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Volta-X, Recensione: mecha colorati e botte da orbi

Grazie a GungHo Online Entertainment abbiamo provato Volta-X, uno strategico in tempo reale dove i protagonisti sono dei mecha.

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GungHo Online Entertainment si ripresenta su Nintendo Switch con Volta-X, un gioco passato un po’ in sordina rispetto ai clamori mediatici di Ninjala, ma che rappresenta con tutti i suoi pregi e difetti un titolo interessante che vale assolutamente la pena provare, specialmente sulla console ibrida.

Volta-X è il primo incarico da direttore creativo di Fumiaki Shiraishi, per l’occasione anche produttore e programmatore capo, uno sviluppatore che ha fatto la sua “gavetta” su titoli come Final Fantasy XI e Metal Gear Solid V. Tra piloti animaletti antropomorfi da reclutare, mecha giganti da personalizzare prima di ogni battaglia, una base da gestire, una lega competitiva da scalare e kaiju invasori da neutralizzare, la carne messa sul fuoco da GungHo è molta, ma è la direzione artistica a spiccare su tutto. Analizziamo nel dettaglio pregi e difetti di questo titolo.

Mecha e kaiju: la solita lotta per la salvezza del mondo

Tanto tempo fa la Terra fu invasa dai kaiju, e i migliori scienziati e leader del mondo si affidarono al misterioso Dottor V. per lo sviluppo di una nuova tecnologia: i Volta, enormi mecha robotici. I piloti dei Volta riuscirono a scacciare la minaccia aliena, e la tecnologia fu riadattata per creare lo sport più famoso al mondo: i combattimenti tra Volta.

Con queste premesse, parte la storia narrata in Volta-X. Dopo un rapido flashback e dopo la scelta del personaggio iniziale (una volpe o una tigrotta), vi ritroverete catapultati nella AMV, l’Associazione Mondiale dei Volta. L’intento è quello di diventare la miglior squadra sportiva, ma ben presto le carte in tavola cambiano: una nuova minaccia è arrivata sulla Terra, e stavolta sembra connessa al destino della vostra squadra di piloti.

Nulla di nuovo dal punto di vista narrativo: si tratta dell’eterna lotta tra robottoni giapponesi e mostri giganti venuti dallo spazio. A conti fatti, l’intero sviluppo del racconto è, molto banalmente, un pretesto per avanzare di lotta in lotta fino ai gradi più alti della AMV. C’è qualche colpo di scena qui e lì, ma se masticate abitualmente anime e manga giapponesi non c’è nulla che vi lascerà sorpresi.

Sheldon, personaggio di Volta-X

I personaggi principali ricoprono i soliti ruoli visti e rivisti, ma l’essere degli animali dà quel twist in più che porterà alcuni di essi a diventare estremamente simpatici: per esempio, guardando i primi piloti che vengono reclutati, Sheldon è un elefante e per questo è bravo a spegnere gli incendi nei mecha, oppure Benjamin è molto iperattivo perché è una scimmia.

Sebbene la storia generale risulti scontata, ha comunque i suoi momenti gradevoli e si farà seguire con piacere. Il problema del comparto narrativo, piuttosto, è da riscontrare nelle varie missioni secondarie: semplicemente dialoghi senza senso che risultano una perdita di tempo e che vi costringeranno a navigare da un menu all’altro senza alcun motivo utile, se non quello di guadagnare una manciata di monete spendibili nella nostra base.

Strategia frenetica

Volta-X è un misto tra strategico in tempo reale (RTS) e un gestionale, il tutto sapientemente unito a una leggera struttura da gacha per quanto riguarda i premi: dopo ogni battaglia è possibile ricevere nuove componenti per creare pezzi da agganciare ai nostri mecha, nuove livree e addirittura materiali per reclutare nuovi piloti.

Personalizzazione dei mecha di Volta-X

L’elemento strategico è da ritrovare esclusivamente nei combattimenti e nelle fasi precedenti. Infatti, componente importante della strategia è proprio la scelta del mecha, del suo arsenale di armi e della formazione di 3 piloti che lo guiderà. Componente importante, ribadiamo, ma non fondamentale purtroppo, dato che l’avversario che vi ritroverete davanti è quasi sempre sconosciuto, a parte in qualche missione della storia, il che vuol dire semplicemente adattarsi di volta in volta al nemico di turno ma solo dopo la scelta del mecha.

Schermata di vittoria di Volta-X

Il combattimento vero e proprio, invece, è molto simile a giochi come Faster Than Light, dove la velocità di scelta e il pensiero rapido hanno la meglio. In poche parole, il mecha è diviso in diversi scompartimenti dove è possibile visualizzare al loro interno i piloti, e a ogni scompartimento è assegnata un’arma. I piloti hanno le proprie statistiche e abilità che possono migliorare alcuni tipi di scompartimenti, o semplicemente velocizzarne la ricarica o la riparazione. La strategia di combattimento, quindi, consiste nel muovere i piloti negli scompartimenti giusti, e nell’usare le armi a disposizione per distruggere gli scompartimenti avversari.

Schermata di combattimento in Volta-X

Il sistema di puntamento è un po’ goffo, ma una volta che si prende la mano la lotta diventa frenetica. Tutte le battaglie sono a tempo, e alla fine vince chi totalizza il punteggio maggiore: distruggere uno scompartimento avversario fa guadagnare 1 punto, mandare KO un pilota avversario fa guadagnare 2 punti. Nel caso il mecha perda la testa o i 3 piloti vengano tutti messi al tappeto, vengono assegnati 50 punti istantanei e la partita finisce prima dello scadere del tempo.

Esistono molteplici possibilità di personalizzare il proprio mecha con armi e scompartimenti utili. Personalmente, posso dire di essermi trovato bene con i raggi brucianti su tutto il corpo affiancati da un bel trapano e uno scudo, un assetto utile per mandare in fiamme più scompartimenti avversari contemporaneamente e nel frattempo penetrare le difese più dure col trapano, oppure con l’assetto arpioni e radar, utile per fregarsene di mecha e scompartimenti per colpire direttamente i piloti localizzati dal radar.

Oltre alle innumerevoli possibilità di personalizzazione dei robot, esistono anche diversi tipi di mecha. Ognuno ha la propria abilità speciale e differiscono tutti tra loro sia per estetica che per localizzazione degli scompartimenti. Il lato RPG del gioco influisce nella caratterizzazione dei personaggi, che crescendo di livello sono in grado di imparare abilità a loro congeniali.

Dal lato gestionale, c’è semplicemente la base della nostra squadra da costruire e da tenere in considerazione per potenziamenti di armi, strumenti utili e per i bonus derivanti dal benessere e dall’amicizia dei piloti. Sinceramente, se ne poteva fare a meno di molte delle funzioni presenti in questo lato del gioco, dato che distraggono dal focus principale: combattere i mecha! Sarebbe stata meglio una versione meno profonda della gestione della base, soprattutto se si considera che la navigabilità dei suoi menu è molto macchinosa e alcuni passaggi sono poco intuitivi.

Incarichi dei personaggi nella base di Volta-X

Altro problema è da riscontrare sul lungo periodo, una volta terminata la storia principale, poiché il gioco diventerà una successione infinita di lotte per scalare la classifica della AMV e accedere ad altre missioni secondarie: un ciclo di grinding infinito che stanca dopo un po’, e che nemmeno il PVP è in grado di placare.

Su Nintendo Switch, Volta-X si comporta egregiamente sia in modalità fissa che in modalità portatile. Il titolo risulta fluido e responsivo in entrambe le varianti di gioco della console ibrida, ma sarebbe stato gradito qualche input touch più agevole durante i combattimenti, visto che con le nostre dita possiamo solo spostare i piloti e non attaccare.

Progressione della storia e dei combattimenti in Volta-X

Una direzione artistica ammirevole

Come già accennato, ciò che eccelle in Volta-X è la direzione artistica del titolo. La palette di colori, a maggioranza rossa e blu, è fatta di tonalità accese, eppure l’impatto visivo generale comunica un’atmosfera buia. I disegni, in particolare quelli dei personaggi, sono fatti a mano e la loro semplicità si inserisce bene nel contesto.

In contrapposizione ai piloti e agli ambienti, mecha e kaiju sono tridimensionali. Un contrasto che probabilmente serve per far percepire i robot come qualcosa di davvero grande e imponente, ma che non fa assolutamente a botte con il resto del gioco, anzi: i colori spalmati delle texture dei modelli 3D contribuiscono ad appiattire e a uniformare i mecha nel contesto 2D, col risultato che la profondità di campo e la dinamicità degli assets di gioco ne risultano amplificate.

menu di Volta-X

La presenza di contrasto tra 2D e 3D si fa magnetica nei menu di gioco, dove il mecha attivo è visto in primo piano sullo sfondo, mentre le voci del menu sono messe in risalto da un sapiente uso di ombreggiature e bagliori. Lo stesso modello 3D, sarà poi quello che si volterà e scenderà in campo quando selezioneremo un combattimento.

Purtroppo, al netto delle belle soluzioni artistiche trovate in Volta-X, c’è da criticarne la schermata di battaglia: mentre i robot in campo se le suonano di santa ragione senza alcun di problema visivo per il giocatore, l’ambiente 2D che raffigura i vari scompartimenti del mecha sembra molto spoglio. Un vero peccato che la parte centrale del gioco risulti meno caratterizzata visivamente rispetto al resto.

Nulla da dire sul comparto sonoro che fa il suo onesto lavoro, ma una menzione speciale è da fare per quel che riguarda le musiche da spionaggio che si inseriscono alla perfezione all’interno della storia tra misteri e combattimenti, e che non sfigurano per niente nelle battaglie generali dell’AMV.

Prendetelo subito

Insomma, ci troviamo davanti a un sistema di gioco molto profondo e caratteristico, e che non è esente da problematiche, ma che comunque vale la pena provare se siete appassionati di mecha o di RTS.

Volta-X, terminata la storia principale, si adatta bene come compagno di viaggio o di spiaggia con una bella mezz’oretta intensa di combattimenti. In termini di accessibilità è presente una localizzazione italiana impeccabile, ma attenzione, è richiesta una connessione internet. Potete acquistare il gioco sul Nintendo eShop all’onestissimo prezzo di 19.99€, e potete trovarlo anche su Steam.

Voto: 7.5

Pro
Art-style ispirato
Giusta amalgama tra 2D e 3D
Musica azzeccata
Lotte frenetiche e divertenti
Personalizzazione dei mecha
Contro
Troppo grinding
UI di battaglia un po’ spoglia
Alcuni menu macchinosi
Parentesi gestionale di dubbia utilità

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