Redazione
HORI, per il 25° Anniversario di Pokémon ha presentato un’intera collezione di prodotti brandizzati Pokémon tra i quali spicca lo Split Pad Pro con un Pikachu Gold su sfondo Black studiato per un’esperienza di gioco migliore e più confortevole con la Nintendo Switch in modalità portatile. Una perfetta via di mezzo tra i Joy-Con e un gamepad.
Così come accaduto per l’Horipad Mini della stessa linea Pikachu Black & Gold (recensione qui), HORI ci ha concesso di provare anche lo Split Pad Pro per qualche settimana così da poterne dare un’opinione approfondita. Stavolta, data la particolarità del controller che si sostituisce direttamente ai Joy-Con di Nintendo Switch, abbiamo accompagnato la recensione scritta con un video sul nostro canale di YouTube visibile qui in basso.
Lo Split Pad Pro di HORI con licenza Pokémon e Nintendo è già disponibile su Amazon a un prezzo che può variare dai 30 ai 50€ a seconda delle offerte. Ricordiamo che con Amazon Prime le consegne sono sempre gratuite e veloci e possono essere garantite al prezzo di 36€ all’anno. Per gli studenti universitari, invece, è possibile risparmiare un po’ con Amazon Prime Student, che fornisce tutti i servizi di Prime ma al prezzo dimezzato di 18€ all’anno.
Specifiche Tecniche
Piattaforme | Nintendo Switch |
Connessione | Solo in modalità portatile |
Alimentazione | Assente |
Autonomia | Assente |
Dimensioni | 6,5 x 11 x 2,8 cm ciascuno |
Peso | 80 g ciascuno |
Materiali | Plastica e gomma satinata |
Schema Tasti | Nintendo Switch |
Vibrazione | No |
Motion Control | No |
Extra | Funzione Turbo, 4 Tasti Mappabili, Tecnologia anti-drift |
L’HORI Split Pad Pro è una versione estesa dei classici Joy-Con marchiati Nintendo. La loro forma da gamepad fornisce in questo modo un’ergonomia alla presa estremamente migliore, e anche i tasti su entrambi i pad sono più grandi di un buon 20% rispetto ai pulsanti originali. In aggiunta, sempre nell’ottica di facilitare l’utilizzo dei pad soprattutto nei giochi più tecnici, le pulsantiere dei tasti direzionali e dei tasti ABXY sono leggermente spostati lateralmente rispetto agli analogici, una soluzione che agevola il passaggio delle dita fra i vari comandi. Per migliorare l’esperienza di utilizzo HORI ha reso anche gli analogici convessi anziché concavi per fornire una migliore presa.
I Pad non presentano una loro batteria interna e quindi sfruttano quella della Switch per funzionare, portando così a un esaurimento più rapido della console e all’impossibilità di usarli in modalità fissa o tabletop. D’altro canto l’assenza delle batterie rende lo Split Pad estremamente leggero.
Altra particolarità di questo tipo di controller risiede nei suoi tasti mappabili, ben 4: oltre ai quelli presenti sul retro, già visti su prodotti simili di altre marche, troviamo due tasti Turbo, un marchio di HORI che abbiamo trovato già nell’Horipad Mini. Il Turbo è un tasto autospam a velocità regolabile, assegnabile a un qualsiasi comando in gioco, che consente di ripetere la pressione di un tasto in automatico. Una funzione estremamente utile in giochi come Animal Crossing, in cui sono presenti meccaniche di gioco con azioni ripetute.
Unica pecca dei tasti programmabili, sia anteriori che posteriori, è che non si possono assegnare tasti presenti sul pad opposto. Al comando Turbo di destra possono essere assegnati solo comandi del pad di destra, e vice versa.
Golden Pikachu, scelgo te!
La grafica scelta per questa edizione speciale a Tema Pikachu è veramente bella leggera e non appesantisce l’aspetto dei controller. Lo schema grafico è grossomodo lo stesso degli altri prodotti Pikachu Black & Gold di HORI, ma qui le illustrazioni sono più diffuse. Queste si collocano solo sulla parte frontale dello Split Pad, lasciando invece la scocca posteriore completamente nera.
Gli elementi completamente dorati su sfondo nero forniscono un bel contrasto. Personalmente ho trovato molto semplice e ben fatta l’intera soluzione grafica, ma forse avrei preferito meno saette e Poké Ball perché questi elementi sembrano togliere un po’ di respiro al povero Pikachu, dando un leggero senso di confusione. Tutti i tasti, con l’esclusione dei pulsanti A, B, X e Y, sono completamente neri ma non si perdono di vista nella scocca grazie agli elementi dorati che li circondano.
I materiali utilizzati risultano di buona fattura sui tasti: i comandi Extra e gli analogici sono realizzati in gomma satinata, mentre tutti gli altri sono fatti di plastica come la scocca. In generale, lo Split Pad Pro di Hori alla presa dà un’idea di fragilità, complice probabilmente l’estrema leggerezza dei controller.
Ergonomico, ma nemmeno troppo
L’HORI Split Pad Pro ha la sua ragione di esistere nella comodità e nell’ergonomia ben superiore rispetto ai Joy-Con originali. Anche con lunghe sessioni di gioco non si prova fastidio alle mani come personalmente mi capitava con i controller ufficiali di Nintendo Switch, in particolare quando si tratta di giochi molto tecnici come Dark Souls in cui rapidità e precisione la fanno da padrona.
In queste settimane di utilizzo mi sono trovato estremamente bene, sia per la loro forma che per il grip posto nel retro, finché non ho provato ad utilizzare i tasti mappabili. La posizione di quelli posteriori risulta piuttosto innaturale rispetto alla presa dei Pad e per questo motivo sono difficili da usare con efficienza in gioco. In altre parole occorre farci l’abitudine e maturare una certa esperienza perché vi capiterà spesso di non riuscire a premerli.
I tasti Turbo frontali invece sono perfettamente raggiungibili e non risulta difficile comprendere come e quando usarli. Inoltre, la possibilità di poter gestire la velocità con cui viene spammato il comando è un feature interessante.
Il punto dolente di questo tipo di controller, come di altri simili, è l’assenza della batteria interna, che inevitabilmente prosciuga la batteria della Switch piuttosto rapidamente. Facendo una stima la durata della mia console è diminuita di un 15-20%, il che non è un grosso problema ma va comunque preso in esame se si è soliti utilizzare la Switch fuori casa.
Altro problema non di poco conto è la mancanza dell’HD Rumble e del Motion Control. Se un pad del genere diventa utile in giochi più tecnici, personalmente non riesco a comprendere perché manchi un feed come la vibrazione. Anche i sensori di movimenti, in una console come Nintendo Switch, tornano utili perfino in giochi come The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Forse, immagino, avrebbe prosciugato la batteria ancora di più. All’appello mancano anche gli infrarossi e la tecnologia NFC per gli Amiibo, ma sono tecnologie molto secondarie di cui si può fare anche a meno.
Tiriamo le somme
L’HORI Split Pad Pro Pikachu Black & Gold è un ottimo prodotto, comodo, leggero e funzionale. La sua grafica dedicata a Pikachu lo rende ancora più accattivante, ma l’assenza della batteria interna inficia parecchio sulle sessioni di gioco. Discutibile anche il posizionamento dei tasti mappabili sul retro della scocca, in quanto bisogna farci un po’ la mano.
Pur non raggiungendo i livelli di un controller di fascia più alta, lo Split Pad Pro in ogni caso si tratta di una buona soluzione ergonomica, soprattutto nel caso i vostri Joy-Con soffrano di drift e le vostre sessioni di gioco non sono molto lunghe. Il suo prezzo è abbordabile trattandosi di un prodotto licenziato da Nintendo, e la modalità Turbo aggiunge quel quid in più da mettere in conto per l’acquisto.
Voto: 7
Tasti mappabili
Modalità turbo
Assenza di batteria interna
Posizionamento dei tasti mappabili discutibile
Utilizzabili solo in modalità portatile
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