Vi attende un mondo variegato da esplorare in completa libertà in Harvest Moon: One World, il nuovo simulatore agricolo che stravolge la serie arricchendola di un forte spirito d’avventura.
Molti conosceranno già la serie di Harvest Moon, nata su SNES nel 1996 e poi divenuta caposaldo delle console Nintendo negli anni. Con oltre 20 titoli sotto questo nome, la serie è entrata di diritto tra i più famosi simulatori agricoli di sempre, ma nel corso degli anni ha cambiato team di sviluppo passando da Marvelous a Natsume Inc. Mentre la prima casa di sviluppo ha iniziato a realizzare i propri titoli originali sotto il nuovo nome di Story Of Seasons, la seconda ha mantenuto il marchio Harvest Moon. Proprio da Natsume Inc. arriva su Nintendo Switch Harvest Moon: One World che rivoluziona la serie con una grande mappa open world, un sistema di quest come quello dei giochi d’avventura e una particolare gestione della fattoria.
Incredibili invenzioni
In un villaggio arido e infertile è possibile coltivare solo patate: il resto della flora locale è sconosciuto a tutti se non al protagonista che ne conosce i segreti grazie a un libro misterioso. L’incontro con lo spirito della vita, Vitae, è l’inizio di una grande avventura in giro per la regione alla ricerca dei semi di tutte le piante del mondo! Questi appariranno sotto forma di puntini luminosi in determinati punti della mappa e a certi orari e raccoglierli sarà l’unico modo per ottenere i semi da piantare nel vostro terreno. Sarà possibile acquistarli nei negozi solo dopo aver venduto una grande quantità di quell’ortaggio, quindi conviene cercarli direttamente nell’overworld.
Venuto a conoscenza della nostra missione, l’amico inventore Doc ci donerà subito l’Expando Farm, un macchinario che, una volta caricato con ghiande o altri materiali, ci consentirà di impacchettare la nostra fattoria – composta da casa, stalla/pollaio e mulino – e di spostarla in una diversa area della mappa. A un certo punto dell’avventura sarà possibile teletrasportarsi nelle varie città e a casa propria: la fattoria diventa un vero e proprio punto di teletrasporto ed è perciò necessario spostarla di conseguenza. Tuttavia, non è possibile portare con sé il terreno sul quale si sta coltivando e dunque sarà più intelligente aspettare l’ultimo raccolto prima di trasferirsi.
Più esplorazione che farming
Harvest Moon: One World ha una vera e propria trama che coinvolge il giocatore e lo spinge ad andare alla scoperta di semi particolari e fare la conoscenza di tutti i popoli. Si inizia da un comune villaggio di campagna a una splendida località marittima sulla spiaggia, poi il deserto rovente, un villaggio alle pendici di un vulcano e infine una montagna innevata: ciascun paese avrà un problema da risolvere, solitamente legato alla carenza di rispetto verso la natura. Svolgendo le missioni principali risveglierete i sei spiriti della natura e sbloccherete un nuovo punto di teletrasporto: raccolti tutti gli spiriti – ci vorranno circa 18 ore di gioco – potrete risvegliare la Dea del Raccolto e ottenere alcuni bonus speciali.
Per quanto lineare, la trama dà un senso all’esplorazione e spinge il giocatore a spostarsi per tutta la mappa alla ricerca di questa o quella piantagione senza dover seguire un ordine specifico: superata la prima area, sarà possibile esplorare l’intera mappa e svolgere tutte le missioni quasi nell’ordine che preferite! La simulazione agricola viene vista più come un mezzo per completare le missioni piuttosto che come lo scopo fondamentale del gioco: fino al completamento della quest principale abbiamo utilizzato il campo solo quel tanto necessario a coltivare ciò che veniva richiesto nelle missioni della storia, spostandoci da un terreno all’altro come nomadi. Abbiamo acquistato una mucca, ma questo non sarebbe nemmeno stato necessario, infatti, le ricompense delle numerose quest secondarie, i frutti spontanei e un martello migliorato bastano a ottenere il necessario per completare il gioco.
Harvest Moon: One World fa per voi se state cercando un simulatore diverso dal solito che mette in primo piano l’esplorazione, seguendo un modello più simile ai giochi d’avventura. Dimenticatevi del piccolo villaggio perché il bello è scoprire la varietà di questo mondo open world fatto di lunghi e tortuosi percorsi (orientarsi sarà difficile all’inizio anche con la mappa fissa nell’angolo in basso a destra, viste le strade tortuose e labirintiche). La simulazione agricola prende piede soprattutto nel post game, momento ideale per completare le missioni secondarie, comprare nuovi animali, migliorare gli attrezzi e finalmente stanziarsi su un un unico terreno da curare e in una grande casa nella quale mettere su famiglia.
A farvi compagnia ci saranno tanti animaletti domestici e selvatici coi quali potrete fare amicizia durante il vostro viaggio: gatti, conigli, volpi, ma anche orsi, pantere e tanti altri! Raggiunto un certo livello di amicizia questi si trasferiranno nella vostra fattoria dove dovrete semplicemente sfamarli per mantenere alta la loro barra della felicità.
Il tempo è prezioso (ma la stamina di più)
I cuoricini visibili in alto a sinistra sono la nostra stamina: questa si consuma ogni volta che il personaggio compie delle azioni o anche semplicemente camminando a lungo o in condizioni sfavorevoli come il troppo caldo o freddo. Questa meccanica è fondamentale per rendere il gioco intrigante e allungarne la durata, anche se all’inizio avremo solo 4 cuori che basteranno appena per esplorare un poco i dintorni. È possibile ristabilire la stamina mangiando qualsiasi alimento, ma quelli cucinati avranno un effetto maggiore. Lo spirito Vitae poi ci donerà nel corso dell’avventura delle speciali fragole che aumenteranno di volta in volta la stamina massima.
Per esplorare al meglio il deserto e la montagna avrete davvero bisogno di mettere da parte un bel po’ di cibo e cucinare bevande apposite che blocchino la rapida perdita della stamina, altrimenti sverrete molto presto e vi risveglierete alle 12:00 del giorno successivo con un forte mal di testa. La miniera ha un funzionamento molto basilare: esplorate i vari livelli rompendo le rocce per ottenere pietre e minerali che poi Doc potrà raffinare per voi. Questi saranno utili per completare missioni e craftare attrezzi migliori, una cucina, un deposito e altre strutture utili. Tuttavia il processo è molto ripetitivo e le rocce sono tutte uguali a prescindere dal loro contenuto, cambia solo la durezza e i colpi necessari a distruggerle. Ogni 11 piani il gioco salverà e potremo riprendere da lì il nostro percorso verso il 100esimo piano.
La cura della fattoria non richiede grande impegno dato che gli attrezzi non occupano spazio nelle tasche e vengono selezionati automaticamente quando ci si trova davanti alla zolla: lo sforzo del giocatore consiste solo nel selezionare i semi da piantare e premere A per svolgere qualunque azione sul campo. Un sistema molto semplice al quale però bisogna abbinare una buona conoscenza dell’ambiente circostante dato che la zona in cui si coltiva e la stagione influiscono sulla qualità dei prodotti.
La cura degli animali da stalla è altrettanto semplice perché, una volta comprati, bisognerà attendere alcuni giorni prima che diventino adulti e poi basta posizionarsi davanti all’animale per accarezzarlo, spazzolarlo e ricavarne i prodotti. Per nutrirli basta comprare il mangime oppure coltivare dell’erba e utilizzare il mulino per trasformarla in cibo per il bestiame. La pesca richiede lunghe attese a meno che non si usi un’esca e non importa quanto vicino ci si posiziona a un pesce, ma solo il tempo atteso e il tempismo del giocatore.
Protagonisti e comparse
Ogni località ha alcuni personaggi principali, le cui informazioni verranno salvate nel menù di gioco, e tanti NPC senza nome: “uomo stanco”, “donna euforica”, sono alcuni degli epiteti assegnati ai personaggi secondari che non avranno altro ruolo se non quello di fornirci delle quest o fare da comparse nella storia. I 10 pretendenti – 5 disponibili per il matrimonio dato che non sono consentite relazioni tra personaggi dello stesso sesso – sono protagonisti della storia e hanno un ruolo centrale per la trama che ci permette di conoscerli più a fondo.
I festival caratteristici della serie hanno subito una modifica: questi non saranno subito presenti sul calendario, ma dovremo completare delle missioni apposite e raccogliere materiali per organizzarli. Ce ne sono di diversi, alcuni consistono in gare mentre altri sono eventi per incrementare il proprio livello di affiatamento con un personaggio; in ogni caso è possibile dedicarsi a questi sempre nel post game, non essendoci limiti di tempo per il completamento delle quest.
Un mondo in espansione
Certo non mancano i difetti, come l’impossibilità di buttare oggetti per terra o l’aspetto grafico fortemente carente rispetto agli standard odierni: il frigo e la dispensa sono molto vasti sin dall’inizio consentendo al giocatore di svuotarsi le tasche a casa e raccogliere grandi quantità di oggetti senza preoccuparsi dello spazio, tuttavia è frustrante trovarsi nella miniera e non poter buttare via le rocce magari per far spazio a gemme di maggior valore; la grafica invece è molto povera e vediamo le stesse texture ripetute su quasi tutta la schermata di gioco. Inoltre, sono presenti alcuni bug come compenetrazioni poligonali, glitch dell’audio e texture mancanti. La personalizzazione del nostro personaggio poi è davvero minima.
Speriamo che alcuni di questi errori vengano corretti con gli aggiornamenti successivi che daranno anche accesso ai contenuti aggiuntivi acquistando i 4 DLC: è già disponibile l’Interior Design & Tool Upgrade Pack che vi permette di decorare casa in tanti stili differenti e migliorare di un ulteriore stadio gli attrezzi; si continua poi il 24 marzo con il Far East Adventure Pack che sbloccherà una nuova area orientale con riso, bambù e tanti animali esotici, un capitolo aggiuntivo da giocare e due pretendenti, Shogen e Sana; a partire dal 5 maggio il Precious Pets Pack darà accesso ad altri 12 adorabili animali da accudire, mentre il 14 aprile divertitevi con 10 animali che sembrano usciti dalle fiabe con il Mythical Wild Animals Pack!
Harvest Moon: One World è un’avventura completamente diversa dai precedenti capitoli della serie che vi intratterrà per diverse ore con la sua trama principale e poi soprattutto nel post game, dove avrete la completa libertà di gestire la vostra fattoria e conoscere a pieno le tradizioni dei popoli che abitano questo colorato mondo.
Voto: 7.5
Libertà del giocatore
Tanti animali da accudire
Storie dei personaggi principali
Poca stamina e giornate molto brevi
Aspetto grafico povero e qualche bug
Solo in lingua inglese
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