Koei Tecmo torna su Nintendo Switch con una delle sue serie più importanti, dedicata all’alchimia. Il nuovo Atelier Sophie 2: The Alchemist of the Mysterious Dream, secondo capitolo con protagonista proprio Sophie, è finalmente arrivato a distanza di 7 anni dal titolo Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book. Ancora una volta, Koei Tecmo vuole stupire i giocatori con i suoi scenari e personaggi.
La città dei sogni
Dopo gli eventi di Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book e Ateliers Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey, Sophie e la sua compagna di viaggio Plachta sono ancora in cammino per poter essere riconosciute ufficialmente come alchimiste, ottenendo la licenza che darebbe alle due ragazze il titolo desiderato. Ma il loro percorso viene immediatamente bloccato bruscamente quando, arrivate di fronte a uno strano albero, Sophie e Plachta vengono trascinate via da un misterioso vortice. Al loro risveglio le due ragazze non sono più insieme, in un luogo mai visto.
Mentre Sophie viene recuperata da Alette, abitante del luogo, Plachta sembra completamente sparita nel nulla. La missione della giovane alchimista protagonista del gioco diventa quella di ritrovare l’amica, attraversando il misterioso territorio di Erde Wiege, un posto formato dai sogni di tutti in cui gli abitanti vivono una vita ideale, senza affrontare troppi problemi. A governare questo mondo è Elvira, personaggio con tanti segreti che, a detta di Alette, si sarebbe dovuta mostrare a Sophie prima di venire portata a Erde Wiege, cosa non successa. Nessuno conosce l’aspetto della ragazza, avendo visto solamente una luce abbagliante dopo averla incontrata.
Lo stesso gameplay
Nonostante la storia di Atelier Sophie 2: The Alchemist of the Mysterious Dream sia completamente nuova, la stessa cosa non può essere detta per il gameplay. Questo infatti condivide molte somiglianze con il primo capitolo della serie, dai combattimenti alla sintetizzazione. Il titolo, un open map veramente vasto, non offre particolari novità. Ancora una volta, il gioco si concentra sulle abilità da alchimista di Sophie e perciò il focus diventa quello di creare strumenti, cosa molto importante durante il proseguimento della storia, e la raccolta di materiali che possono essere trovati ovunque.
A partire dal combattimento, però, si può notare una nuova meccanica, ovvero le Twin Actions, delle azioni che permettono a due personaggi presenti nel proprio party di utilizzare le proprie abilità in combo, per poter infliggere più danni possibili ai nemici. Utilizzare questa tattica può aiutare a scoprire le debolezze degli avversari, oppure a usare due abilità sprecando meno MP (Mana Points). Attraverso queste azioni è possibile sconfiggere velocemente i mostri, anche se spesso questi sono veramente forti e potrebbero volerci molti colpi per batterli. Diventa più importante, rispetto agli scorsi capitoli, fare salire i propri personaggi di livello dato che i boss possono essere davvero impegnativi e certe volte impossibili da sconfiggere se non si è equipaggiati nel modo giusto.
La sintetizzazione, invece, non presenta alcuna differenza rispetto al primo titolo di Atelier Sophie. Questa rimane semplice e richiede lo stesso minigioco, ovvero quello di posizionare gli oggetti utilizzati per le ricette in un puzzle nel modo giusto, in modo tale da ottenere gli effetti e la qualità desiderati. La sintetizzazione può essere effettuata solamente nell’atelier, perciò è necessario creare quanti più oggetti possibili prima di partire per la prossima missione. Una piccola novità è l’aggiunta di ricette che solamente un personaggio particolare può sintetizzare, per esempio alcune di queste non possono essere realizzate da Sophie ma da altri alchimisti.
Un mondo da sogno
La serie Atelier di Koei Tecmo può spesso contare su un comparto tecnico molto convincente, con grafiche ampiamente apprezzabili e una colonna sonora piuttosto piacevole da ascoltare, anche se certe volte rimane un po’ anonima. Nel caso di Atelier Sophie 2, i punti più forti possono essere trovati nei design dei personaggi e in quello degli ambienti, entrambi pieni di dettagli e realizzati con una grafica veramente ben fatta, che risalta ogni elemento del mondo di gioco. I nemici sono accattivanti, soprattutto i boss, e le animazioni sono fluide e curate con degli effetti di luce molto rilevanti, soprattutto durante le battaglie. La stessa cosa non può essere detta del movimento dei personaggi nell’overworld, dato che questi hanno delle animazioni robotiche e poco dettagliate. La colonna sonora trova finalmente in un titolo Atelier abbastanza spazio, adatta a tutte le occasioni di gioco, risulta molto rilassante soprattutto quando si sta esplorando la mappa.
Conclusione
Dato il distacco di ben 7 anni dal primo capitolo, si potrebbe pretendere qualcosa in più da Atelier Sophie 2: The Alchemist of the Mysterious Dream. Le grafiche hanno decisamente fatto un grande passo in avanti, ma troppe meccaniche sono state riciclate dai vecchi titoli e poche novità sono state introdotte, cosa che rende il gameplay veramente ripetitivo e per nulla innovativo. Nonostante questo, se non vi siete mai approcciato a un gioco simile, il titolo di Koei Tecmo vi risulterà sicuramente godibile, la storia è intrigante, così come i suoi personaggi, e il mondo di Erde Wiege è estremamente affascinante. Il titolo può essere acquistato sul Nintendo eShop al prezzo di €59,99.
Voto: 7
Ambiente di gioco ricco
Effetti grafici fantastici
Movimenti nell’overworld robotici
Meccaniche di gioco con poche novità
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