COLLAPSED, Recensione: Frenesia post-apocalittica

COLLAPSED è un titolo action-platformer con diverse componenti roguelike ambientato in un mondo post-apocalittico, sviluppato da Glaive Games e pubblicato da Overgamez.
Da poco approdato su Nintendo Switch, il gioco è già disponibile da agosto 2019 su Steam, dove ha raccolto ottime valutazioni.
Vediamolo assieme.

Il mistero della fine del mondo

Come di consueto nei titoli di questo genere, la trama passa in secondo piano rispetto al gameplay frenetico e adrenalinico: detto questo, COLLAPSED fa un buon lavoro nel raccontare la propria storia attraverso le ambientazioni, i personaggi giocabili e i nemici.
Il gioco ci catapulta immediatamente nel bel mezzo dell’azione, senza fornire troppe spiegazioni.
I segni del conflitto sono chiari, ma cos’è successo al mondo? Perché è tutto distrutto?

I primi accenni della trama sono forniti dai Nodi di Memoria, punti interattivi sparsi in maniera casuale lungo i livelli in cui possiamo leggere alcune confessioni, appelli d’aiuto o le ultime parole degli abitanti del pianeta.
Unendo questi brandelli di retroscena, il giocatore si immerge nel tono post-apocalittico del gioco, ed è libero di formulare le proprie ipotesi su quanto sia accaduto.
Col tempo, altre parti della trama vengono rivelate: il Sistema Solare è stato vittima di un’invasione da parte di innumerevoli orde di alieni assetati di sangue, intenti a schiavizzare ogni forma di vita nell’universo.
Pianeta dopo pianeta, gli alieni arrivano alla Terra, dove incontrano una forte resistenza da parte dei terrestri, che hanno sviluppato armi in grado di combattere gli invasori.

Il giocatore può scegliere uno di quattro personaggi, chiamati Involucri, contraddistinti per le loro capacità di combattimento e abilità uniche, permettendoci di scegliere quello che più si adatta al nostro stile di gioco:

• Mietitore è l’Involucro più versatile, efficace in ogni tipo di battaglia, ed è armato con un Fucile Automatico e un’enorme falce a due mani in grado di colpire anche i nemici situati alle sue spalle;
• specializzato nel combattimento a lungo raggio, Divoratore si serve di trappole, un Cannone Elettromagnetico ad alta potenza, e una Lancia con attacchi perforanti nel caso in cui i nemici dovessero avvicinarsi troppo;

• maestro nel combattimento a breve distanza, l’Involucro chiamato Guerriero utilizza una gigantesca spada a due mani e un Fucile a Pompa per infliggere danni ingenti e seminare il devasto lungo il suo cammino;
• creato dall’anima di un grande chimico, Peste combatte con una Mitraglietta che infligge status elementali, due pugnali e varie abilità elementali che possono modificare il campo di battaglia.

Velocità e riflessi

Frenetici, adrenalinici e dannatamente divertenti, i combattimenti di COLLAPSED si svolgono in livelli generati proceduralmente, nei quali dovremo aprirci un varco tra oltre 60 tipi di nemici ed evitare trappole e insidie alla ricerca di un portale funzionante per sbloccare il livello successivo, arrivando infine ai temibili boss di fine livello.
La parola chiave è funzionante: ci sono diversi portali “falsi” sparpagliati lungo il livello, che, come abbiamo accennato, è generato proceduralmente.
Infatti, a ogni partita ci troveremo ad affrontare nuove sfide, nuovi layout e nuove prove che metteranno a dura prova i nostri riflessi e abilità.
Una volta attivato un portale, che sia funzionante o meno, questo evocherà alcune orde di avversari, che dovremo affrontare in uno spazio ristretto.

Claustrofobia, frenesia e adrenalina si fondono in combattimenti difficili ma soddisfacenti, che richiedono pazienza, riflessi e prontezza.
Destreggiandosi con doppi salti, scatti (che rendono invulnerabili), attacchi corpo a corpo e a distanza, è un’ottima idea tenersi in costante movimento tra una piattaforma e l’altra, in modo da evitare di restare sopraffatti dalla moltitudine di creature ostili.
Nel caso in cui queste dovessero avere la meglio, ci ritroveremo all’hub iniziale, chiamato Vuoto di Memoria, dove dovremo ricominciare da capo.

Ma i livelli di COLLAPSED sono molto più che orde di nemici e portali: potremo anche incappare in casse dove troveremo strumenti equipaggiabili che ci permetteranno di potenziare notevolmente il nostro personaggio.

Gli stessi oggetti possono essere utilizzati per crearne di nuovi utilizzando l’apposito Banco da lavoro, che si può trovare casualmente nei vari livelli.
Tra i potenziamenti più divertenti, da evidenziare i proiettili traccianti e penetranti, che rendono il gioco un vero e proprio Bullet Hell – per i nostri avversari, si intende.
Occhio a non esagerare, però: le munizioni non sono affatto infinite, e vanno raccolte nelle casse o dai nemici sconfitti!

Inoltre, per personalizzare ulteriormente l’Involucro secondo il nostro stile di gioco, è presente un imponente Albero delle Abilità: sia quest’ultimo che gli strumenti acquisiti resteranno salvati anche dopo la morte, che – fidatevi – capiterà spesso.

Inoltre, sia l’Albero delle Abilità che un deposito per gli oggetti trovati sono condivisi tra tutti gli Involucri, e sono accessibili dal Vuoto di Memoria all’inizio di ogni partita o dopo ogni morte.

Le battaglie con i boss, per quanto impegnative, sono meno divertenti delle lotte con le orde evocate dai portali.
Infatti, le meccaniche di gioco si prestano perfettamente alla velocità, ai movimenti quasi convulsi mentre si salta da una piattaforma all’altra sparando e menando fendenti, allo stare in equilibrio tra l’essere sopraffatto dal numero dei nemici e uscirne vittorioso.
Lo scontro uno contro uno con un boss perde parte di questa dinamicità, e a volte si riduce a uno spam di scatto e attacco con ben poca strategia.

Una piccola critica: dati gli elementi platformer generati proceduralmente del titolo, potrebbe capitare di doversi lasciare cadere verso il basso, senza modo di prepararsi a cosa si trova alla fine della caduta.
Al posto del pavimento potrebbero esserci delle punte che infliggono danni enormi, o uno sciame di nemici ammassati.
Morire in questi casi è particolarmente frustrante.
Basterebbe poter spostare di poco la telecamera per vedere cosa ci aspetta per risolvere il problema.

Qualche parola su grafica e musica

Il comparto grafico è ben curato, i livelli sono variegati e ben distinti tra loro, e i nemici pullulano di personalità e particolari che li rendono unici e interessanti.
Anche nei momenti più concitati, dove lo schermo è assediato da pericoli e proiettili variopinti, vari drop sparpagliati, trappole esplosive e orde di nemici, questi rimangono ben distinguibili e facilmente riconoscibili.
In particolare è encomiabile come tutti i proiettili e le abilità dei nemici siano ben evidenziati, e non si confondono tra loro o con quelli del giocatore.

L’Hud è minimale e elegante, perfetto per esprimere le informazioni necessarie con chiarezza ed efficienza senza ingombrare lo schermo.

I temi musicali, che variano dal malinconico all’adrenalinico, sono semplici ma più che soddisfacenti, e aiutano a immergersi al meglio nel mondo di gioco.
I temi più grigi trasmettono con precisione la vena post-apocalittica di COLLAPSED con suoni semplici e tetri, echi misteriosi e anche un po’ angoscianti.
I temi riservati ai combattimenti o alle battaglie boss, invece, martellano con ritmo febbrile, che ben si addicono ai combattimenti adrenalinici.

Fattore Switch

COLLAPSED è giocabile su Nintendo Switch in tutte e tre le sue modalità: fissa, portatile e tabletop.
Tuttavia, il titolo non sfrutta minimamente né i giroscopi né tantomeno il touch screen della console di casa Nintendo.
Concepito originariamente per PC, il gioco è probabilmente al suo picco quando viene giocato con mouse e tastiera, che permettono una mira precisa difficilmente emulabile con i controlli analogici dei Joy-Con.

Conclusioni

COLLAPSED si rivela essere un’ottima scoperta, che fa dell’adrenalina e della difficoltà i suoi punti di forza, uniti ad un’artstyle accattivante che rende piacevole l’immersione nel mondo di gioco.

Nonostante i momenti di brillantezza, tuttavia, presenta alcune imperfezioni e ruvidità.
Ad esempio, per la natura stessa del Gameplay, che punisce ogni morte obbligando a ricominciare dall’inizio, il giocatore è spinto a provare ad aprire ogni portale che trova, abbandonando il livello alla prima occasione utile.
Questo scoraggia l’esplorazione del livello nella sua completezza, che avrebbe potuto essere ricompensata in maniera migliore.
Inoltre, abbandonando il livello senza esplorarlo del tutto, si finisce per non trovare tutti i Nodi di Memoria, che arricchiscono la trama e il worldbuilding, o il Banco di lavoro, che inspiegabilmente manca nel Vuoto di Memoria, dove ci ritroveremo a ogni morte.
In particolare, questa mancanza si rivela essere frustrante poiché la presenza del Banco da lavoro nei livelli è casuale, quindi potremmo aver bisogno di ore e ore di gioco semplicemente per trovarne una.

Tutto sommato, però, il giudizio non può che essere positivo: COLLAPSED è divertente e ben bilanciato, e può presentare una sfida anche ai veterani dei giochi di questo genere nelle sue difficoltà più alte.

Un ringraziamento a Overgamez per avermi dato la possibilità di giocare a questo titolo: vi ricordo che COLLAPSED sarà disponibile sull’eShop di Nintendo Switch a partire dal 29 agosto, ed è anche acquistabile su Steam!