Annunciato durante l’Indie Showcase di Dicembre, Let’s Play! Oink Games è una piccola raccolta di giochi da tavolo dell’omonima casa editrice famosa proprio per le sue opere in cartoncino e pedine. Non è la prima volta che Oink Games approda su Nintendo Switch, anche se in passato ci è arrivata con un vero e proprio videogioco, Takeshi & Hiroshi, un’apprezzatissima avventura sul game design con una storia toccante.
Oink Games è una casa editrice che vanta milioni di copie di giochi da tavolo vendute in giro per il mondo, sebbene gran parte della sua fama sia concentrata soprattutto in Giappone. Ciò si avverte anche nel videogioco che stiamo per trattare in questa recensione, dato che per quel che riguarda il multiplayer online i server di gioco nipponici sono gli unici a essere sempre frequentati, nonostante l’intera raccolta sia localizzata in diversi linguaggi globali, inclusa la lingua italiana.
Dadi, inventiva e strategia
I giochi di Let’s Play! Oink Games sono stati traslati su Nintendo Switch come se fossero delle copie fisiche, con tanto di pedine, segnalini e dadi, da maneggiare all’interno dello schermo della console. I giochi da tavolo scelti da Oink Games sono 4 dei suoi prodotti più venduti e apprezzati: Deep Sea Adventure, A fake artist goes to NY, Startups e Moon Adventure. Di questi, tuttavia, solo Deep Sea Adventure e Startups possono essere giocati contro la CPU, mentre gli altri necessitano obbligatoriamente di altri giocatori (in locale o in multiplayer).
Deep Sea Adventure è un gioco a turni dove i partecipanti, in partenza da un sottomarino con una riserva d’aria comune, devono cercare di recuperare quanto più materiale possibile da un percorso fatto di segnalini collezionabili nell’arco di tre round. I giocatori in ogni round dovranno fare ritorno al sottomarino prima che l’aria finisca, e solo coloro che riescono a tornare alla base comune con un carico potranno accumulare un punteggio. Le partite sono rese ostiche e divertenti dal fatto che la riserva di ossigeno, che regola quindi la durata dei turni, è un pool comune con gli altri giocatori, e che questi viene utilizzato in base a quanto carico ogni giocatore porta con sé lungo la sua esplorazione subacquea, in un misto tra strategia e fortuna.
A fake artist goes to NY è sicuramente il party game che più è in grado di tirare fuori le risate e l’inventiva dei giocatori tra le quattro proposte. All’inizio di ogni partita tutti i giocatori dovranno disegnare a turno la parte di un soggetto deciso dal gioco, ma uno dei giocatori, tuttavia, sarà un impostore: egli non conoscerà il soggetto e, nonostante questo, nel suo turno dovrà cercare di essere credibile per depistare gli altri partecipanti. Gli artisti vincono se indovinano chi è l’impostore, l’impostore vince se riesce a sfangarla e perfino a indovinare il soggetto disegnato. Ripetiamo: risate assicurate.
Startups è un gioco di carte basato sul bluff dove i giocatori impersonano degli investitori. A turno, ogni giocatore decide se puntare le sue azioni su determinate aziende rappresentate dalle carte di gioco, o se immettere nel mercato comune. Ci sono varie strategie da intraprendere, contando che chi ha un monopolio di azioni di un’azienda (chi ha più carte) non può pescare dal mercato, e che alla fine di una partita le carte in mano (che sono nascoste agli avversari) vengono conteggiate anch’esse nei punti finali.
Moon Adventure, infine, è un gioco dal concept molto simile a Deep Sea Adventure, ma di stampo collaborativo: i giocatori devono raccogliere risorse da portare nella base lunare collaborando tra loro. Ogni giocatore impersona una classe di gioco con un’abilità peculiare in grado di influenzare il gameplay, ed è solo mettendole in sinergia con le abilità altrui che alla fine si riuscirà a raggiungere l’obiettivo di risorse indicato all’inizio di ogni gioco, prima che l’ossigeno di un giocatore finisca.
Cuore minimal
Tutti i videogiochi e tutti i giochi da tavolo targati Oink Games si contraddistinguono per il loro design minimalista, sia nella loro presentazione estetica che nel loro gameplay. Anche il titolo Let’s Play! Oink Games, trattandosi nient’altro che di una raccolta di giochi da tavolo della casa editrice, cerca proprio di riportare l’esperienza minimal negli schermi di Nintendo Switch: immediatezza, colore e divertimento tra i palmi delle mani. La filosofia less is more, un mantra per chi insegue i dettami del minimalismo, si adatta benissimo anche nelle interfacce di questa raccolta, sempre chiare e pulite, e, soprattutto, fruibili sulla console ibrida in qualsiasi modalità, che sia tabletop, portatile o docked, grazie anche all’ottima integrazione dello schermo touch.
Gli unici punti a sfavore di Let’s Play! Oink Games sono da individuare semplicemente nel catalogo: 4 giochi sono un po’ pochini considerando il portfolio della casa editrice, e tenendo a mente che, riguardo i giochi da tavolo, su Switch sono presenti opere come 51 Worldwide Games e i diversi giochini e party pack di Jackbox. Si avverte anche la mancanza di una modalità di gioco in cui lo schermo possa essere fruibile in remoto da altri giocatori, in un periodo particolare come questo in cui il distanziamento sociale ci costringe a isolarci da amici e conoscenti. Per fortuna gli ambienti online sono sempre pieni, a patto di cambiare il server di appartenenza a quello giapponese perché è l’unico frequentato (per il momento).
Nel complesso Let’s Play! Oink Games diverte e intrattiene, presentandosi con il concept minimalista tanto caro alla sua casa editrice come un’eccellenza dei giochi da tavolo, anche in una fruizione virtuale dietro uno schermo. Potete acquistare la raccolta sul Nintendo eShop al prezzo di 19.99€.
Voto: 7.8
Design minimal ben traslato sul digitale
Impossibilità di giocare con amici in remoto
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