarsi delle varie fasi della giornata nei diversi livelli.
Spiegandosi meglio, è un’aggiunta visiva molto carina che alcuni puzzle siano ambientati di giorno, come di pomeriggio o notte.

Ad accompagnare tutte queste piacevoli immagini è il comparto musicale, che nonostante sia molto povero di varietà, le poche tracce presenti sono buffe, simpatiche e rendono l’idea della tipologia di gioco che si ha tra le mani.

Considerazioni Finali

Tirando le somme, Cubicity ha tutte le carte in regola per essere un buon puzzle game, tenendo anche in considerazione che non è ancora un prodotto finito e che nuove aggiunte sono in arrivo.

Se lo si vuole descrivere in poche parole, Cubicity è il tipico puzzle game per cellulari che se giocato su Nintendo Switch offre un piacevole passatempo a un buon prezzo e senza le fastidiose interruzioni pubblicitarie.