Despot’s Game è arrivato il 14 ottobre in accesso anticipato su Steam. Ne avevamo avuto un assaggio rapidissimo quando abbiamo visto in anteprima il tinyBuild Connect, e ora siamo stati finalmente in grado di provarlo con le nostre mani grazie a una copia inviataci proprio da tinyBuild, nell’attesa (e nella speranza) che il videogioco arrivi prima o poi anche su Nintendo Switch.
Sviluppato da Konfa Games, Despot’s Game: Dystopian Army Builder è un roguelite fuori di testa in pixel art ambientato in uno strano ma delirante mondo distopico dove un manipolo di persone si ritrova senza vestiti, senza ricordi e senza alcun arma a disposizione. Al giocatore non è dato ancora sapere se tutto questo si tratti di uno scherzo o di un qualche esperimento sadico, il suo compito è solo quello di guidare le persone da un pericolo all’altro, da una stanza alla successiva, ora rinfoltendo le file con altre persone, ora dando loro le più disparate armi a disposizione, anche le più improbabili come palle da football, frigoriferi e pretzel.
Dungeon post-apocalittici dove tutto è legittimo
In sostanza in Despot’s Game il gameplay è quello di un god-like dove il giocatore prende le decisioni strategiche che poi i suoi minion porteranno a termine in maniera automatica. Di stanza in stanza gli umani si ritroveranno davanti a più nemici da abbattere per salvarsi la pelle. Prima di ogni inizio del combattimento, il giocatore può decidere come disporre sulla griglia di partenza i suoi umani per poi assistere allo scontro.
Dopo ogni lotta, come ricompensa il giocatore guadagna una valuta virtuale che può spendere per rinfoltire la sua rosa di umani nudi, comprare nuove armi con cui potenziarli e acquistare cibo necessario per avanzare di stanza in stanza. Tali aree non offrono molta scelta, ma passando di livello in livello è possibile imbattersi in nemici sempre più variegati e forti, inclusi Boss. Altri tipi di stanze includono mutazioni speciali che possono influenzare il gameplay di determinate classi di umani, indovinelli e… sacrifici umani. A proposito, attenzione al cibo se non volete che i vostri umani finiscano per dedicarsi al cannibalismo.
Combinando i poteri guadagnati con le armi a disposizione, è possibile quindi personalizzare il proprio percorso irto di pericoli in Despot’s Game finché non sopraggiunge la morte. A quel punto, come in ogni roguelite, bisognerà ripartire da zero. Altra nota a margine interessante, le diverse armi a disposizione inseriscono gli umani in loro controllo in determinati tipi di classe, e più varietà di armi all’interno di una classe è presente, più ci saranno bonus aggiuntivi.
Pixel art e dark humor
Despot’s Game è un videogioco immediato, costruito ad arte proprio per fare partite mordi e fuggi e nel mentre farsi anche qualche sonora risata. Il titolo è pregno di demenzialità e dark humor, a partire dalle meccaniche di gioco che appunto prevedono l’utilizzo di armi per niente convenzionali, fino alle finestre di dialogo che ci si presenteranno in alcune stanze. Avanzando di livello, per esempio, ci verrà sempre sottoposta una scelta che può portare a bonus o malus a seconda delle opzioni. In tutte le nostre partite è stato impossibile trovarne una che fosse seria.
La pixel art minimale utilizzata per Despot’s Game rafforza il concetto di immediatezza e simpatia già insito nei sistemi di gioco, grazie a un intrigante utilizzo della palette di colori in cui dominano tonalità scure che evidenziano l’ambientazione distopica, con qualche sprazzo di colori neon a dissacrare il tutto. Anche le animazioni fanno il loro divertente lavoro con buffi movimenti e attacchi. L’unica nota negativa dello stile di Despot’s Game, forse, è il comparto musicale che offre poca varietà e per giunta anche un po’ anonima.
Ci aspettiamo di vedere altra follia dal rilascio ufficiale futuro di Despot’s Game, sperando che il gioco arrivi anche su Nintendo Switch dove troverebbe probabilmente una sua piattaforma ideale. Per il momento potete acquistare il gioco solo su Steam, in accesso anticipato, al prezzo irrisorio di circa 12€.
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