Raji: An Ancient Epic, Recensione: una mistica odissea sulle orme del Dharma

“La cosa più importante non è il numero dei nemici, ma è come li si affronta”: queste parole, pronunciate da Mowgli ne “Il libro della Giungla” condensano perfettamente lo spirito di Raji: An Ancient Epic, avvincente narrazione in formato videoludico intessuta dal giovane studio di programmazione indiano Nodding Heads Games e pubblicato da Super.com.

Presentato durante l’Indie World dello scorso martedì 18 agosto, questo interessante titolo di azione e d’avventura è sbarcato in esclusiva temporanea su Nintendo Switch, in attesa di rompere le barriere tra console (cosa che gli permetterà di portare la sua magia su PC, Xbox One e PlayStation 4) e catapultando il giocatore in un mondo atavico e ammaliante qual è quello dell’India medievale e nei meandri più oscuri e segreti della cultura e religione induista.

Raji, la fanciulla eletta dagli dèi

Il mondo è perennemente dilaniato dalla atavica guerra tra demoni e divinità e ad andarci di mezzo non possono che essere gli uomini, creature indifese e impotenti contro le spropositate facoltà di queste entità: in una fase di quiete durata 1000 anni, in cui sembrava che i primi fossero stati sopraffatti definitivamente dalle forze benigne, l’umanità ha ripreso a prosperare, disfacendosi delle sue esigue difese come l’arte dell’alchimia e crogiolandosi dell’effimera situazione di pace e del suo vivere spensierato.

Come si sa, però, a ogni quiete segue una tempesta e, ripresisi dalla disfatta, i demoni sono tornati a far sentire la propria potenza, schiacciando come formiche gli esseri umani e minacciando alle fondamenta la loro stessa esistenza: è proprio in una delle rinnovate sortite demoniache che faremo la conoscenza di Raji, leggiadra fanciulla esperta nelle arti circensi, perita negli spettacoli acrobatici ed estremamente devota agli dèi, in particolar modo votata al culto di Durga.

Proprio mentre la ragazza era intenta a incantare gli astanti con una sua esibizione e mentre il suo piccolo fratellino Golu li intratteneva con un’antica storia riguardante gli scontri ultraterreni tra il Bene e Male, i due furono colti da un’orda scatenata di demoni, che spinti da inaudita ferocia e foga fecero man bassa della città, saccheggiando le abitazioni di ogni loro avere e strappando dalle gelide braccia dei genitori massacrati i loro innocenti pargoli: tra questi finirà anche lo stesso Golu, sottratto alla vigile protezione di Raji dopo che questa era svenuta.

Risvegliatasi in una landa ricolma di morte e desolazione, la ragazza si mette così in cammino, decisa a ritrovare il suo dolce fratello e assistita nella sua impresa da diverse divinità (tra le quali spicca proprio Durga), che le forniscono un notevole arsenale con il quale poter raggiungere il suo obiettivo: tra paesaggi montani sconfinati, roccaforti desolate e templi abbandonati, Raji giungerà fino al cospetto di Mahabalasura, grande signore dei demoni, e solo il suo coraggio e il suo cuore le permetteranno di rincontrare Golu e porre la parola fine alla sanguinosa guerra in atto.

Vivi scontri all’ultimo sangue contro le armate dei demoni

In Raji: An Ancient Epic il giocatore sarà proiettato in un mondo immaginifico e abbacinante, nel quale sarà chiamato a estirpare i germi oscuri delle forze del Male e a far fiorire ancora la pace dopo che gli esseri umani sono ritornati a brancolare nuovamente nel buio e nello smarrimento più profondi: egli, in effetti, vestirà i panni della fanciulla acrobata e seguirà la sua epopea fino alla sua logica conclusione.

Nel corso dell’avventura chi si accingerà a salvare le sorti di Golu e dell’umanità intera avrà sempre tanto da tenere a mente tra nuove tecniche da sfruttare e inedite armi da padroneggiare. Nelle sue gesta, però, il giocatore non sarà mai lasciato solo, dato che ogniqualvolta gli sarà richiesto di ricorrere a ulteriori abilità o di compiere nuove azioni, vi saranno degli utili tutorial che gli consentiranno di immagazzinare tutto il necessario.

Egli dovrà muovere Raji usando la levetta sinistra del Joy-Con, potrà farle eseguire salti o schivate premendo il pulsante B e farle impiegare le armi in attacchi controllati e precisi o potenti e ad ampio spettro rispettivamente con i tasti Y e X. Combinando il pulsante B con Y e X si realizzeranno assalti diversi sfruttando pali e colonne, cosa che potrà essere fondamentale negli scontri e risolvere situazioni che sembrano disperate.

Sia Raji sia i demoni avversari avranno ai loro piedi la raffigurazione dei loro Punti Salute residui: se da un lato la ragazza dovrà cercare di non far appassire i petali del suo Nelumbo nucifera (o loto indiano, il fiore sacro nella religione indù e rappresentazione della vita), dall’altro dovrà fiaccare l’energia dei nemici, indicata da una raggiera di tacche che cambiano colore dal verde al rosso in base alle condizioni degli abomini.

Riguardo agli avversari, gli scontri si presentano davvero molto curati e dalla difficoltà ben dosata: ogni battaglia richiederà sempre maggior impegno e i nemici seguiranno brillanti strategie per spegnere le ambizioni di Raji e gettarla nel baratro della morte. Starà al giocatore leggere i piani messi in campo ogni volta, al fine di sopraffare i demoni ed evitare un triste game over. A completare il quadro, poi, ci saranno i boss finali, che attenderanno la fanciulla alla fine di ogni scenario e che cercheranno di sbarrarle la strada con i loro tremendi e oscuri poteri.

Per poter raggiungere il lieto fine, come detto, sarà compito del giocatore sfruttare al meglio tutto l’equipaggiamento che gli viene fornito, dovendo governare lance, archi, spade, scudi e poteri divini e cercando di creare il giusto mix per sbaragliare gli avversari di turno. Gli sarà, altresì, richiesto di aguzzare l’ingegno nella ricomposizione di splendidi mandala e terrificanti alberi demoniaci che riveleranno retroscena e accadimenti futuri della vita della protagonista funzionali alla prosecuzione del cammino.

Tra Kathputli e ambientazioni mozzafiato

Il comparto grafico di Raji: An Ancient Epic è qualcosa di veramente unico e sublime, risultando uno dei punti forti e di maggior pregio di questo titolo d’azione e di avventura: in un alternarsi ritmato ed equilibrato di sequenze bidimensionali a tinte rosse e nere (che ricorda il tradizionale teatro Kathpuli dell’area del Rajasthan) e scenari tridimensionali ricreati con cura certosina e attenzione al dettaglio, il giocatore non può che rimanere incantato da ciò che gli si palesa davanti e ogni angolo si rivela un’autentica sorpresa.

Sulla scia del Mahabharata e il Ramayana (i poemi epici più antichi e celebri ritrovati in India, nonché capisaldi della religione indù), la narrazione si muove in ambientazioni stupende ispirate al medioevo indiano e l’intero gioco è permeato e trasuda della cultura e della filosofia indiana.

Disseminate per tutto il corso del viaggio, in effetti, variopinte pareti in stile pahari parleranno al fruitore del titolo, illustrandogli con esattezza e in dettaglio la storia di ogni divinità e entità che popola la religione indù. Risulta, dunque, quasi un peccato l’impossibilità di poter regolare la visuale, che viene spostata automaticamente a seconda del procedere di Raji.

La caratterizzazione dei personaggi è altrettanto definita e ben congeniata: se i demoni spiccano per la loro furia omicida e l’irrefrenabile sete di vendetta, l’innocenza e il coraggio di Raji svettano come la prima stella della sera, conquistando con queste sue doti la benevolenza di Durga e Vishnu che la accompagneranno per tutto il corso dell’avventura in qualità di voci narranti.

Anche l’aspetto sonoro risulta coerente con la minuziosa accortezza con cui è stato confezionato questo gioco: motivi tipici dell’India antica, realizzati con strumenti arcaici come il sitar, hanno l’effetto di coinvolgere ancor di più il giocatore, avvolgendolo nell’esotica atmosfera che solo il subcontinente indiano può regalare.

L’India rappresentata su Nintendo Switch

L’esperienza di Raji: An Ancient Epic è stata condotta sulla console ibrida della grande N sia in versione docked sia in versione portatile, risultando migliore nella prima modalità: lo schermo ridotto di Nintendo Switch non consente, a dirla tutta, di godere appieno della cura impiegata nella costruzione di testi e ambientazioni.

Durante il corso dell’avventura, inoltre, si sono ravvisati diversi bug e malfunzionamenti più o meno gravi durante gli scontri, che possono compromettere il viaggio verso il salvataggio di Golu e ostacolare definitivamente il giocatore nella piena fruizione del titolo. È questa, forse, la pecca di un gioco, che altrimenti sarebbe un vero gioiello.

Conclusioni

Raji: An Ancient Epic si presenta come un’avventura affascinante, ricca di suspense e altresì pregna di cultura e fondamenti filosofico-religiosi: è la storia di una ragazzina, che perso tutto, si mette alla disperata ricerca dell’ultimo barlume di speranza e, aggrappandosi al coraggio e alla fede, spende tutta sé stessa per raggiungere il suo unico affetto e far sì che il Bene trionfi sul Male.

Per tutti quelli che sono appassionati della cultura indiana, che vogliano vivere un avvincente viaggio tra ambientazioni esotiche e sconfinate o mettersi alla prova in combattimento all’ultimo assalto, questo titolo è quello che fa al caso loro: Raji: An Ancient Epic è disponibile sul Nintendo eShop al prezzo scontato di 22,49 €.