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Shadowverse: Champion’s Battle, Recensione: a scuola di carte

Arriva su Nintendo Switch il nuovo Shadowverse: Champion’s Battle, titolo che porta il gioco di carte collezionabili sulla console ibrida.

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Il nuovo Shadowverse: Champion’s Battle, che abbiamo avuto modo di provare in anteprima, prodotto da Cygames e distribuito da Marvelous Europe, è finalmente arrivato su Nintendo Switch, portando con sé il suo gioco di carte collezionabili, pieno di fantastici mostri da poter evocare in battaglie contro gli NPC e gli altri giocatori online provenienti da tutto il mondo.

Per la salvezza del club di Shadowverse

Il protagonista di Shadowverse: Champion’s Battle non ha un nome, dato che questo viene deciso dal giocatore, il cui scopo è quello di diventare un maestro del gioco di carte collezionabili. La storia ha luogo all’interno di una scuola, in cui le attività di maggior rilievo sono quelle dei club che ospitano alunni di ogni anno e tipo. Solamente uno sembrerebbe non esistere, quello di Shadowverse, dato che molti studenti non sono così attratti dall’idea di formarne uno e credono che la sua esistenza sia solamente un mito. In realtà, il club esiste ed è quello che Hiro, Kazuki e Mimori, tre dei protagonisti del titolo, stanno cercando da ormai molto tempo.

La storia va avanti tramite i duelli e, con ogni sfida affrontata e vinta, si incontreranno sempre più personaggi, tra cui soprattutto Kagura, presidentessa del consiglio studentesco, che pianifica la chiusura del club di Shadowverse perché troppo inattivo. Grazie ai protagonisti però viene salvato e fatto crescere, al punto da attirare studenti dal talento eccezionale e in grado di fare elevare la popolarità del club a livelli smisurati.

Shadowverse Battle

Credere nel cuore delle carte

Il gameplay di Shadowverse ruota prevalentemente attorno al gioco di carte, che è la componente fondamentale per mandare avanti la storia e non solo. Non è difficile da capire e non sono presenti delle meccaniche particolari, cosa che rende le partite ancora più rapide. Per esempio, evocare un mostro molto potente richiede solamente l’arrivo di un turno in cui si avranno abbastanza energie a seconda del numero presente sulle carte prima di giocarle.

Per poter fare danni, invece, si deve essere sicuri dei valori di attacco e difesa, che devono essere più alti di quelli dell’avversario, altrimenti ad andare KO sarebbe il proprio mostro. Questi due valori, però, possono essere migliorati dall’Evoluzione, utilizzabile a partire dal quinto turno. La meccanica permette ai mostri, non solo di diventare più potenti, ma di sbloccare delle abilità nascoste in grado di ribaltare le sorti della partita.

Shadowverse Battle

Alcune carte hanno delle caratteristiche speciali da utilizzare durante la battaglia, per esempio l’attivazione di uno scudo che obbliga l’avversario ad attaccare il mostro appena entrato in campo, evitando grossi danni. Alcune di queste hanno bisogno dell’Overflow per essere usate, una condizione di gioco che si attiva per entrambi i giocatori dopo sei turni. Le partite, però, possono essere vinte solamente in un modo: mandare a zero i Punti Vita del giocatore avversario. Attaccare solamente gli alleati del nemico potrebbe portare a un vantaggio strategico, ma se si dovesse ignorare completamente la vita dell’avversario sarebbe impossibile vincere.

Oltre al gioco di carte è possibile anche esplorare i luoghi proposti dalla storia, anche se la maggior parte dell’azione è compiuta all’interno della scuola e del dormitorio. L’esplorazione viene oscurata molto dalle battaglie e serve solamente per trovare personaggi chiave oppure per visitare alcuni punti di interesse come lo Shadowvendor, un checkpoint dove comprare carte e costruire il proprio mazzo.

Shadowverse Battle

Nulla di troppo

Dal gameplay fino alle grafiche e alle colonne sonore, Shadowverse: Champion’s Battle rimane un gioco semplice, che non pretende molto e adotta uno stile che ormai, su Nintendo Switch, hanno già usato in molti. Le grafiche anime, infatti, sembrano ormai uno dei modi migliori per presentare il proprio titolo e la stessa cosa accade con questo gioco di Cygames, che di sicuro non ha bisogno di grafiche ultra realistiche, ma di qualcosa di molto più semplice ed efficace.

Stessa cosa vale per le colonne sonore, divertenti e ben inserite ma comunque un po’ anonime e forse troppo facili da ignorare. Anche gli effetti sonori molte volte sono uguali tra loro e non offrono qualcosa in più alla battaglia. Sembra che sia stato favorito il gameplay del gioco di carte collezionabili a ogni altro comparto, ma questo potrebbe essere proprio l’obiettivo di Cygames che magari vorrebbe mettere sotto i riflettori Shadowverse e le sue meccaniche.

Shadowverse Battle

Conclusioni

Per gli appassionati dei giochi di carte collezionabili, specialmente se simili a Yu-Gi-Oh!, Shadowverse: Champion’s Battle può essere molto piacevole. Poco impegnativo e facile da comprendere già dalle prime partite, anche chi è alle prime armi può diventare un esperto in pochissimo tempo e senza stressarsi troppo, un punto di forza del titolo di Cygames che non richiede troppa pazienza. Al prezzo di €49,99 sul Nintendo eShop, Shadowverse è un’ottima alternativa a giochi di carte ben più complessi.

Voto: 6.5

Pro
Gameplay semplice ed efficace
Meccaniche intuitive
Contro
Comparto sonoro anonimo
Esplorazione poco fondamentale

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