The Ambassador: Fractured Timelines, Recensione: il tempo vola!

The Ambassador: Fractured Timelines è il nuovo titolo twin stick shooter, con delle meccaniche GDR, prodotto da tinyDino Games e distribuito da The Quantum Astrophysicists Guild. In questo gioco impersoneremo un mago facente parte di una gilda, il quale dovrà affrontare un viaggio molto pericoloso nel reame di Tamaris.

Salviamo la Compagnia Eterna!

All’interno di questo titolo vestiremo i panni di Gregor, un incantatore entrato da poco all’interno della Compagnia Eterna: una delle gilde di maghi più potenti di Tamaris dedita al controllo del tempo. Infatti il protagonista sarà il nuovo Ambasciatore del Tempo, cioè un mago in grado di fermare il tempo a proprio piacimento. Gregor poco dopo aver svolto il suo allenamento, assisterà alla distruzione della gilda a causa di un’esplosione. Appunto per questo sarà suo il compito di indagare sull’accaduto e risolvere questo mistero.

Nel complesso la trama di questo gioco è piuttosto semplice in quanto ricorda quella dei classici fantasy, ovvero dove vi è un eroe che a causa di un cataclisma o di una minaccia incombente deve mettersi in viaggio per poter salvare il mondo. Questa potrà essere approfondita durante il corso della campagna grazie ai diversi manoscritti, disseminati in diverse aree del mondo, con i quali sarà possibile conoscere nel dettaglio la lore riguardante il mondo di Tamaris e quindi scoprire quali sono i vari regni che la compongono, quali sono le razze che lo abitano e molto altro ancora.

Un mix tra strategia e azione

È con il gameplay che The Ambassador: Fractured Timelines dà il meglio di sé, in quanto esso presenta una struttura molto più incentrata sull’azione, rispetto agli altri GDR, ma anche sul ragionamento da parte del giocatore il quale dovrà saper utilizzare le varie armi e abilità a suo favore per superare i diversi livelli.

Infatti per poter affrontare i nemici, si potranno usare due tipologie di armi: le prime sono spade, spadoni, martelli, asce, coltelli, balestre e giavellotti. Le seconde, invece, sono bastoni magici oppure armi bianche infuse di poteri speciali come il fuoco e il ghiaccio. Queste ultime potranno essere utilizzate grazie al mana, rappresentato dalla presenza sotto la barra della vita da dei puntini di colore verde. Questa barra si ricaricherà da sola nel tempo.

Come ogni GDR che si rispetti, per avere più possibilità di sopravvivere, oltre a saper padroneggiare gli armamenti, bisognerà anche saper scegliere la giusta armatura, in quanto non sarà possibile in alcun modo potenziare il protagonista. Non a caso ogni armatura presenterà le sue caratteristiche come il potersi muovere o attaccare più rapidamente, ottenere un cuore in più, far ricaricare più rapidamente il mana e così via. Tutti questi equipaggiamenti, comprese le armi, si potranno ottenere una volta concluse le diverse aree di gioco.

Un altro elemento molto importante da gestire è l’abilità di poter fermare il tempo poiché grazie a essa si potranno schivare gli attacchi dei nemici oppure bloccarli al fine di infliggere loro molti più danni. Dopodiché con essa si potranno anche risolvere i vari enigmi ambientali per poter proseguire nella campagna, i quali consisteranno in ponti pericolanti prossimi al cedimento o porte che si possono aprire premendo in contemporanea più pulsanti. Questo potere è rappresentato da una barra viola sopra la testa del giocatore che, anche in questo caso, si ricaricherà autonomamente nel corso del tempo.

Infine l’ultimo elemento da gestire con attenzione è la vita, identificabile grazie ai tre cuori presenti nella parte in alto a sinistra della schermata di gioco. Questa caratteristica potrà essere potenziata esclusivamente mediante l’utilizzo delle armature con le quali sarà possibile aumentare il numero di cuori a nostra disposizione. Per poterla ricaricare sarà possibile utilizzare il cibo ottenibile dalle casse, uccidendo gli animali oppure distruggendo delle rocce speciali.

In totale i livelli saranno 55 suddivisi in cinque aree ognuna con le proprie peculiarità. Il titolo potrà essere completato in due modalità: la prima chiamata “assistito” impedirà che alla morte del giocatore i nemici vengano riportati in vita, nella seconda detta “standard” i mostri ritorneranno in vita una volta morti. Indipendentemente dal fatto che venga scelta la prima o la seconda come difficoltà, il videogame sarà in grado di tenervi quasi sempre sull’attenti specialmente nelle fasi più avanzate. Nel complesso per finirlo ci vorranno all’incirca 10 ore.

Una volta concluso si potrà accedere alla modalità “Arena di Sangue” dove si dovranno affrontare gruppi di nemici nel arco di più ondate. Ogni volta che uccideremo un nemico otterremo dei punti che potranno essere utilizzati per comprare armi o armature. Infine si sbloccherà anche l’ultima difficoltà chiamata “modalità nudo” dove il protagonista avrà un solo punto vita e sarà sprovvisto dell’equipaggiamento ottenuto nella run precedente.

Tutto sommato il gameplay di questo titolo presenta davvero pochi difetti. Alcuni di questi riguardano gli enigmi, i quali potevano essere meglio strutturati e diversificati dal momento che molti di essi vengono riproposti ridondantemente. Gli altri, invece, riguardano i nemici visto che in certi livelli il loro numero risulterà estremamente elevato e in alcuni casi saranno difficili da gestire.

Inoltre, nelle fasi più avanzate della campagna, potrebbe comparire un bug che potrebbe causare il blocco del gioco e la perdita dei progressi, pertanto è consigliabile salvare per evitare che ciò accada. In conclusione, siccome alcune zone risultano abbastanza dispersive, sarebbe stato opportuno aggiungere una minimappa da poter consultare all’occorrenza.

Grafica e musiche

La grafica è sicuramente uno degli elementi, da un punto di vista tecnico, che risulta essere meglio curati. Infatti nonostante la semplicità, visto che è stata utilizzata una grafica che per certi versi ricorda un Minecraft in stile 2D, gli sprite dei nemici, del nostro personaggio e anche quelli delle ambientazioni presentano tantissimi dettagli.

Altro aspetto positivo riguarda il design dei mostri poiché ce ne saranno sempre di diversi nelle varie aree di gioco, difatti tra di essi potremo trovare zombie, ogre e addirittura degli alberi posseduti che per certi versi ricordano gli Ent del Signore degli Anelli.

D’altra parte, per quanto concerne il reparto audio e musicale, vi è poco da dire se non che la colonna sonora poteva essere curata meglio, considerando che le musiche tendono ad assomigliarsi tra di loro.

Fattore Switch

The Ambassador: Fractured Timelines si adatta a tutte e tre le modalità di Nintendo Switch: fissa, portatile e tabletop. Il gioco potrà essere giocato anche con il Pro Controller, la cui funzione rumble è supportata da esso.

Per quanto riguarda il giroscopio e il touch-screen, questi non sono stati utilizzati in alcun modo all’interno del titolo. Specialmente l’ultima meccanica sarebbe stata molto utile nel caso in fosse stato possibile avere una minimappa, in quanto avrebbe facilitato di molto il suo utilizzo.

Conclusioni

Tirando le somme The Ambassador: Fractured Timelines risulta essere un buon gioco, che ricorda alla lontana Minecraft: Dungeons, con un gameplay adrenalinico ma che richiederà anche pazienza e strategia per poter avanzare. Proprio per questo se avete apprezzato il titolo di casa Microsoft, non potete farvelo scappare.

Peccato che gli enigmi ambientali siano ripetitivi giacché avrebbero reso la campagna molto più variegata e complessa. Altro piccolo difetto riguarda la trama che non è il vero e proprio punto di forza del gioco, tuttavia salvo queste due imperfezioni il suddetto titolo è molto divertente e appagante.

Ringrazio vivamente tinyDino Games e The Quantum Astrophysicists Guild per avermi dato la possibilità di poterci giocare. The Ambassador: Fractured Timelines sarà disponibile dal 13 agosto per Steam, Xbox One e Nintendo Switch al prezzo di 14,99 euro.