Sviluppato dallo studio Unfold Games in collaborazione con Feardemic e pubblicato per la prima volta su console nel dicembre del 2020, DARQ: Complete Edition è sbarcato il 18 Marzo 2021 su Nintendo Switch.
Abbiamo di fronte a noi un titolo indie che trae ispirazione dall’elegante stile gothic-horror di Tim Burton, ambientato nel mondo onirico del subconscio – almeno così pare prima delle battute finali totalmente inaspettate della main-story, ndr – di un ragazzino di nome Lloyd.
Sto sognando forse la realtà?
Già dalle prime sequenze di gioco si realizzerà di vivere una realtà distorta, nella quale coricandosi sul letto della propria abitazione il protagonista darà inizio ad una catena infinita di viaggi onirici.
Attraverso i viaggi nei sogni lucidi si scoprirà ben presto che ogni sforzo per tornare alla realtà è futile: bisognerà cimentarsi nella risoluzione di enigmi e fuggire dagli orrori che si insidiano al suo interno per tentare il risveglio, manipolando di volta in volta le tradizionali leggi della fisica e il caratterizzante tessuto fluido degli anfratti più bui del deforme mondo dei sogni.
Oltre ad essere una dimensione piena di enigmi da risolvere, mai troppo scontati o banali, occorrerà prestare attenzione alle manifestazioni oscure che invadono i vari scenari: esse saranno impossibili da affrontare in un confronto aperto in quanto sempre più potenti e veloci del protagonista; sarà quindi obbligatorio fare affidamento a un’attenta pianificazione delle proprie mosse per evitare di essere scoperti e procedere in modalità furtiva per evitare i nemici.
La storia di DARQ viene narrata implicitamente, ci troviamo di fronte a un titolo privo di qualsiasi tipo dialoghi ma ricco di iconografia in modo decisamente tradizionale per il genere, anche se proprio a causa del caos generato dal mondo dei sogni la narrazione lascia davvero tanta libera interpretazione del racconto.
La storia dei capitoli extra aggiuntivi inseriti all’interno della Complete Edition non è particolarmente consistente: i DLC portano con sé nuovi puzzle da risolvere e qualche ora in più di gioco, tuttavia nonostante possano sembrare a tratti sconnessi dalla storia principale, spingono comunque il giocatore a cimentarsi in nuove domande su quali collegamenti psicologici e quali riferimenti alla lore possano nascondersi al loro interno.
Un puzzle game che non stravolge ma che convince
DARQ: Complete Edition ripercorre la tradizione della visuale a scorrimento, tipica dei platform bidimensionali, unita a cambi di prospettiva e alla gestione della tridimensionalità delle stanze attraverso delle leve e interruttori, il ché rende gli scenari abbastanza dinamici e sorprendenti dal punto di vista stilistico. Come da tradizione, il gioco si basa sulla ricerca e analisi dell’ambiente circostante e sulla raccolta di strumenti, nonché sull’utilizzo di oggetti utili per risolvere gli enigmi attraverso un inventario di forma circolare.
Fuggire dal mondo in cui le leggi tradizionali della fisica non si applicano, scenari immaginari, realtà libere dal vincolo gravitazionale, tassellature del piano che non lasciano spazi vuoti, ardite costruzioni geometriche, transiti da una forma all’altra, architetture dell’assurdo, oggetti impossibili: è questa la descrizione dell’enigmatico level design di DARQ: Complete Edition. Tutti gli scenari ripercorrono i principali cliché e stereotipi legati alle location tipiche del genere horror: visiteremo ospedali abbandonati, lunghi corridoi tetri, treni in corsa, manicomi, teatri spettrali e molto altro ancora.
Da una parte all’altra la città sembra continui in prospettiva moltiplicando il suo repertorio d’immagini: invece non ha spessore, consiste solo in un diritto e in un rovescio, come un foglio di carta, con una figura di qua e una di là, che non possono staccarsi né guardarsi.
Italo Calvino
Ci troveremo di fronte a varie tipologie di rompicapi che spaziano dalla memorizzazione di pattern di rotazione al trovare il tempismo perfetto per superare alcune scene più platform, ma siccome all’interno del mondo dei sogni qualsiasi cosa può diventare un istante dopo qualcos’altro, spesso strumenti di gioco si riveleranno per assurdo utili in situazioni materialmente inimmaginabili.
La semplicità che funziona
Il titolo riesce indubbiamente a incuriosire e convincere anche con una lunghezza di gioco non troppo longeva: ci troviamo di fronte a 7 capitoli della storia principale e 2 capitoli extra introdotti all’interno della Complete Edition.
Tutto sommato il gioco risulta graficamente molto appagante: le texture, i modelli e le animazioni sono ben curati, ma senza troppe pretese. Lo è anche il comparto sonoro, senza troppi jump-scare ingiustificati, però mancano delle soundtrack degne di nota.
DARQ è un titolo semplice, che fa della sua semplicità la sua forza: è godibile anche in coppia e su Nintendo Switch si destreggia alla grande. Non sempre i comandi sono ergonomici, molti tasti del controller rimangono inutilizzati mentre per far correre il proprio personaggio è necessario premere lo stick direzionale di sinistra, risultando alla lunga piuttosto scomodo.
Conclusioni
Durante il nostro gameplay su Twitch abbiamo provato ad interpretare lo stile surreale e labirintico del design: sembra un inno all’analisi delle situazioni da un’altra prospettiva, che spesso si rivela essere la giusta chiave di risoluzione dei vari enigmi all’interno dei vari capitoli.
Un viaggio ai limiti della psicologia che ci ha estasiato, ma che non introduce nulla di radicalmente innovativo tanto da render DARQ un gioco veramente memorabile.
È possibile acquistare DARQ: Complete Edition sull’eShop di Nintendo Switch ad un prezzo abbordabilissimo di 19,99€ oppure all’interno degli store digitali Sony, Microsoft e Steam.
Voto: 6.8
Buona resa su Nintendo Switch
Puzzle divertenti e appaganti
Colonne sonore non del tutto convincenti
Comandi scomodi
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