La vita sentimentale a volte può essere davvero noiosa, soprattutto se trascorsa senza nuove esperienze e in compagnia di partner non adatti a noi. Spesso l’unica via d’uscita a questa situazione è lasciarsi tutto alle spalle e conoscere nuove persone, ancora meglio se dotate di poteri speciali, con le quali compiere azioni mai fatte prima, come buttarsi in un dungeon pieno di mostri da eliminare. Gli sviluppatori di Kitfox Games ci hanno visto giusto quando hanno deciso di creare Boyfriend Dungeon, un dating sim (“simulatore di appuntamenti”) mischiato con un dungeon crawler, uscito per Nintendo Switch durante l’Indie World ad agosto 2021.
In guerra e amore tutto è concesso
Il gioco è ambientato a Verona Beach, cittadina sul mare ricca di numerose attrazioni, dai pittoreschi murales agli uomini palestrati. Arrivati lì per trascorrere una serena estate con nostro cugino all’insegna dell’asocialità, sarà proprio lui a rovinare i nostri piani, spingendoci in diversi appuntamenti con i soggetti più disparati. Veniamo presto a conoscenza dell’attrazione principale della città: un centro commerciale infestato da mostri che rappresentano la nostra paura più profonda.
Spingendoci nelle profondità del dungeon accompagnati da armi trasmutabili in umani, arriveremo ad affrontare noi stessi, cambiando e migliorando. Mentre si combatte e si scende di piano in piano, l’affinità col partner crescerà sempre di più e sarà quindi possibile essere invitati a un appuntamento romantico. I personaggi coi quali è possibile uscire sono numerosi e dalle personalità più disparate, capaci di venire incontro anche all’utente più esigente; basti pensare a Sunder, carismatico proprietario di un night club, oppure a Valeria, affascinante pittrice riservata e sicura di sé.
La vera chicca di Boyfriend Dungeon è la sua inclusività; non solo infatti potremo scegliere il nostro genere tra maschile, femminile e non-binario, potendolo cambiare in un qualsiasi momento, ma questa scelta non influenzerà i personaggi da frequentare, che rimarranno tutti “giocabili”. Nonostante il titolo del gioco faccia riferimento a un partner maschile, è possibile frequentare anche personaggi femminili e non-binari indipendentemente dall’identità di genere del giocatore. Purtroppo, grande ostacolo alla fruizione del titolo è la mancanza della lingua italiana: i dialoghi sono pieni di modi di dire e abbreviazioni inglesi, rendendo il gioco difficile da seguire per chi non mastica bene la lingua.
Appuntamenti taglienti in dungeon infestati
Come è facile intuire, il gioco si divide in due parti: il combattimento nel dungeon e poi la vita di città. Gli amati personaggi che si corteggiano nei locali, dentro i dungeon si trasformano in favolose armi assetate di sangue. Così come negli appuntamenti, diverse sono le armi che è possibile impugnare, da spade ad alabarde, ognuna con le sue combo e peculiarità. Più si avanza nella conoscenza sentimentale, più tecniche vengono sbloccate con l’arma, che diventa più intrigante da maneggiare.
Interessante è il fatto che, man mano che si scende di piano in piano, è possibile cambiare l’arma da impugnare, permettendo al giocatore di variare lo stile di combattimento senza risultare monotono. A lungo andare il gioco risulta essere comunque piuttosto ripetitivo, con mappe simili tra loro e stessi nemici. Nonostante ciò, il connubio tra appuntamenti galanti e combattimenti all’ultimo sangue riesce a mantenere abbastanza alto l’interesse del giocatore, che può decidere liberamente quali attività compiere.
Amore a più dimensioni
Se negli appuntamenti la grafica è bidimensionale, con disegni gradevoli e ben fatti sia dei personaggi che dei luoghi, il resto del gioco è invece a tre dimensioni. È possibile infatti esplorare la città in modo tridimensionale, spostandosi alla visuale piatta solo per quanto riguarda l’ingresso nei luoghi d’interesse come negozi, locali o cinema. Se i luoghi in 3D non sono particolarmente caratterizzati, dungeon compresi, riproponendo modelli simili, lo stesso non si può dire dei personaggi in bidimensione, sviluppati in modo originale e mai banale, ognuno con abiti e accessori che denotano la loro personalità.
Ambiente urbano, musica urbana: la colonna sonora di Boyfriend Dungeon accompagna con toni elettronici e pop i vari momenti del gioco, risultando in linea con l’atmosfera cittadina in generale. L’unico problema è la selezione musicale, abbastanza scarna e con brani orecchiabili, sì, ma non adatti a un ascolto lungo come invece capita spesso nei dungeon, dove bisogna trascorrerci molto tempo.
Joy-Con innamorati pazzi
Parlando d’amore, Nintendo Switch e Boyfriend Dungeon sembrano fatti l’uno per l’altro. Oltre a essere ben giocabile sia in modalità portatile che fissa, Nintendo Switch si adatta quasi perfettamente ai comandi del gioco, comodi e semplici. Quasi tutti i pulsanti dei Joy-Con vengono utilizzati e agevolano il giocatore, permettendo la stessa azione anche con il tasto vicino in modo da venire incontro al tipo di combattimento, piuttosto caotico e nel quale è spesso necessario usare più tasti alla volta rischiando di sbagliare. Grazie alla levetta dei controller, inoltre, il movimento del giocatore è morbido e fluido, senza risultare meccanico.
Conclusioni
Tirando le somme, Boyfriend Dungeon è un ottimo passatempo per chi cerca un gioco senza pensieri, col quale divertirsi senza eccessiva difficoltà. Da premiare è senza dubbio la sua inclusività, ancora rara nei capitoli del suo genere ma importante per aprire a più giocatori questo tipo di giochi; peccato per la struttura dei dungeon e la musica, che lo rendono un po’ ripetitivo. Per chi fosse interessato a un soggiorno estivo a Verona Beach, tra lotte e appuntamenti “calienti”, Boyfriend Dungeon è disponibile sul Nintendo eShop al prezzo di 16,99€.
Voto: 7
Comandi semplici da usare
Ripetitivo
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