Theatre of Sorrows, Recensione: il teatro del macabro

Theatre of Sorrows, opera di ispirazione lovecraftiana sviluppata per Nintendo Switch dal piccolo studio Cat-astrophe Games, può essere descritto come uno strano intruglio alchemico creato amalgamando il genere roguelike con la gestione attenta delle risorse tipica dei survival e aggiungendo un’atmosfera e una trama degne dei racconti più macabri di inizio Novecento. Sarà riuscito lo studio polacco a creare la giusta alchimia tra tutti questi elementi per produrre un gioco longevo o avrà fallito come gli alchimisti che si sono cimentati nella creazione dell’elisir di lunga vita?

L’atroce isola di Esha

La trama vede come protagonisti due gemelli, Killian ed Eileen, alle prese con un misterioso culto e con i suoi ricatti. Inizialmente impersoneremo Killian al suo arrivo sull’isola di Esha, dove si è recato per eseguire gli ordini della setta che ha rapito Eileen e che ha promesso di liberarla solo in cambio di alcuni favori. Killian entra in contatto con l’atroce natura dell’isola solo quando inizia a svolgere la prima commissione affidatagli dal culto: trovare i cuori di due esseri viventi, creare un talismano e usarlo in un rituale in onore di chissà quale divinità oscura. Col passare dei giorni, gli ordini della setta diventano sempre più disumani spingendo i nostri protagonisti sull’orlo della follia, impossibilitati ad uscire da questa assurda routine giornaliera. Il completamento di tutti i rituali condurrà all’evocazione finale e a uno dei suoi 5 diversi esiti in base alle decisioni prese durante la partita.

Nel complesso, la storia principale non è il punto forte di Theatre of Sorrows, ma serve solo a dare un contorno e una direzione al proseguimento del gioco riuscendo comunque a incuriosire il giocatore e spingerlo a completare l’opera. Molto interessanti sono invece le brevi storie raccontante negli eventi di gioco: nonostante siano carenti in varietà, stupiscono per la loro fedeltà allo stile macabro e terrificante tipici Lovecraft e di Edgar Allan Poe.

Sopravvivere fra abomini e massacri

Il gameplay di Theatre of Sorrows è basato sulla gestione delle risorse a disposizione, ovvero tre parametri vitali che rappresentano sanità mentale, salute e vigore del nostro personaggio e che verranno consumati ad ogni nostra mossa, portando a un game over che ci obbligherà a ricominciare la partita quando uno di essi arriverà a zero. La mappa di gioco è composta da location tra cui possiamo spostarci e che possiamo esplorare per cercare consumabili o materiali necessari per il crafting di talismani che forniscono bonus se equipaggiati. Possiamo anche trovare vestiti che cambiano la grandezza dell’inventario e il numero di talismani equipaggiabili.

Il consumo di parametri vitali per il movimento e la necessità di creare un talismano per il culto ci obbligheranno a visitare le location in cerca di oggetti, esponendoci a molti pericoli. Infatti, a Esha si possono verificare eventi casuali che hanno un’influenza positiva o negativa sui parametri vitali o sul costo delle prossime mosse. Potremo anche incappare in repellenti creature che sembrano provenire direttamente da un racconto di Lovecraft e che si possono respingere consumando risorse, o da cui si può scappare con la consapevolezza che il mostro resterà lì ad aspettarci.

Nel complesso, il gameplay risulta vario e intenso nelle prime ore di gioco, in cui non sappiamo ancora cosa si può nascondere dietro l’angolo e per questo siamo in costante tensione. Purtroppo la scarsa varietà di location, oggetti ed eventi permette nel giro di qualche ora di conoscere la maggior parte delle eventualità facilitandoci molto nelle scelte e facendoci percepire un po’ di ripetitività. Anche per questo motivo, la longevità del gioco è molto bassa: completare una prima partita richiede 3-4 ore e l’unico motivo per ricominciare da capo è quello di cercare di scoprire gli altri 4 finali.

Lo stile grafico ispirato ai fumetti è ben realizzato e si adatta bene al racconto della storia e degli eventi di gioco tramite dialoghi e descrizioni testuali. Il comparto sonoro seppur non eccelso riesce a colpire nel segno grazie ad un’ottima scelta dei suoni che creano un’atmosfera inquietante nelle varie location, completata da musiche di sottofondo semplici e malinconiche. Il gioco non sfrutta nessuna delle funzionalità peculiari di Nintendo Switch, ma è godibile sia in modalità portatile sia sulla TV. In ogni caso è consigliato l’uso delle cuffie per una maggiore immersione nell’atmosfera tetra di Esha.

Una breve, inquietante avventura

Theatre of Sorrows è un’opera ben realizzata che riesce a divertire e intrattenere per qualche ora, soprattutto gli appassionati di racconti macabri. E’ un peccato che ci sia poca varietà, sarebbe bastata l’aggiunta di qualche contenuto in più per prolungare la longevità del gioco. E’ importante però sottolineare che questo genere di gioco è ripetitivo di natura e per questo motivo è probabile che gli sviluppatori si siano concentrati con successo sul creare un gioco breve, ma valido.

Il gioco di Cat-astrophe Games è acquistabile dal Nintendo eShop per 9,99 € in condizioni normali, ma fino al 16 gennaio sarà possibile acquistarlo scontato per l’onestissima cifra di 6,99 €. Le date di lancio del gioco su Play Store, App Store e Steam non sono ancora state annunciate.