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Greak: Memories of Azur, Recensione: tre eroi per un’unica avventura

Ecco le nostre impressioni su Greak: Memories of Azur, il nuovo action-platform sviluppato da Navegante Entertainment e pubblicato da Team17.

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   · 4 min lettura Recensioni
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Greak: Memories of Azur è la prima opera dello studio indipendente messicano Navegante Entertainment. Si tratta di un action-platform a scorrimento orizzontale, con splendide animazioni disegnate a mano. La compagnia è riuscita da subito a conquistare le attenzioni di Team17, famoso publisher di titoli indipendenti del calibro di Overcooked! e Worms, che si è occupato della pubblicazione del gioco. La sua uscita è prevista per il 17 agosto su Nintendo Switch, PC, PS5 e Xbox Series X/S.

Non il solito Metroidvania

I protagonisti di queste avventura sono Greak, Adara e Raydel, due fratelli e una sorella con l’obiettivo di proteggere a ogni costo le terre di Azur. Non esiste, però, alcuna modalità multigiocatore: i tre eroi saranno controllati contemporaneamente dal giocatore. È proprio questo il punto di forza del titolo, che lo distingue da colossi del genere come Hollow Knight, con cui il paragone viene spontaneo per via dello stile grafico in comune. Sebbene a prima vista possa essere additato come un classico Metroidvania, in realtà Greak: Memories of Azur presenta delle meccaniche molto particolari.

Greak

La trama del gioco non è originale quanto il gameplay, ma è comunque meticolosamente curata. I tre fratelli dovranno salvare la stirpe magica dei Courine dai pericolosi demoni Urlag che hanno invaso Azur. Saranno inoltre impegnati ad aiutare Toros a costruire un dirigibile con cui il popolo potrà scappare dalla Piaga. Lungo il percorso scopriremo di più sulla storia del regno per mezzo di interessanti libri, iscrizioni e dialoghi disseminati in giro. Purtroppo però, la breve durata del gioco fa quasi sembrare che l’idea iniziale sia stata ridimensionata, poiché il mondo di Azur e la Piaga che lo affligge potevano essere esplorati certamente più a fondo.

L’unione fa la forza

Dopo una breve parentesi iniziale dove assisteremo al ricongiungimento di Greak con la sorella Adara, saremo portati tramite un flashback a ripercorrere la strada che il protagonista ha intrapreso per trovarla. Più avanti, poi, i due andranno alla ricerca del terzo fratello, Raydel. Il giocatore potrà controllare tutti i personaggi presenti nel party, alternandoli o facendoli muovere nello stesso momento. Ognuno di essi ha caratteristiche peculiari e dovremo saperle sfruttare al meglio sia nei combattimenti che nella risoluzione degli enigmi.

Greak è il fratello più versatile, sa maneggiare la spada nei combattimenti ravvicinati e sparare frecce in quelli a distanza. Gode inoltre di una buona mobilità che gli consente di arrivare in punti ostici della mappa. Adara, la mediana, è esperta nell’utilizzo della magia; può sparare colpi di energia, fluttuare nell’aria per brevi periodi e trattenere il respiro per un tempo maggiore. Infine abbiamo Raydel, il più grande, un cavaliere che infligge potenti colpi di spada e dotato di uno scudo molto utile in varie situazioni. Ha anche una catena con cui può aggrapparsi ad alcune superfici, ma non è in grado di nuotare.

Sarà proprio la cooperazione di questi tre eroi la chiave per affrontare l’avventura. Molti enigmi, infatti, potranno essere superati soltanto con l’ausilio di più di un personaggio. Per questo alcuni di essi sono particolarmente complessi e stimolanti: il giocatore dovrà aguzzare l’ingegno e posizionare i fratelli al punto giusto nel momento giusto per andare avanti. Per quanto riguarda i combattimenti, purtroppo non si può dire che l’utilizzo di più personaggi sia stato sfruttato al meglio. A volte infatti, quelli che non controlliamo in prima persona risulteranno essere quasi di intralcio e dovremo stare attenti che non subiscano danni, poiché se muoiono dovremo ricominciare dal checkpoint.

Uno splendido mondo in 2D

Per quanto riguarda il comparto grafico, si può solo rimanere a bocca aperta davanti alle fluide animazioni disegnate a mano e alle evocative ambientazioni 2D. I paesaggi sono davvero ispirati e suggestivi e riescono a fare immergere appieno il giocatore nelle fantastiche terre di Azur, composte di montagne, foreste, paludi, fortezze e molto altro. Anche la colonna sonora orchestrale è splendida e conferisce all’avventura il tono di un bellissimo viaggio onirico.

Greak

Conclusioni

Greak: Memories of Azur vanta sicuramente idee originali e un comparto artistico meraviglioso. Il problema principale del titolo, però, è che dà l’impressione di essere incompleto. Il finale arriva infatti in modo troppo repentino, proprio quando sembra che la storia stia cominciando a decollare. Il mondo di Azur avrebbe di certo potuto essere esplorato più a fondo, in tutta la sua bellezza. L’esperienza resta comunque molto godibile e, considerato il prezzo di 19,99 euro, gli andrebbe sicuramente concessa una possibilità, sia che siate amanti del genere sia che invece non ne siate grandi fruitori. Ricordiamo inoltre che su Nintendo Switch è disponibile una demo gratuita del gioco, che uscirà ufficialmente il 17 agosto.

Voto: 7.5

Pro
Artisticamente perfetto
L’idea dei tre protagonisti è originale
Enigmi interessanti e bilanciati
Contro
Durata troppo breve
Gestione del movimento dei protagonisti da rivedere

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Fonte Greak: Memories of Azur
Indie Nintendo Switch Team17

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