Conglomerate 451: Overloaded sbarca anche su console. Dopo la pubblicazione su PC, gli sviluppatori RuneHeads e 34BigThings uniscono le forze per portare questo gioco tutto italiano anche su PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Conglomerate 451 è un GDR in prima persona stile dungeon crawler con alcuni elementi rougelike, il tutto collocato all’interno di un’ambientazione cyberpunk. Vediamo come si combinano tutte queste caratteristiche.
Un minestrone a base di cyberpunk
Innanzitutto, diamo un’occhiata alla trama che, seppur poco sviluppata, accompagna il giocatore nella modalità Storia. Nei panni del direttore dell’agenzia Valhalla (il nome e il logo dell’agenzia sono personalizzabili all’inizio del gioco) abbiamo il compito di ripristinare l’ordine nel settore 451 della città di Conglomerate, consumato dalla corruzione.
A controllare le attività criminali del territorio ci sono quattro Corporazioni, società che fanno affari con le diverse bande di fuorilegge locali per trovare un virus da cui estrarre un’arma batteriologica. Tocca a noi liberare il settore 451 dalla loro influenza. Per farlo, siamo posti a comando di una squadra composta da agenti con diverse abilità, ma con una caratteristica comune: sono tutti dei cloni sui quali possiamo intervenire con alcune modifiche, tra le quali l’implementazione di arti cibernetici.
Ed eccoci pienamente immersi nel mondo cyberpunk, tra innesti artificiali per potenziare il corpo umano, attività di hackeraggio dei sistemi informatici, uso di droghe, quartieri degradati e ribellione sociale. Avremo 75 settimane di tempo per realizzare il nostro obiettivo: ogni missione terminata segna la fine di una settimana, per un totale di 75 missioni di diverso grado e difficoltà. Oltre alla storia principale, possiamo sperimentare la modalità Infinita, nella quale il gioco continuerà a generare contenuti in maniera procedurale, giocando finché ne avremo voglia.
Al comando di un esercito di cloni
A determinare l’esito delle missioni sarà la nostra abilità strategica. Prima di trattare del combattimento a turni, diamo un’occhiata alla componente gestionale che, a primo impatto, potrebbe sembrare piuttosto densa, ma solo per la quantità di testo che compare a schermo.
Come già accennato, i nostri agenti sono dei cloni da noi creati all’interno del Centro Clonazione, ognuno progettato per adempiere a un determinato ruolo in battaglia. Partecipando alle missioni, gli agenti guadagnano punti esperienza necessari a farli aumentare di grado: a ogni promozione è possibile scegliere un miglioramento dei parametri dei vari stili di combattimento, tra offensivo, difensivo e di supporto. Ci sono diverse soluzioni per incrementare le statistiche del nostro team più o meno tipiche del genere, dal classico schema ad albero attraverso cui sbloccare nuove abilità e tecnologie al costo di crediti e tech (le valute del gioco), agli equipaggiamenti di SPU e plug-in, device che possiamo estrarre dai dispositivi elettronici sparsi lungo la mappa superando dei semplici puzzle game.
Il metodo di combattimento è a turni: ingaggiata la battaglia contro i nemici, una barra nella parte alta a destra dello schermo ci mostrerà l’ordine di azione. Avremo di fronte nemici appartenenti a diverse razze, da semplici umani, a cyborg e androidi, ognuno con i propri punti deboli. Possiamo prendere di mira diverse parti del corpo per aumentare la probabilità di sferrare brutti colpi. Inoltre, potremo usare le abilità dei nostri agenti in battaglia: ad esempio, sui nemici con impianti cibernetici, possiamo usare le abilità di hackeraggio per sottrarre informazioni o danneggiare il nemico.
Terminata la missione, si ritorna al Quartier Generale: alla voce del menu Centro Medico, una volta sbloccata la tecnologia necessaria, potremo ripristinare i parametri vitali dei nostri agenti, ma attenzione perché per la rigenerazione bisognerà aspettare almeno una settimana (cioè una missione) prima di poter riutilizzare il soldato. Possiamo ritrovare i soldati caduti in battaglia nel Cimitero Virtuale: infatti, non è per niente raro perdere i propri agenti durante le missioni, ma non c’è da preoccuparsi troppo perché da qui possiamo riportarli in vita sbloccando la tecnologia apposita.
C’è sempre un ma!
Qualche dettaglio scenico qua e là sopperisce alla scarsa resa grafica. Se le mappe del gioco variano a ogni missione, non vale lo stesso per gli scenari che, nonostante emergano per la cura ai dettagli cyberpunk, dopo un po’ risultano assai monotoni e ripetitivi. La monotonia contraddistingue anche la colonna sonora, con poche soundtrack a scandire le varie fasi del gioco. Azzeccati invece i simpatici interventi del drone che accompagna ogni nostra missione: nelle sue battute abbiamo anche trovato citazioni agli universi di Star Wars e Ghostbusters.
L’esperienza di gioco su Nintendo Switch risulta piacevole sia in modalità fissa che portatile. Tra le pecche i caricamenti che, soprattutto in fase di avvio del gioco, risultano un po’ lenti. Ancora, risulta altrettanto lenta la rotazione della visuale a 360°, ma il problema è ovviato dall’utilizzo dei comandi L e R che ruotano la visuale del giocatore con rapidi scatti di 90°.
Conclusioni
Conglomerate 451: Overloaded risulta particolarmente godibile nelle prime ore di gioco in cui si sperimentano tutte le dinamiche del gameplay progredendo con un buon ritmo, dopodiché le missioni cominciano a sembrare a tratti ripetitive e i progressi più lenti e difficili da guadagnare. Da non sottovalutare la componente manageriale: trascurando gli avanzamenti statistici della squadra, battere le Corporazioni potrebbe risultare piuttosto complicato. Tutto sommato, possiamo andare fieri di questo progetto made in Italy.
Conglomerate 451: Overloaded è disponibile dal 3 giugno per Nintendo Switch, PS4 e Xbox One. Potete acquistarlo sul Nintendo eShop al prezzo di 9,99€.
Voto: 7
Elementi cyberpunk ben integrati
Simpatici puzzle game
Caricamenti lenti
Trama poco sviluppata
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