I titoli ambiziosi sono sempre interessanti, specie quando propongono meccaniche di gioco uniche, collezionismo, esplorazione e un pizzico di platforming in un singolo pacchetto.
Meglio ancora se sono rifiniti con un comparto grafico vivace e frizzante, e una colonna sonora accattivante.
Ci riferiamo a Monster Sanctuary, un gioco che tenta di unire l’allevamento di mostri tipico dei giochi di ruolo allo stile metroidvania in un cocktail davvero intrigante e a tratti piacevolmente complesso.
Sviluppato da Moi Rai Games e pubblicato da Team17, Monster Sanctuary è da poco approdato sul mercato videoludico, ed è disponibile per Nintendo Switch, Playstation 4, Xbox One e PC: vediamone i dettagli!
Un mondo di collaborazione e una minaccia sconosciuta
Ci troviamo in un mondo in cui umani e mostri coesistono, e in certi casi addirittura collaborano.
Più in particolare, gli umani che hanno imparato ad allevare e gestire i mostri prendono il nome di Guardiani, e vivono in un luogo chiamato Forte dei Guardiani.
Il nostro personaggio, appena un novizio, fa parte di una delle quattro stirpi più importanti e nobili di Guardiani, alla quale è stato assegnato tramite un legame spirituale uno di quattro famigli.
Potremo scegliere noi la creatura: si tratta di una scelta piuttosto importante, poiché il famiglio sarà il nostro compagno più fidato nel corso del gioco, similarmente a quanto accade nei giochi Pokémon con la scelta del Pokémon iniziale.
Il mostro scelto è fin da subito molto sincero: non prova nessun tipo di affetto per noi, ma ci aiuterà in nome dell’affetto che prova per la nostra famiglia.
Proprio su consiglio del nostro famiglio, decidiamo di cimentarci nel Sentiero montano per ricercare il Vecchio Buran, un anziano Guardiano che ci aiuterà a completare il nostro addestramento.
Per diventare Guardiano, infatti, dovremo sconfiggere un Campione, una tipologia di mostro estremamente potente che non accetta il legame con nessun Guardiano.
Una volta sconfitto, Buran ci confesserà alcune voci inquietanti: sempre più pericolosi mostri Campioni sono stati avvistati nei pressi del Sentiero, e con loro c’è anche un grande aumento della presenza di mostri normali.
Toccherà a noi indagare sulle cause di queste anomalie…
Tra combattimenti ed esplorazioni
Monster Sanctuary propone meccaniche che possono accontentare i fan di diversi generi.
I mostri da combattere si trovano in tutto il mondo di gioco, e per cominciare un incontro dovremo semplicemente entrare in contatto con loro.
Per reclutarne uno dalla nostra parte, tuttavia, dovremo prima sconfiggerlo e trovare le sue uova. Queste sono una ricompensa casuale ottenibile dopo lo scontro: più avremo combattuto bene, maggiori saranno le possibilità di ottenere un uovo o altre ricompense rare.
Una volta schiuso e scelto un nome, il mostro sarà di un paio di livelli al di sotto dei nostri mostri più forti, trivializzando il grinding.
Le meccaniche di allevamento e collezionismo strizzano l’occhio a chi è già Allenatore di Pokémon, proponendo una ricetta già famosa per essere divertente e aggiungendo altri particolari intriganti.
L’utilità e le interazioni con i mostri allevati non si fermano al combattimento: le loro abilità possono infatti essere utili durante l’esplorazione del mondo, per planare su superfici pericolose, rompere muri pericolanti, bruciare liane che impediscono il passaggio e così via.
Questo aggiunge una nuova dimensione all’esplorazione, rendendo il mondo di gioco molto più esteso di quanto potrebbe apparire a una prima occhiata. Infatti, spesso ci ritroveremo a tornare indietro per poter esplorare aree nascoste precedentemente inaccessibili, o raggiungere tesori che avevamo solo adocchiato.
In più, il backtracking non è affatto tedioso, grazie all’utilizzo delle Pietre del teletrasporto, portali comunicanti tra loro che ci permettono di spostarci con grande comodità.
Il sistema di combattimento, strutturato in incontri di 3 contro 3, è piacevolmente complesso e gratificante, e ci richiede di considerare con attenzione quali mostri schierare in ogni battaglia in base alle loro resistenze e debolezze.
Un team troppo debole agli attacchi di tipo fuoco, ad esempio, si troverà in grande svantaggio contro mostri che utilizzano mosse di questo genere; esattamente come nelle lotte Pokémon occorre prestare sempre attenzione alle combinazioni fra i tipi.
Un altro aspetto che contribuisce a rendere i combattimenti interessanti sono le mosse stesse: alcune sono puramente offensive, altre curano e proteggono i nostri compagni di squadra, altre ancora possono infliggere problemi di stato o ridurre le statistiche degli avversari. In questo modo potremo avere mostri con funzioni puramente di supporto mentre altri dedicati a infliggere danni più ingenti.
In generale, l’aspetto strategico costituisce indubbiamente una dimensione che non si può ignorare nei combattimenti di Monster Sanctuary.
I nostri mostri guadagneranno esperienza e livelli dopo ogni combattimento. A ogni livello otterranno dei punti talento da spendere nell’albero delle abilità: qui potremo potenziare certe mosse, sbloccarne di nuove e apprendere bonus passivi o modificatori di attacco.
Anche qui spicca la cura per l’aspetto strategico e la personalizzazione: il giocatore è libero di creare la squadra che più si sposa con il suo stile di gioco, creando combinazioni e sinergie davvero interessanti.
Raggiunte certe condizioni, alcuni mostri si evolveranno o cambieranno forma, raggiungendo picchi di potenza ancora più alti.
Inoltre, i mostri possono essere equipaggiati con un’arma e 3-4 oggetti (anche creabili con un sistema di crafting) che aumentano le loro statistiche, oppure basterà nutrirli per ricevere dei bonus permanenti.
Grafica e musica
Nient’altro che lodi per il comparto grafico: la prospettiva in 2D è pulita e ben costruita, e lo stile “pixelato” non risulta mai banale o posticcio, bensì curato fin nei dettagli.
Le animazioni, sia nei movimenti che nei combattimenti, risultano fluide e precise.
In particolare, meritano un elogio a parte le animazioni delle mosse, che nella loro semplicità riescono a colorare gli scontri senza essere confusionarie o caotiche.
Il comparto musicale non è da meno. Sono davvero apprezzabili i brani dedicati all’esplorazione, di una delicatezza notevole, così come quelli per i combattimenti e le boss fight, più adrenalinici.
Attenzione alla colonna sonora del Sentiero montano, pericolosamente orecchiabile: anche dopo ore trascorse lontani dalla vostra Nintendo Switch vi ritroverete più volte a fischiettarla spensierati!
Conclusioni
Monster Sanctuary è un titolo estremamente piacevole e stimolante, supportato da Nintendo Switch in tutte e tre le sue modalità, anche se purtroppo né il touch screen né il giroscopio sono sfruttati.
Il giudizio finale è estremamente positivo: si tratta davvero di un gioco ben curato in tutte le sue sfaccettature, che può regalare diverse ore di intrattenimento e anche una discreta sfida per gli appassionati del genere.
Inoltre, il rapporto qualità prezzo è davvero conveniente: potete acquistare Monster Sanctuary per soli 19,99€ sul Nintendo eShop.
Un ringraziamento ai ragazzi di Moi Rai Games e Team17 per avermi dato la possibilità di provare questo splendido titolo!
Voto: 9
Esplorazione coinvolgente e gratificante
Longevità e possibilità di personalizzazione
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