The Big Con Grift of the Year arriva finalmente anche su Nintendo Switch e ci fa fare un tuffo nel passato portandoci nei favolosi e coloratissimi anni 90 dove la nostra protagonista dovrà cercare di salvare il negozio di famiglia. Ma come potrebbe riuscirci? Beh ma naturalmente partendo per un viaggio totalmente improvvisato assieme ad uno sconosciuto!
L’avventura creata da Mighty Yell e rilasciata inizialmente su Xbox e PC potrebbe benissimo essere una fantastica serie animata grazie alla sua protagonista e al bizzarro mondo che la circonda, pieno di personaggi assurdi, situazioni paradossali e riferimenti culturali ma funziona anche molto bene come avventura on the road seppur di breve durata.
Blockbuster e portafogli
Siamo nella metà degli anni 90, è sabato e vi siete recati da Blockbuster per noleggiare una videocassetta per passare la serata in compagnia e rilassarvi, tuttavia appena arrivati in cassa vi accorgete che dal vostro portafoglio sono spariti buona parte dei vostri soldi senza che ve siate resi conto. Beh sappiate che non sarete i soli a trovarvi con le tasche svuotate e la colpa è da imputare ad Ali, la nostra protagonista.
La protagonista di The Big Con vive una vita spensierata assieme a sua mamma, proprietaria di una videoteca, e sogna di poter un giorno mandare avanti il business di famiglia. Purtroppo la situazione degenera quando due loschi ceffi si presentano alla porta e informano la made che sono venuti a riscuotere un debito di ben 97.000 dollari, pena la chiusura del negozio.
Ad Ali non resta quindi altra scelta se non cercare di racimolare il denaro necessario, ma i lavoretti che può svolgere in paese non bastano per poter accumulare quella somma esorbitante. In suo soccorso arriverà Ted, un losco figuro che le promette di insegnare la tecnica perfetta per racimolare quattrini: rubarli al prossimo!
Partono così assieme verso Las Venganza con la speranza di realizzare il colpo definitivo che sistemerà i problemi di entrambi, nel frattempo Ali imparerà come derubare in maniera più efficiente e a truffare il prossimo.
La prima tecnica da imparare sarà per l’appunto il furto dei portafogli, rappresentato da un semplice minigioco che richiede la pressione di un tasto con tempismo, pena l’essere scoperti e il non poter più provare a scippare la stessa persona. Tuttavia quest’ultima parte è vera a metà perché basterà camuffarci, magari mettendo un sacchetto in testa, per passare totalmente inosservati e continuare ad agire. Inoltre se preferite concentrarvi esclusivamente sulla trama il minigioco può essere reso automatico.
Col passare del tempo scoprirete altri metodi per racimolare denaro come ad esempio il truffare i negozianti mentre contato i soldi tramite una serie di risposte a scelta multipla che variano in base alle loro battute, o magari preferirete le missioni secondarie che però vi faranno guadagnare di meno. Il problema principale di questa meccanica è che si possono ottenere soldi semplicemente rubando e, una volta parlato di nuovo con Ted, si passerà automaticamente al livello successivo perdendo la possibilità di girovagare in cerca di extra.
Qualsiasi cosa facciate il finale sarà sempre lo stesso e le vostre risposte non avranno impatto sulla storia principale rendendo il gioco una lunga e chiusa sessione che non favorisce minimamente la rigiocabiàita, aggiungiamoci il fatto che è completabile in una manciata di ore e scopriamo qual’è il tallone d’Achille di questa interessante produzione.
Un viaggio nel tempo
L’aspetto sicuramente più riuscito di The Big Con è la sua veste grafica caratterizzata da personaggi e fondali disegnati a mano. Tutto riporta alla mente le serie tv che passavano su MTV, come ad esempio Daria, grazie a uno stile minimale e ricco di colori ma realizzato in maniera impeccabile da Saffron Aurora, art director del gioco.
Tutto è ricco di colori e dettagli con rimandi alla cultura pop divertenti da scoprire e ogni personaggio è immediatamente riconoscibile, sia che si tratti di qualcuno di importante o di una semplice comparsa, a questo si aggiunge una buona colonna sonora con delle tracce piacevoli da ascoltare in sottofondo e mai invasive.
Proprio come abbiamo detto all’inizio, The Big Con Grift of the Year funzionerebbe perfettamente come serie animata grazie al suo fascino e alla veste grafica adottata. Purtroppo al netto di una storia piacevole e personaggi interessanti è il lato gameplay che risulta quello meno interessante. Si finisce troppo spesso per scippare gli NPC ignorando le missioni secondarie e il fatto che le scelte prese durante l’avventura non influiscano sul finale ne annulla la rigiocabilità.
Sia chiaro che il gioco è più che piacevole e intrattiene, e soprattutto se siete cresciuti negli anni 90 vi ritroverete immediatamente a casa, in un mondo fatto di VHS, pupazzi interattivi e grossi centri commerciali all’americana. In più lo potete scaricare a soli 12,49 € dal Nintendo eShop, un prezzo bassissimo per un titolo che merita di essere assolutamente provato.
Voto: 7
Grafica da cartone animato
Breve ma piacevole
Nessuna rigiocabilità
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