Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy, Recensione: alla scoperta dell’alchimia

Il nuovo capitolo della serie Atelier sviluppata da Gust Games e pubblicata da Koei Tecmo è arrivato! Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy è il sequel del primo episodio con protagonista Reisalin Stout, una giovane ragazza in cerca di nuove avventure per perfezionare l’arte dell’alchimia e svelare i misteri che si celano nella sua isola, Kurken Island, e nella nuova città del secondo capitolo, Ashra-am Baird.

Nuove avventure, nuovi scenari

Le avventure di Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy sono un sequel diretto del primo capitolo della serie, ambientato 3 anni dopo gli eventi di questo. Reisalin Stout, conosciuta come Ryza, è ormai cresciuta e crede di aver raggiunto il suo limite come alchimista, fino a quando l’occasione per intraprendere una nuova avventura arriva a casa sua: una misteriosa pietra luccicante le viene portata da Moritz Brunnen, un ricco aristocratico di Kurken Island, che dà alla ragazza il compito di scoprire cosa sia veramente questa pietra. La protagonista partirà alla ricerca di nuove esperienze nella capitale di Ashra-am Baird, luogo dove non solo comincia la sua avventura, ma incontra anche Tao Mongarten, amico d’infanzia e personaggio che ha affiancato Ryza durante il primo episodio della serie.

Le attività di un alchimista

Le meccaniche di gioco fondamentali adottate in Atelier Ryza 2 sono la sintetizzazione e il combattimento, due delle attività di maggiore spicco per tutta la durata del titolo. Anche l’esplorazione ha un ruolo importante, dato che tramite questo possono essere trovati vari oggetti e negozi presenti sulla mappa e permette, inoltre, di arrivare all’atelier di Ryza, luogo in cui può essere sfruttata la meccanica della sintetizzazione.

Nella casa della ragazza si può familiarizzare con questa meccanica; il calderone presente nell’atelier, infatti, può essere usato per mettere in pratica le doti da alchimista di Ryza, creando nuovi strumenti utili in battaglia. Il processo usato per ottenere gli oggetti è chiamato, appunto, “sintetizzazione” e unisce vari strumenti trovati in giro per crearne di più potenti, oppure oggetti che permettono di curarsi durante le lotte. Prima di poter utilizzare questa meccanica, i giocatori devono sbloccare la ricetta dell’oggetto che vogliono creare attraverso lo Skill Tree che può essere trovato premendo X sulla propria Nintendo Switch.

Per poter rendere disponibile ogni ricetta è necessario spendere dei punti SP, o anche detti Skill Point; questi possono essere guadagnati nelle avventure e durante la creazione di oggetti con la sintetizzazione. Una volta sbloccate le istruzioni desiderate, sintetizzare è veramente semplice, dato che questo può essere fatto automaticamente premendo R e scegliendo il tipo di qualità degli ingredienti che si vogliono utilizzare. Gli strumenti creati utilizzando questa meccanica possono essere usati durante le lotte contro i nemici nei momenti in cui la barra che determina l’inizio del turno non è ancora piena, a patto che si abbiano abbastanza CC, i così detti punti Core Charge, ottenibili usando le abilità.

Per attaccare, infatti, si deve aspettare qualche secondo. Il combattimento in tempo reale richiede il riempimento di una barra del tempo, che determina quando possono essere sferrati due tipi di attacchi: normali, che possono essere al massimo tre in una volta sola, e quelli basati sulle abilità, che possono essere combinate grazie allo Skill Link. Per poter sfruttare queste mosse speciali è necessario prima arrivare a una certa quantità di AP, Action Points, che sono raccolti durante la battaglia e arrivano a un massimo di 15, numero che permette di utilizzare due abilità una dopo l’altra.

Anche difendersi è fondamentale, soprattutto se si vuole ridurre al minimo il danno subito, sfruttando una Parata Perfetta, usata nel momento esatto in cui il nemico attacca. Gli scontri sono molto dinamici, a patto che ci siano più personaggi nel party; questi rendono le lotte molto più veloci e semplici da affrontare, nonostante siano già abbastanza divertenti anche se nessun personaggio sta accompagnando Ryza. Tutti i membri del party partecipano attivamente alla battaglia e molte volte sono loro a sferrare il colpo finale, capendo anche quando il giocatore ha appena usato un’abilità, usandone una a loro volta.

Paesaggi pittoreschi

Nonostante le lotte e la sintetizzazione siano le caratteristiche principali di Atelier Ryza 2, perdersi per visitare i luoghi del gioco ogni tanto non è affatto una cosa cattiva da fare. “Perdersi” è la parola giusta da usare, dato che durante le prime fasi del gioco è normale non riuscire a trovare i percorsi giusti. Gli scenari del gioco sono veramente belli da vedere e danno un senso di tranquillità molto gradito. Il clima cambia a vista d’occhio a seconda del momento della giornata ed è anche presente la pioggia, che ha un visibile effetto bagnato sugli abiti dei personaggi. Anche la colonna sonora cambia durante lo scorrimento della giornata ed è molto piacevole e appropriata per ogni luogo visitato, uno dei punti forti di Atelier Ryza 2.

Conclusione

Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy è un titolo veramente ben riuscito in molti suoi dettagli. L’attesa prima del gameplay vero e proprio può essere lunga a causa dei vari tutorial, ma una volta entrati nel vivo dell’azione il gioco diventa molto piacevole e la sua storia è coinvolgente, così come le battaglie e le meccaniche. Atelier Ryza 2 può essere trovato al prezzo di €59,99 sul Nintendo eShop.