Due classici platform fanno il loro ritorno in Klonoa Phantasy Reverie Series! Klonoa è di certo uno dei personaggi dell’epoca 32-bit che i nostalgici ricordano con più affetto. Negli anni in cui Crash, Spyro e tanti altri cercavano di rivaleggiare con Mario per il primato del genere, Namco creò questo dolce gatto dalle lunghe orecchie che, pur non avendo avuto lo stesso successo dei personaggi già citati, con i suoi livelli divertenti e le oniriche ambientazioni riuscì comunque a entrare nel cuore dei possessori della prima PlayStation.
Per celebrare il 25° anniversario della serie, ecco Klonoa Phantasy Reverie Series, una collection, realizzata da Bandai Namco, contenente le versioni rimasterizzate del primo gioco in assoluto, Klonoa: Door to Phantomile del 1997, oltre che del suo seguito per PS2 del 2011, Klonoa 2: Lunatea’s Veil.
Klonoa e il Regno dei Sogni
Nel primo gioco facciamo la conoscenza di Klonoa, un simpatico felino proveniente da una terra alimentata dai sogni dei suoi abitanti. Un giorno Klonoa sogna un oscuro avvenimento che lo porterà, insieme al suo fidato amico Huepow, a incontrare due misteriose figure, il malvagio Ghadius e il suo dispettoso tirapiedi, il giullare Joka. I due hanno in mente di contaminare i sogni di Phantomille, creando un mondo formato da soli incubi e spetterà ai nostri eroi, insieme ai tanti personaggi incontrati nel corso dell’avventura, fermarli una volta per tutte.
Anche nel secondo titolo, Klonoa avrà a che fare con un’imminente calamità, ma questa volta nella terra di Lunatea. Qui Klonoa farà la conoscenza della piccola apprendista sacerdotessa Lolo e del suo amico Popka, entrambi alla ricerca di un Viaggiatore del Sogno, il cui destino è salvare Lunatea da un terribile presagio. Si tratta di due narrative certamente indirizzate a un pubblico giovane, ma che sapranno emozionarvi in ben più di un’occasione, grazie ad alcuni inaspettati momenti di gran cuore.
Un platform onirico e stravagante
Klonoa è un platform 2.5D in cui il nostro protagonista potrà percorrere strade e percorsi alternativi, muovendosi verso lo sfondo dei coloratissimi livelli grazie a trampolini, cannoni e tanti altri sistemi di trasporto dinamici. Questo conferisce una forte personalità al gioco, rendendolo molto originale anche rispetto ad altri titoli dell’epoca. I livelli sono infatti memorabili, soprattutto quelli di Klonoa 2, che espande tutti gli elementi del primo capitolo e si conferma come uno dei migliori platform dell’era PS2.
Ma il vero elemento che contraddistingue Klonoa è il suo Anello del Vento, col quale il nostro felino è in grado di catturare i nemici, per poi lanciarli come proiettili. Con questa abilità, potremo attaccare gli avversari a distanza, attivare interruttori o colpire elementi che si trovano sullo sfondo. Inoltre, lanciando i nemici verso il basso, effettueremo un doppio salto, utile per raggiungere i luoghi sopraelevati. Questa interazione con i mostriciattoli avversari, ricorda molto i giochi della serie di Kirby, di certo una delle maggiori ispirazioni per il titolo.
L’unione tra le abilità del protagonista e i passaggi tra i diversi piani dei livelli, conferisce a Klonoa una vena quasi da puzzle game, con tanti enigmi e situazioni da affrontare col ragionamento, piuttosto che con con la velocità tipica del genere platform.
La collection introduce la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, con una nuova variante più accessibile, grazie alle vite infinite e a un aumento della portata del nostro Anello del Vento. Non ci troviamo di fronte a giochi particolarmente complessi, ma si tratta comunque di un’aggiunta gradita. Le novità finiscono però qui. Non sono infatti presenti bozzetti, video o altri extra che ci saremmo aspettati da una remastered celebrativa come questa, soprattutto vista la modesta durata dei due titoli, che si attesta intorno alle 8 ore ciascuno.
Una colorata giostra in movimento
Dal punto di vista grafico, ci troviamo di fronte a due remastered competenti, ma che non rivoluzionano eccessivamente lo stile grafico originale. I giochi risultano molto colorati e vivaci, specialmente quando l’effetto 2.5D viene sfruttato maggiormente, creando la sensazione di stare giocando su una luminosissima giostra in movimento. Certo, non siamo ai livelli delle remastered di Crash e Spyro, ma si tratta comunque di un lavoro di buona fattura, nonostante alcuni elementi grafici risultino decisamente migliorabili.
La versione PlayStation 5, quella qui recensita, ha una risoluzione 4K, mantenendo costanti 60 fotogrammi al secondo. Mentre la versione per Nintendo Switch supporta i 1080p in modalità TV e i 720p in modalità portatile, con un framerate fino a 60 fps. Scelta discutibile quella dell’HUD di entrambi i giochi, completamente stravolta rispetto ai fantasiosi caratteri usati in passato, in favore di font e scritte molto più sterili. Ottime le musiche rimasterizzate, che conservano ancora oggi un tono fiabesco e stravagante, che ben si sposa con i cartooneschi livelli.
Il ritorno di Klonoa, in attesa di nuove avventure
Klonoa Phantasy Reverie Series è una collection che saprà farvi riscoprire uno dei personaggi più amati di un’epoca spensierata e a tratti magica. La mancanza di qualche contenuto extra in più, o di un ammodernamento grafico maggiore, non deve scoraggiarvi dal provare quelli che ancora oggi si rivelano due ottimi e divertenti giochi. Speriamo che i fan dimostrino l’affetto che questo simpatico personaggio merita, spingendo magari Bandai Namco a concedergli in futuro una nuova e inedita avventura. Klonoa Phantasy Reverie Series è disponibile per tutte le maggiori piattaforme e per Nintendo Switch potrete acquistarlo direttamente sull’eShop, dove è anche scaricabile una demo gratuita.
Voto: 7.8
Livelli memorabili e coloratissimi
Ottime musiche
HUD peggiorata rispetto al passato
Durata modesta di entrambi i giochi
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!