XEL sbarca su Nintendo Switch presentandosi al grande pubblico con le sue meccaniche che ricordano The Legend of Zelda immerse però in un coloratissimo mondo fantascientifico dove purtroppo non tutto funziona a dovere.
Il titolo sviluppato da Tiny Roar e pubblicato da Assemble Entertainment trasuda fascino nelle sue ambientazioni colorate ma in mezzo a tutto questo colore ci siamo imbattuti in dei problemi più o meno evidenti che avrebbero beneficiato sicuramente di più attenzione e di un lavoro di rifinitura maggiore.
Dispersi e smemorati
La storia inizia con la nostra protagonista che si schianta con la sua astronave su un pianeta misterioso dove farà la conoscenza del piccolo robot Chap. Smemorata e con uno strano cristallo incastonato nella fronte dovrà farsi largo attraverso le insidie del posto fino a raggiungere una vecchia spada che fungerà da arma principale e che anche in caso di morte rimarrà sempre al vostro fianco.
Nel corso dell’avventura incontreremo altri bizzarri personaggi che ci assegneranno missioni da completare, miglioreranno il nostro equipaggiamento e in alcuni casi cercheranno di darci una mano in battaglia. Peccato che non siano dotati di una intelligenza artificiale sopraffina e spesso ci capiterà di fare il lavoro sporco mentre loro rimangono imbambolati a fissare il vuoto.
Poco male in realtà perché i combattimenti non risultano mai troppo impegnativi in XEL; eccezion fatta per i boss che necessitano di uno studio dei pattern d’attacco i nemici normali non saranno mai troppo difficili da eliminare. Come già detto, in nostro aiuto arrivano sia la spada che successivamente lo scudo, equipaggiamento imprescindibile per ogni avventuriero, tuttavia la parata non sempre funziona e il fatto che vada a consumare la nostra già poca stamina ci farà spesso preferire la schivata.
Accanto ad un combat system semplice ma immediato troviamo poi gli enigmi da risolvere raccogliendo schede sparse per la mappa all’interno di “forzieri”, spostando oggetti oppure ricorrendo al potere di visitare il passato concessoci solo in alcune zone delimitate. Tuttavia in alcuni momenti ci è capitato che pur stando davanti ai forzieri questi ultimi non si aprissero o che avendo con noi l’oggetto necessario questo non venisse rilevato dal gioco.
Purtroppo questo non è l’unico bug in cui ci siamo imbattuti anche perché il gioco ne presenta alcuni legati anche alle missioni principali. Ad esempio all’inizio ci viene detto di seguire un personaggio ma ad un certo punto quest’ultimo è sparito misteriosamente dallo schermo e ci siamo trovati a girovagare senza meta mentre però continuavamo a sentire i suoi dialoghi.
A questo aggiungiamo che alcuni sottotitoli spariscono prima che i personaggi finiscano di parlare e che la mappa vi indicherà sì la prossima missione ma non presenterà più nessun indicatore di direzione. Va bene il senso di esplorazione ma si rischia di vagare senza meta e di non capire come proseguire nella storia.
Piccolo appunto per il sistema di salvataggio che in alcuni momenti risulta automatico mentre per quello manuale dobbiamo affidarci a un sistema di pilastri sparsi per la mappa. Il consiglio è di sfruttarli il più possibile perché ad ogni morte perderete tutto quanto, anche i gadget essenziali, e dovrete rigiocare buona parte del livello.
Un mondo sporco
Il punto debole di XEL tuttavia risiede nel suo comparto grafico e nelle performance generali su Nintendo Switch che risultano in alcuni casi non all’altezza. Ci troviamo si davanti a un mondo colorato e pieno di scenari vari e interessanti ma il problema è che le aree di gioco caricheranno alcuni secondi dopo che le avremo raggiunte lasciandoci vagare nel nulla. Un altro problema lo si ha quando si passa da un’area ad un’altra con un cambio di luci a dir poco fastidioso che avviene senza una transizione morbida ma di scatto e all’improvviso; aggiungiamoci anche che le texture ambientali pure caricano in ritardo e in alcuni casi sembrano non essere realizzate affatto; purtroppo il quadro generale non è dei migliori.
Il discorso peggiora in ambito prestazioni, con il titolo che in alcune situazioni diventa scattoso e lento, come se la presenza degli oggetti a schermo appesantisse tutto quanto. Ma non parliamo di nemici che ci circondano, infatti basta andare in un semplice campo pieno di ciuffi d’erba per far rallentare tutto quanto rendendo i nostri movimenti semplicemente abbozzati. A questo aggiungiamo il fatto che alcuni personaggi non camminano ma fluttuano a scatti sullo schermo e che l’indicatore della stamina non sempre si ricarica del tutto rimanendo bloccato al centro dello schermo.
La passione non basta
Purtroppo XEL pur essendo un titolo giocabile e con un combat system semplice e veloce fallisce nella resa visiva mostrandoci un mondo che sembra quasi abbozzato e mai rifinito del tutto. Aggiungiamoci anche i bug e la pessima ottimizzazione e ci ritroviamo con un gioco che non riesce a convincerci del tutto, l’unica speranza è che questi problemi possano essere risolti con una patch correttiva perché le premesse per una buona avventura ci sono tutte.
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Voto: 5.5
Gameplay semplice ma funzionale
Bug che rovinano l’esperienza
Pessima ottimizzazione su Nintendo Switch
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