Genesis Noir, Recensione: astrattismo molecolare

Un film giallo surreale e caotico accompagnato da una splendida colonna sonora jazz: Genesis Noir è un’avventura punta e clicca disponibile adesso anche su Nintendo Switch. Un’esperienza coinvolgente e dallo spiccato senso artistico, per appassionati di scienza e filosofia.

Questo titolo sviluppato da Feral Cat Den è stato particolarmente apprezzato dalla critica che lo ha reputato estremamente originale e capace di catturare completamente l’attenzione del giocatore. Dalla sua primissima uscita su PC nel 2017 si è guadagnato il primo posto alla NYS Game Dev Challenge e varie nomination a importanti premi come gli Unreal E3 Awards e il gamescom Indie Award.

La sezione aurea

Un triangolo amoroso è alla base di un’avventura cosmica che vedrà il nostro anonimo protagonista alle prese con viaggi nel tempo e nello spazio siderale. I personaggi sono collegati tramite metafore a concetti chiave della fisica e di altre branche della scienza, in particolare l’astrofisica, le teorie sui buchi neri e sul Big Bang: questo è rappresentato da un colpo di pistola che minaccia la vita di un’avvenente donna, amata dal protagonista. L’obiettivo sarà esplorare il corso dell’universo alla ricerca di una soluzione che alteri la rotta del destino.

Il gameplay si allinea a quello di altri titoli dello stesso genere con scene cinematografiche e d’effetto intermezzate da piccoli enigmi, talvolta illogici e abbastanza randomici, dove può capitare di dover andare a tentativi. Tuttavia, sono molto vari e ogni capitolo presenterà una nuova sfida da analizzare e capire per proseguire in questo mistico viaggio. Attraversate 4 diverse epoche e provate a salvare la donna fatale da una narcisistica divinità che conoscerete meglio lungo l’avventura. In questo film noir interattivo passerete circa 3 ore tra scienza, musica e teorie esistenziali che vi sconvolgeranno nel profondo.

Ispirazioni

Lo stile grafico oscilla tra i quadri di Wassily Kandinski e Marcel Duchamp, con tratti astratti e immagini ripetute che creano profondità e movimento. A detta dello studio di sviluppo Feral Cat Den, Genesis Noir si ispira al fantasioso storytelling de “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino e al gameplay tattile di “Windosill” di Vectorpark. Influenze dagli studi di Amanita Design, Sun Ra, William Blake e Alphaville sono incluse in questo mix di arte e videogioco.

Il bianco e il nero sono spezzati da accenti di giallo, per poi aprirsi verso il finale in un’esplosione di colori ed emozioni. L’effetto sorprendente delle galassie e degli effetti di luce ravviva le scene cariche di tensione cinematografica e significati nascosti.

Un universo… di bug

Nella versione per Nintendo Switch che abbiamo provato sono presenti numerosi bug, in particolare all’interno del capitolo dedicato all’antico oriente che abbiamo dovuto ripetere ben 4 volte. Spammare un tasto più volte oppure deviare dal percorso principale potrebbe infatti causare freeze inaspettati: tutto ciò blocca il giocatore dall’esplorare l’interezza degli scenari, dato che i salvataggi sono solo automatici e poco frequenti. Inoltre, pur essendo un punta e clicca, non è abilitato l’uso del touch screen sulla console ibrida che avrebbe reso molto più semplice ed efficiente il gameplay.

L’esperienza è gradevole, ma può risultare di difficile comprensione ai meno appassionati di scienza, multiverso e tutta la materia che ci circonda. Genesis Noir vi lascerà un poco perplessi, ma ammaliati dal suo spiccato estro e dalla splendida colonna sonora – realizzata dal team Skillbard – che accompagna ogni gesto del giocatore. Questo titolo è disponibile su Nintendo Switch a 11,99€ o in alternativa su PC anche con Xbox Game Pass.