L’idea di SkateBIRD è troppo divertente per non restarne affascinati: pappagallini e uccellini vari che fanno skate su oggetti comuni. Impossibile non innamorarsi di un concept simile. Ma com’è stata tradotta questa idea intrigante in un effettivo videogioco?
Il minuto studio indie di Glass Bottom Games ha lavorato 3 anni, sfruttando anche una vincente campagna di Kickstarter, per dare vita alla propria idea. Pare tuttavia che non tutto sia andato per il verso giusto, osservando il risultato finale. Siamo riusciti a mettere le mani sui pennuti di SkateBIRD grazie a una copia digitale inviataci per Nintendo Switch proprio per tuffarci in picchiata in questo piccolo mondo dello skate per volatili, e ne siamo usciti con le piume un po’ arruffate.
Uccellini sullo skateboard
Partiamo proprio dal punto forte di SkateBIRD: gli uccellini! In ogni momento il giocatore può accedere all’editor per modificare il suo avatar pennuto e le possibili combinazioni sono davvero tantissime. Pappagallini verdi col papillon, are rosse con sciarpa e campanellino in testa, civette col mantello: le possibilità sono quasi infinite, grazie anche a un’ampia gamma di oggetti e oggettini sbloccabili lungo i livelli di gioco. I modelli degli skater con le piume sono davvero tanto particolareggiati, pensate che i kakatua hanno anche la cresta animata.
La storia che accompagna l’avventura principale di SkateBIRD è carinissima e dà la giusta leggerezza al titolo: gli uccellini non trovano più la loro padrona umana e partono alla sua ricerca scappando di casa. Ogni livello di gioco è una piccola area esplorabile dove è possibile fare skate su oggetti comuni della quotidianità: lattine, matite, riviste e perfino zuppe.
Come Tony Hawk’s Pro Skater insegna, capostipite del genere arcade su tavoletta, anche SkateBIRD è ricco di missioni e oggetti collezionabili, alcuni anche molto tosti da raggiungere. Per fortuna siamo dotati di ali da poter utilizzare per un doppio salto, peccato solo che non si possa davvero volare.
Skatepark su misura, ma non i controlli
Purtroppo tutto quello che c’è di positivo in SkateBIRD finisce nel paragrafo precedente. Sebbene la progressione di gioco e i comandi abbiano una struttura di fondo coerente con la natura arcade del titolo, il tutto risulta ostico da giocare a causa di un carente comparto tecnico e una mappatura dei comandi davvero legnosa.
Certo, non ci si aspettava un gioco di Tony Hawk da SkateBIRD, stiamo parlando di due budget e due idee completamente diverse per quanto ci siano similitudini, ma allo stato attuale, almeno su Nintendo Switch, il gioco di Glass Bottom Games è davvero incontrollabile. Fin dai primi momenti, il giocatore non gioca alle sfide del titolo, ma sfida proprio il codice di gioco stesso.
Seguendo esattamente lo schema di tasti dei giochi di Tony Hawk, gli uccellini di SkateBIRD possono fare un ollie (un salto con lo skate), possono fare grinding sulle superfici e, una volta in aria, possono compiere diverse acrobazie come i flip e i melon. Allo schema di pulsanti delle acrobazie si aggiunge anche il tasto L1 che permette al nostro avatar di cinguettare. Accumulando queste acrobazie aumenteremo il fattore “FANCY“ in basso a sinistra, che ci consentirà di accumulare più punti, di correre più velocemente e di saltare più in alto, fin tanto che il suo moltiplicatore resta alto.
Questa struttura di gameplay reggerebbe benissimo se il gioco non fosse funestato da bug e glitch, se la fisica di gioco non fosse indecifrabile e casuale, e se i comandi delle levette analogiche non fossero troppo sensibili. Se i vostri Joy-Con o i vostri gamepad soffrono di drifting, siete condannati. La musica almeno è gradevole e ben si adatta allo spirito di gioco leggero e buffo.
Se i modelli degli uccellini sono ben fatti e ben particolareggiati, non si può dire niente di positivo del resto della grafica: troppo raffazzonata, come se appartenesse a diverse generazioni fa. Alcuni prop ambientali inoltre non si capisce perché siano presenti o perché abbiano una forma così assurda data la fisica ballerina di gioco: incastrarcisi dentro è semplicissimo. Su Nintendo Switch inoltre c’è anche un fastidioso blur, probabilmente per non rallentare i FPS perché il gioco non sembra ben ottimizzato.
Un’idea che non prende il volo
Da quanto abbiamo potuto provare, su Nintendo Switch la bellezza di SkateBIRD purtroppo resta solo negli intenti e nei simpaticissimi uccellini personalizzabili. È davvero un peccato che un videogioco così intrigante, e a conti fatti così minuto (parliamo di circa 5 livelli per 5-10 ore di gioco), soffra di problemi tecnici difficili da digerire. Speriamo che tutti i disagi possano risolversi presto, perché l’idea e la struttura generale del gameplay meriterebbero di volare alto. Nel frattempo potete trovare SkateBIRD nell’eShop al prezzo di circa 16€.
Voto: 5.5
Idea bellissima
Comparto tecnico scadente
Fisica di gioco indecifrabile e casuale
Bug e glitch frequenti
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