Il mese di ottobre ci porta in un periodo in cui gli spaventi fanno da protagonisti, che siano contenuti in delle storie o in alcuni videogiochi. Remothered: Broken Porcelain racchiude in sé un horror che contiene una bella storia, ma un’esperienza di gioco un po’ problematica, con il secondo titolo degli sviluppatori del team italiano di Stormind Games, vincitori di vari premi grazie al primo gioco della serie di Remothered, e distribuito da Modus Games.
Il tormento di due ragazze
Remothered: Broken Porcelain è direttamente collegato agli eventi del primo gioco. Proprio quel che successe in quel titolo getta le basi per questa nuova storia, dove la protagonista è Jennifer, una ragazza scappata di casa e rifugiata in un hotel. Il titolo ha come argomento centrale l’effetto del farmaco Phenoxyl, in grado di fare perdere la testa a chi ne abusa per usarlo in modo tale da prendere il controllo delle altre persone e farli agire come loro schiavi. Jennifer è accompagnata da Lindsay, unica sua vera amica nell’hotel, una ragazza dalle forti ansie, che grazie all’amicizia con Jennifer riesce a prendere il controllo della sua mente, provando finalmente un po’ di felicità. Ogni personaggio nasconde una propria esperienza passata, soprattutto Jennifer, il cui nome cela dietro di sé molto più di quel che sembra; una ragazza legata in modo particolare alla Madre Acherontia, colei che, grazie al Phenoxyl, possiede delle abilità speciali, come l’avere il controllo delle menti di chi ha assunto il farmaco.
Il tormento del giocatore
Remothered: Broken Porcelain, però, non è solamente il tormento delle due ragazze; lo è anche per il giocatore. Il titolo, a livello di gameplay, non offre un’esperienza ottimale a causa di vari bug e glitch che non permettono di giocare in maniera fluida. Ma non solo questi rendono il gioco complicato da continuare, anche i movimenti dei personaggi non sono facili da gestire, dato che il giocatore deve sempre stare attento a non incastrarsi in qualche angolo o qualche parete che rifiuta di lasciare andare Jennifer. Tornando al menu principale e caricando l’ultimo salvataggio effettuato, di solito si riescono a risolvere alcuni problemi, ma fortunatamente il team di Stormind Games sta rilasciando giorno dopo giorno varie patch, che dovrebbero rendere il gioco più semplice e piacevole.
Il titolo è del genere survival horror, quindi il compito del giocatore è spesso quello di scappare dagli aggressori, in questo caso chiamati Stalker. Durante tutta la durata del gioco, infatti, ci si troverà a difendersi contro attacchi vari, usando degli Oggetti di Difesa, utilizzabili quando si è molto vicini alle spalle dei nemici o per liberarsi dalle prese, e dei Diversivi, utili per distrarre gli Stalker e altri usati per attaccare a distanza. Se combinati con altri oggetti, sia gli Oggetti di Difesa che i Diversivi, possono danneggiare ancora di più i nemici, oppure possono paralizzarli. Per usare questi oggetti e unirli agli altri strumenti, è necessario aprire l’inventario, che non interrompe il gioco e rende quindi il giocatore vulnerabile a qualsiasi attacco.
Ma stare sempre sull’attacco e fronteggiare in ogni occasione gli Stalker non è il modo di affrontare Remothered, che richiede di essere molto stealth; nascondersi e passare inosservati permettono di svolgere le missioni più facilmente e senza nemici alle calcagna che altrimenti non lascerebbero che il giocatore proceda. Mentre si è nascosti è impossibile usare l’inventario, qualunque oggetto posseduto e anche la stessa voce di Jennifer, usata per attirare i nemici quando serve. Andando avanti nel gioco, Jennifer avrà accesso a dei potenziamenti per le sue abilità, accessibili tramite le Chiavi Falena, sparse in tutte le stanze esplorabili. Con queste è possibile sbloccare miglioramenti per difendersi meglio, usare in maniera ottimale le armi o per usare l’Occhio di Falena nel migliore dei modi.
Quest’ultimo, l’Occhio di Falena, è un’abilità speciale che Jennifer sblocca durante la storia. L’uso di questo potere permette di tirarsi fuori da certe situazioni scomode, prendendo il controllo di una falena. Per usarlo è necessario aspettare un po’, dato che il potere ha un tempo di ricarica. Il movimento cambia da quello di un personaggio normale e si può volare per tutte le stanze, ma l’andare contro un muro può fare perdere completamente il controllo della falena, disorientando il giocatore.
Atmosfere e dettagli da film horror
Remothered: Broken Porcelain trova i suoi punti forti nella grafica e nel comparto sonoro, entrambi molto ben curati. Guardando da vicino i personaggi e i loro volti in particolare, si possono notare dei dettagli realistici, che vengono evidenziati ancora di più dalle espressioni facciali. Anche le ambientazioni fanno la loro parte, sempre molto curate e ogni luogo è interessante da visitare. Ogni tanto la telecamera, con qualche glitch, rovina un po’ i momenti, dato che questa può trovarsi nel punto sbagliato facendo perdere la scena.
Il comparto musicale del gioco riesce a compiere bene il suo ruolo, mettendo sotto pressione chi sta giocando, impaurendolo. Alle colonne sonore si aggiungono le voci dei personaggi, molto ben interpretate e che lasciano intendere l’ansia della protagonista e l’umore degli Stalker. Proprio le voci qualche volta non lasciano intuire la direzione da cui provengono, occasionalmente sembrano più vicine di quanto sembri.
Conclusione
Remothered: Broken Porcelain è un gioco con del potenziale, ma le aspettative del pubblico e della critica hanno giocato un brutto scherzo agli sviluppatori. Il titolo esce rotto e difficile da giocare, ma la situazione sarebbe potuta essere estremamente diversa se non si fossero incontrati così tanti problemi. Con l’arrivo di nuove e costanti patch si spera che il gioco diventi quel che sarebbe dovuto essere dall’inizio: un’esperienza horror da paura. Remothered: Broken Porcelain è disponibile su Steam a €29,99.
Voto: 5
Grafica realistica
Colonna sonora e voci ben interpretate
Telecamera posizionata male in alcune scene
Movimento del personaggio difficile da controllare
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