Kingdom Hearts Integrum Masterpiece è la collection completa di tutti i titoli della saga di Kingdom Hearts approdata il 10 febbraio 2022 in Cloud su Nintendo Switch. Da molti anni i giocatori più veterani della saga desideravano un modo per giocare alla loro saga preferita sfruttando la portabilità di questa console, dato che negli ultimi anni (grazie proprio alle collection) è diventato possibile giocarla su quasi tutte le piattaforme.
L’annuncio iniziale è stato ricevuto molto bene dai fan, che però si sono dovuti scontrare quasi subito con una realtà agrodolce: il Cloud Gaming. Il porting di tutti e 10 i capitoli della saga non è difatti effettivo, ma si tratta alla fin fine di giocare questi titoli tramite la switch, senza però averli fisicamente (come cartuccia o come dati di gioco). Come è andato questo esperimento della Square?
L’avventura nei mondi Disney
Kingdom Hearts è una saga che tratta 3 capitoli principali e vari spin-off. Si tratta del racconto delle gesta di Sora, giovane abitante delle Isole del Destino, il quale si avventura nei vari mondi Disney con Pippo e Paperino inizialmente alla ricerca del Re Topolino, arrivando poi a salvare svariate volte tutti i Mondi dagli innumerevoli antagonisti di questa saga. Ogni capitolo tratta una fase differente della storia: il prologo (Birth By Sleep, con le gesta di Ventus, Terra e Aqua), l’inizio (Kingdom Hearts I, con le avventure nei mondi Disney di Sora, Paperino e Pippo), lo svolgimento (358/2 Days con Roxas, Chain of Memories con l’avventura nel Castello dell’Oblio), la scoperta dei veri nemici (l’Organizzazione XIII e il maestro Xehanort in Kingdom Hearts II e Dream Drop Distance) e infine la sua conclusione (Kingdom Hearts III).
Tutte le avventure di Sora e compagni sono caratterizzate anche dall’esplorazione e ci permettono di rivivere le storie classiche dei mondi Disney visitati (come per esempio Hercules o I Pirati dei Caraibi) anche da diversi punti di vista.
Musiche e ambientazioni fantastiche… con problemi tecnici
Per quanto riguarda il reparto tecnico di questi capitoli giocabili in cloud è necessario fare una premessa. Essendo dei giochi in Cloud è fortemente sconsigliato l’acquisto di questi titoli nel caso non si abbia una connessione molto potente, in particolare se si vuole giocare a una qualità elevata (specialmente Kingdom Hearts III, il più pesante a livello grafico). Nonostante il gioco sia stato provato sia in LAN che in WiFi con una rete molto buona, ci sono stati grossi problemi di giocabilità.
In modalità portatile la Switch, nonostante qualche piccolo blocco qui e lì, è in grado di renderizzare bene tutti i capitoli e di non abbassare troppo la qualità, rendendo pure l’esperienza piacevole. Purtroppo però, non possiamo dire la stessa cosa quando cerchiamo di avviare e utilizzare questi giochi in modalità fissa.
Per quanto nella descrizione ci venga detto che il gioco è visualizzabile a 1080p e 60fps (così come nelle collection per PS4 e tutte le altre console, PC compreso), la prima specifica non è per nulla rispettata. Capita molto facilmente infatti, in modalità fissa, che la grafica appaia distorta e a qualità molto inferiore (spesso capitava di giocare il capitolo Kingdom Hearts 0.2 a una qualità più vicina a 480p che a 720p) e ciò non è legato alla rete, dato che son stati riscontrati gli stessi problemi con una rete molto più potente di quella che abbiamo utilizzato per questa recensione.
L’assenza del salvataggio automatico è inoltre un’altra enorme pecca. Visto che i problemi con i server sono frequenti, è possibile perdere dati di salvataggio nel caso non si abbia salvato in una fase che precede una perdita di connessione. Per quanto riguarda invece tutto il resto, i giochi vengono riportati 1:1 alle collection presenti per le altre console. Questo significa che le musiche rimangono quelle ottime che hanno caratterizzato questa saga per oltre 15 anni, così come le ambientazioni e i colori accesi dei mondi Disney.
Il peggior modo per giocare a Kingdom Hearts
L’attesissimo arrivo della saga di Kingdom Hearts sulla Nintendo Switch si rivela quindi purtroppo appena sufficiente. Il Cloud Gaming, per quanto rivoluzionario nell’ambito dei videogiochi, non è adatto ad una console come la Nintendo Switch, limitata dal suo hardware (anche se buona parte del danno, in questo caso, è stato fatto dai server di Square Enix). La cosa che però di più lascia l’amaro in bocca è che questi titoli, con dovuti scaling, potevano uscire tranquillamente in formato digitale e fisico sulla console, ad esclusione di Kingdom Hearts 0.2 e III, i quali richiedono certamente un hardware più performante, essendo molto recenti. Risulta davvero difficile credere che un titolo come la Remastered di Kingdom Hearts I, uscita per la PS3 nel 2013, non possa girare sulla Nintendo Switch. Risulta ancora più incredibile, pensandoci, che Kingdom Hearts Dream Drop Distance, uscito sul Nintendo 3DS nel 2012, non possa girare correttamente su una console nettamente più potente.
Oltre a tutto questo ciò che grava è sicuramente il prezzo: 99.99€, che risulta davvero esagerato rispetto a quello per la PS4, che costa (a prezzo pieno) 24.99€. E, come descritto sopra, bisogna stare attenti ai server, non sempre performanti.
Nel caso vogliate provare il titolo prima dell’acquisto è disponibile una demo sul Nintendo eShop. Se volete invece procedere all’acquisto, il prezzo risulta adesso scontato a 79.99€.
Voto: 6
Unico modo per giocare a Kingdom Hearts in portatile
Cloud Gaming
Problemi tecnici causati dai server molto comuni
Prezzo esagerato
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