Astria Ascending, Recensione: un ritorno agli anni ’90

Artisan Studios è un team di sviluppatori di videogiochi fondato nel 2016, nato dalla passione dei suoi ragazzi per gli RPG. Dopo il loro primo lavoro, Super Neptunia RPG, è ora disponibile Astria Ascending. Annunciato durante il Nintendo Direct all’E3 2021, Astria Ascending è un JRPG che si ispira ai grandi classici degli anni ’90, con l’aggiunta di qualche elemento platform 2D. I ragazzi di Artisan Studios per la loro creazione hanno collaborato con più di un’eccellenza del mondo videoludico: tra loro Kazushige Nojima, che ha scritto diversi Final Fantasy, Akihiko Yoshida, scrittrice di Nier: Automata e Hitoshi Sakimoto, compositore noto soprattutto per i suoi lavori con Square Enix. Saprà Astria Ascending rendere giustizia agli anni d’oro del genere RPG? Dopo averlo provato nella sua versione per Nintendo Switch, ecco la nostra recensione.

I Demigod, protettori di Orcanon

La trama si apre con la presentazione del mondo di Orcanon, dove abitano varie creature, molto diverse le une dalle altre, in apparente armonia. A proteggerle ci sono i Demigod, letteralmente semidei, rappresentanti di queste popolazioni che in cambio di forza e ricchezza cedono la loro vita: una volta scelto di diventare un Demigod, la propria prospettiva di vita si accorcia a soli tre anni. La protagonista Ulan è una di loro, e il gioco comincia a tre mesi di distanza dalla fine della sua vita e di quella degli altri Demigod. Purtroppo per loro, Orcanon sta per essere invasa da una quantità sempre maggiore di Noise, creature ostili che attaccano i popoli del mondo, mandate dagli Astrae, le divinità del mondo di Orcanon.

Nonostante le rinomate firme sulla trama, la storia di Astria Ascending decolla molto tardi e ruota attorno agli otto Demigod di Orcanon. Quando ingrana, ha qualche colpo di scena qua e là, ma la sensazione è quella di non essere mai pienamente immersi e coinvolti nelle vicende, probabilmente a causa dei dialoghi che non possono in alcun modo essere velocizzati. Oltre a questo, tra una battuta e l’altra ci sono degli intermezzi che sembrano infiniti, e neanche l’ottimo doppiaggio in giapponese aiuta quando sopraggiunge la noia. Abbiamo comunque apprezzato la scelta di non inserire cutscene nel gioco ma solo dialoghi in forma di baloon, un corretto omaggio ai vecchi JRPG. La traduzione in italiano è purtroppo assente.

Un mondo fantasy da sogno

Nel gioco si vestono i panni di Ulan, che può muoversi per il vastissimo mondo 2D di Orcanon. Mondo che è completamente disegnato a mano: i ragazzi di Artisan Studios hanno fatto un lavoro veramente sublime. Le ambientazioni sono stupende, e tra deserti, boschi, templi e paludi anche molto vari. Anche oggetti e personaggi sono stati disegnati a mano. Gli sfondi donano a ogni luogo un’atmosfera quasi mistica, e le animazioni del personaggio di Ulan sono molto ben riuscite e fluide. Il tutto accompagnato da una colonna sonora letteralmente perfetta. Vi innamorerete di ogni angolo di Orcanon, anche se il level design dei vari dungeon non è molto ispirato.

Infatti, sono presenti delle sezioni platform unite a rompicapi molto spesso, che però risultano eccessivamente semplici. Essendo in 2D non è che ci potessimo attendere molto di più, ma qualcosina per rendere i dungeon più originali si poteva fare. Nel corso del primo dungeon verremo inoltre in possesso di un anello magico, utile per attivare gli interrutori e compiere altre azioni man mano che si prosegue nel gioco. Questo dona un pò di varietà, ma non ci sembra comunque abbastanza. Nota di merito alla struttura labirintica dei dungeon, che diventano molto complessi nelle fasi finali del gioco.

Combat system adatto a tutti

Le fasi di combattimento a turni sono un mix di meccaniche di gioco già viste in JRPG ben più famosi, me riescono a essere molto divertenti. Si possono utilizzare insieme quattro Demigod a scelta tra gli otto totali, con anche la possibilità di cambiarli durante lo scontro, per combattere uno o più nemici. L’ordine di azione viene stabilito dal valore della statistica agilità dei partecipanti alla battaglia. Tutti i personaggi possono attaccare, difendere, utilizzare oggetti e lanciare incantesimi, a cui si va a aggiungere il Focus, che può essere accumulato facendo saltare il turno a un membro della squadra. Il Focus aumenta del 50% la potenza di un attacco, e può essere tenuto da parte più volte. Attenzione però: se un nostro attacco non ha efficacia o è poco efficace contro il nemico, il Focus precedentemente ottenuto diminuirà. Viceversa, esso aumenterà a ogni attacco superefficace.

Al di fuori del combattimento si potranno acquistare armature e far crescere il proprio personaggio attraverso i JP, che permetteranno di sbloccare abilità uniche e incantesimi. I nostri Demigod cresceranno sempre di più, e ci faranno scervellare per creare la squadra perfetta combinando le loro abilità.

Conclusioni

Astria Ascending, prendendo ispirazione dagli anni d’oro del genere RPG, non brilla sicuramente per originalità, ma rimane un titolo pienamente godibile. Il gioco dura una trentina di ore circa solo con la quest principale, senza contare le secondarie. La trama, anche se non eccellente, risulta comunque molto valida, se si passa sopra ai dialoghi estremamente lenti. La direzione artistica del gioco è di prim’ordine, e vi lascerà davvero di stucco con alcune ambientazioni da urlo. Il sistema di combattimento è per neofiti del genere RPG, con i veterani che potrebbero allontanarsi dal titolo per la sua semplicità. Purtroppo, non è disponibile la traduzione in italiano, ma vi consigliamo lo splendido doppiaggio in giapponese con i sottotitoli in inglese.

Se volete visitare Orcanon e i suoi splendidi paesaggi, Astria Ascending è dispoibile nel Nintendo eShop al prezzo di 39,99€.